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La Verità di Hidden Hand

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Per ogni sincero ricercatore questo documento ha un valore unico e straordinario perchè getta un ponte fra la letteratura esoterica e quella cospirazionistica. Fa intendere che il male che vediamo nel mondo non è messo lì “a caso” ma segue un ben preciso disegno evoluzionistico; spiega che gli esseri che portano avanti il programma di distruzione globale non sono impazziti o disumani, ma hanno una consapevolezza di molto superiore alla nostra di quanto accade nelle alte sfere. Fornisce una chiave di lettura unica e imperdibile, assolutamente in linea con i valori del discernimento e del distacco. Vi lasciamo ora alla mirabile prefazione di Jervé:

“L’approssimarsi del momento in cui i responsabili materiali delle condizioni in cui versa il mondo verranno fermati dal compiere ulteriori misfatti e verranno sottoposti a giudizio per quanto sinora commesso, rende di straordinaria attualità un testo che per la nicchia di truthseeker è ormai un classico, ossia il Documento di Hidden Hand.

L’entusiasmante avanzamento della linea di consapevolezza che ha interessato la popolazione in questi ultimi tempi rende ora possibile ad un maggiore numero di persone l’accesso alle conoscenze contenute in questo documento, senza che vi sia rigetto, per il fatto che esse vanno a scuotere i riferimenti di base della nostra concezione della vita, delle categorie del bene e del male e della storia conosciuta, o senza che vi sia incomprensione, poiché lo spessore concettuale delle conoscenze in esso espresse presuppone uno stadio evolutivo avanzato della coscienza del lettore. Ma quello che si acquisirà, dopo una lunga e paziente lettura, è la comprensione profonda di tre concetti chiave:

1 - Quello che noi chiamiamo “male” è una componente imprescindibile del processo evolutivo.

2 - Ai massimi livelli nella fazione del “male” sono pienamente consapevoli della funzione “divina” che la componente negativa svolge nel processo di apprendimento della coscienza collettiva e sono quindi consapevoli del ruolo tanto ingrato quanto indispensabile che si sono accollati in quanto anime, incarnandosi in quelle persone che cominciamo ora ad individuare come i responsabili dello sfacelo del mondo.

3 - Quella che chiamiamo “vita” è una sorta di immenso “gioco di ruolo olografico” in cui gli eventi effettivi sono le dinamiche di apprendimento coscienziale, mentre tutto il resto, nascite, morti, costruzioni e distruzioni, sono “rappresentazioni” funzionali al dipanarsi del gioco.

Capire in profondità questi concetti ci aiuta a capire in una più vasta visione gli eventi che ci attendono, dando anche ai ruoli più spiacevoli, che susciteranno di primo acchito la nostra reazione emotiva più rabbiosa, un più profondo, utile ed equilibrato significato, che si tradurrà in un’enorme balzo in avanti della nostra stessa coscienza di individui e di collettivo.

Per questo motivo abbiamo ritenuto di proporlo ai nostri lettori, ringraziando chi a suo tempo si è occupato di farne una attenta traduzione, ossia il team di Anticorpi.info. Fondamentali per la corretta comprensione ed inquadramento del documento sono inoltre i due testi introduttivi di Viator e Synthesis, due autori di riferimento del blog che con questi pseudonimi si identificano.

Una notazione di dettaglio: il testo risale al 2008, e all’interno l’insider fa alcune previsioni di eventi che non si sono verificati nel modo descritto. Egli stesso specifica che gli scenari sono comunque sempre variabili e non interamente prevedibili, inoltre vi sono varianti e piani alternativi. Noi specifichiamo altresì che alcune previsioni errate possono anche significare che quello che chiamiamo “governo ombra” del mondo, non è virtualmente onnipotente come potremmo pensare, ma deve anch’esso fare i conti, malgrado il potere immenso, con intoppi, imprevisti e difficoltà.”

Abbiamo predisposto una nuova impaginazione del testo consultabile direttamente qui sul blog. Non fatevi spaventare dal numero di pagine: i caratteri sono grandi per permettere a tutti una più agevole lettura a schermo intero, che i più “assetati” potranno completare tranquillamente nel giro di un giorno o due. Se invece siete fra quelli che preferiscono la carta stampata, potete scaricare il documente.pdf cliccando sulla copertina del libro in fondo all’articolo. Buona lettura a tutti.

“Coloro i quali saranno caratterizzati da una polarità prevalentemente positiva (Amore e Luce) ascenderanno ad una nuova meravigliosa quarta densità terrestre, dove si inizierà a lavorare sulla dimostrazione d’Amore e Compassione. Sarà una splendida Età dell’Oro. Nella quarta densità inizierete ad aprirvi ai vostri veri poteri in quanto entità uniche ed individualizzate dello Infinito Creatore. Potrete eseguire le opere e le meraviglie che promise colui che chiamate Gesù. Sarà un momento molto magico per voi.”


