Il colonnello Fawcett è stato uno degli esploratori più intrepidi e coraggiosi della storia. Nel 1925 partì alla volta del confine tra Bolivia e Brasile alla ricerca della leggendaria “Città X” che in base alle sue teorie sarebbe stata una colonia della mitica Atlantide. Le dicerie vogliono che la spedizione abbia avuto successo ma che il colonnello non sarebbe più voluto tornare a casa.

Mappa della spedizione di Fawcett
Secondo Platone, l’isola di Atlantide, inghiottita dal mare durante un cataclisma, sarebbe stata situata ad ovest di Gibilterra. Molti studiosi hanno pensato ad una pura allegoria mitologica, mentre altri credono che la leggenda celi degli indizi autentici.
Dei molti esploratori che si sono messi sulle tracce di Atlantide il più intrepido è stato senz’altro il colonnello Percy Harrison Fawcett. Nel 1908 guidò una spedizione che esplorò il confine tra Brasile e Bolivia. Alcuni anni più tardi, nel 1925, messosi in pensione, Fawcett partì alla ricerca di una città leggendaria nella giungla brasiliana.
L’interesse di Fawcett per le civiltà scomparse era stato stimolato da un idolo di pietra nera che gli era stato regalato dallo scrittore H. Rider Haggard, secondo il quale la statuetta veniva dal Brasile. Fawcett consultò un veggente per scoprire l’origine dell’idolo e la risposta fu che proveniva da “un grande continente di forma irregolare, esteso dalla costa settentrionale dell’Africa all’America del Sud”.
L’esploratore si convinse che l’enigmatico reperto aveva viaggiato da quel continente, chiaramente Atlantide, fino ad una sua colonia nel cuore del Brasile. Fawcett si rafforzò nella sua idea quando acquistò una vecchia carta geografica dove era indicata una città senza nome nella zona del Mato Grosso, nel Brasile sudoccidentale.
Accompagnato dal figlio Jack e da un amico del figlio, si addentrò nella giungla in cerca del luogo che aveva chiamato “Città X” ma, dopo una lettera alla moglie dove accennava di aver sentito parlare di un’antica metropoli su un lago, Fawcett e i suoi due giovani compagni di viaggio scomparvero.
Percy Fawcett, però, sopravvisse, almeno nel mito. Per decenni i viaggiatori sudamericani raccontarono di incontri con vecchi macilenti, intravisti lungo i sentieri nella giungla, che dicevano di chiamarsi Fawcett. Alcuni diranno di aver incontrato dei bambini dagli occhi azzurri e dalla carnagione olivastra, i figli di questi avventurieri. Secondo altri Fawcett aveva trovato la mitica Città X, che si era poi rifiutato di lasciare.
Ma il racconto più straordinario lo dobbiamo alla medium irlandese Geraldine Cummins, la quale nel 1936 sostenne di ricevere dei messaggi dalla mente di Fawcett. Secondo la Cummins l’inglese aveva trovato nella giungla i resti della colonia di Atlantide, ma ora era malato. Dopo quattro di questi messaggi “Fawcett” tacque fino al 1948, quando annunciò di essere morto.