Alleanza di 133 Paesi contro il NWO

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I media americani ed europei hanno fatto tutto il possibile per nascondere questa notizia: il 14 e 15 giugno, si sono riuniti a Santa Cruz della Sierra, in Bolivia, 133 leader mondiali (c’erano anche Cina e India) creando un’alleanza contro il NWO ed i suoi vari “tentacoli”: Stati Uniti, Unione Europea, Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il governo ombra mondiale guidato dal FMI e l’OMC.

L’Incontro

Quando le Nazioni più ricche e potenti della Terra formarono i G7, G8, G20 e simili, si unirono per combinare il loro dominio sugli altri 175 Paesi. Per decenni, i ricchi 20 Paesi guidati dagli Stati Uniti sono diventati esponenzialmente più ricchi a scapito delle 175 Nazioni più povere, che a loro volta sono divenute ancora più povere. Questo è stato il risultato del ‘Nuovo Ordine Mondiale’ occidentale, guidato principalmente da governi globali auto-nominati come il Fondo monetario internazionale e l’Organizzazione mondiale del commercio. 


Tuttavia la crisi economica di un tale sistema basato sullo sfruttamento delle risorse (animali, minerali e vegetali) dei Paesi più deboli era inevitabile in quanto insita in un sistema consumistico e quindi distruttivo che depredato quanto vi è all’esterno rivolge su se stesso le medesime logiche. Ad aiutare la caduta di questo impero si schiereranno 133 Paesi che ne hanno avuto abbastanza di questo sistema finanziario globale truccato del Nuovo Ordine Mondiale con sede a New York e Londra. Hanno visto le loro economie distrutte da società e governi corrotti che creano un ciclo senza fine di dipendenza e povertà. Hanno visto vaste risorse delle loro Nazioni derubate dalle multinazionali. Il loro paesaggio agricolo è stato avvelenato. 

I loro cittadini sono stati portati alla bancarotta da parte del FMI e da Wall Street. E i loro leader democraticamente eletti sono stati rovesciati da agenti stranieri provenienti da Paesi come gli Stati Uniti. Pertanto i 133 Paesi, costituenti i due terzi delle Nazioni sulla Terra, hanno firmato un accordo per eliminare il Nuovo Ordine Mondiale Occidentale e sostituirlo con un sistema equo, onesto e legittimo che permetta a tutti di partecipare e beneficiare delle risorse del pianeta. L’organizzazione è ufficialmente chiamata il ‘Gruppo dei 77 e della Cina‘, ma l’alleanza in realtà comprende 133 Nazioni ...


Gli interventi

Per mostrare quanta influenza abbiano, il loro incontro è stato aperto con un discorso del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon. Tra il pubblico vi erano oltre 30 capi di stato di tutto il mondo e rappresentanti ufficiali provenienti da oltre 100 altri governi. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha partecipato, dicendo davanti alle Nazioni presenti che dovevano unirsi per “lottare per una crescita economica equa e sostenibile e per un nuovo ordine economico mondiale.” Il presidente ecuadorianoRafael Correa è andato un passo oltre, dicendo ai leader nazionali riuniti e ai rappresentanti, “Solo quando saremo uniti in tutta l’America Latina e uniti in tutto il mondo saremo in grado di far sentire la nostra voce e cambiare un ordine internazionale che non è solo ingiusto, è anche immorale.” 

Un rapporto AFP su Yahoo News, l’unica relazione trovata sui media occidentali, descrive come anche il presidente cubano Raul Castro abbia partecipato con un intervento molto focalizzato sull’economia:” “E‘ necessario richiedere un nuovo ordine internazionale finanziario e monetario e eque condizioni commerciali per i produttori e gli importatori vessati dai guardiani del capitale, centrati sul Fondo monetario internazionale e sulla Banca mondiale e dai difensori del neoliberismo raggruppati nell’Organizzazione mondiale del commercio, che stanno cercando di dividerci. I princìpi del diritto internazionale sono sfacciatamente violati, cercano di legalizzare l’ingerenza imposta, utilizzano le minacce e la forza con impunità, i media sono utilizzati per promuovere la divisione. Solo l’unità ci permetterà di far prevalere la nostra ampia maggioranza.“ 

In seguito ha rivolto alle Nazioni partecipanti un appello per aiutare il loro alleato principale, il Venezuela. Cuba, Venezuela, Bolivia e un certo numero di Paesi sudamericani hanno avvisato di essere attualmente sotto attacco da parte degli Stati Uniti e della CIA, i quali stanno disperatamente cercando di orchestrare colpi di stato per rovesciare governi democraticamente eletti, come stanno facendo in Ucraina. Come riportato dal Times of India, il presidente boliviano Evo Morales ha minacciato gli Stati Uniti e il presidente americano dicendo “Se Obama continua ad assalire il popolo del Venezuela, sono convinto che, di fronte a provocazioni e aggressioni, il Venezuela e l’America Latina saranno un secondo Vietnam per gli Stati Uniti.”

Iran e l’ONU

Un annuncio pubblicato dalle Nazioni Unite in questo fine settimana esprime la partecipazione entusiasta di segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon in occasione della riunione del G77. Si discute l’importanza di questa massiccia alleanza e degli obiettivi delle Nazioni Unite, con particolare riguardo all’inversione della crescente disuguaglianza economica mondiale tra le Nazioni. Moon e le Nazioni Unite stanno sponsorizzando un incontro separato ma correlato delle Nazioni nel mese di settembre per redigere nuove risoluzioni sul clima che dovranno essere emanate nel 2015. 

L’annuncio descrive un incontro privato tra il Segretario Generale delle Nazioni Unite e vice presidente iraniano: “A margine del vertice odierno, Ban Ki-Moon ha incontrato il Primo Vice Presidente dell’Iran, Eshaq Jahangiri, per discutere le questioni legate allo sviluppo, nonché il ruolo potenziale che l’Iran potrebbe svolgere nel ripristino della stabilità in Iraq e la Siria. Il segretario generale ha aggiunto che non vedeva l’ora di coinvolgere l’Iran sul cambiamento climatico e ha detto che sperava molto che il presidente Hassan Rouhani potesse partecipare al vertice sul clima a settembre.” 

Il rapporto dice anche i due leader hanno discusso le ambizioni nucleari dell’Iran e la scadenza in luglio prossimo per la conformità con i mandati precedenti.

Sciogliere il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

Uno degli obiettivi più ambiziosi del G77 e dei suoi 133 Paesi partecipanti è l’eliminazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. I leader mondiali insistono che è poco più di una tirannia che cinque Nazioni siano al di sopra dell’intero corpo delle Nazioni Unite. Con cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che hanno diritto di veto su tutto il resto, le politiche e le azioni delle Nazioni Unite sono dettate da questi cinque Paesi – Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Francia e Cina. I membri del G77 vogliono che il Consiglio di Sicurezza elimini dall’ONU questo organo per poter tornare ad essere un’organizzazione puramente democratica.

I pezzi del Domino cominciano a cadere

Questo è solo l’ultimo attacco organizzato verso un sistema finanziario globale truccato da governi corrotti e multinazionali che li controllano. Proprio il mese scorso, la Russia e la Cina hanno firmato un’alleanza commerciale a lungo termine che rappresenta la prima crepa importante nella bolla del dollaro USA. I due Paesi hanno deciso di smettere di usare dollari USA nelle loro transazioni e di utilizzare invece le proprie due valute. Le due maggiori banche dei due Paesi hanno immediatamente annunciato che avrebbero cestinato il dollaro statunitense. In cima a quello, i Paesi del mondo ‘BRIC’ – Brasile, Russia, India e Cina – hanno dichiarato pubblicamente il loro obiettivo di sostituire il danneggiato dollaro americano con qualche altra valuta di default globale. 

Ora che la Russia e la Cina hanno finalmente adottato misure effettive per farlo, i restanti due terzi del mondo proprio al meeting di cui sopra si sono impegnati a realizzarlo. La parte spaventosa per gli americani è che sia Washington che Wall Street hanno promesso che ciò non sarebbe mai accaduto, perché se succedesse, sarebbe la distruzione del sistema economico statunitense e, eventualmente, degli stessi Stati Uniti (articolo di Whiteout Press, ‘gli accordi tra Russia e Cina spingono il Dollaro statunitense più vicino al collasso‘). Per visualizzare un elenco completo delle 133 Nazioni che compongono il G77, visita il Gruppo dei 77 website.

Conclusioni

Fa sempre piacere vedere che non è una minoranza a schierarsi contro il NWO, bensi una netta maggioranza: i 133 Paesi partecipanti costituiscono quasi il 60% della popolazione mondiale, in più se contiamo anche i “dissidenti” che vivono nelle Nazioni allineate, penso che si possa raggiungere e superare anche il 70%. 

A mio avviso tuttavia è da sottolineare che il NWO non è una Nazione, o un insieme di Nazioni, ma un’organizzazione che attinge il suo potere principalmente dal mondo finanziario. Gli USA e l’UE non sono che fantocci usati e pilotati dal governo ombra, quindi occorre stare attenti a non identificare questo governo ombra con una Nazione pensando che distruggendo quella Nazione si sia distrutta la struttura di potere occulta. 

Tale struttura come un parassita può passare tranquillamente da un Paese all’altro infiltrandosi nelle istituzioni per i suoi scopi non certo filantropici. E’ bene quindi parlare di contenuti reali e di cosa questa nuova organizzazione “anti-NWO” si prefigga realmente: un buon modo per smascherare eventuali infiltrati è chiedere sempre che posizione assumono nei confronti della “sovranità monetaria”, in quanto i poteri finanziari non possono nulla in un Paese con una moneta di proprietà del popolo.

Se invece si parla ancora di “gold standard” o di altri trucchi per aggirare il problema, è molto probabile che sotto la maschera del novello “salvatore” si nascondano sempre i medesimi poteri: immaginatevi quale grande beffa sarebbe se convinti tutti di abbracciare la salvezza ci gettassimo invece a capofitto nei piani del nemico, d’altra parte non sarebbe la prima volta, anzi lo schema classico è proprio quello che consiste nella creazione del problema per poi proporre la LORO soluzione, quindi nulla di nuovo. 

Ad ogni modo occhi e menti aperte.

http://crepanelmuro.blogspot.it/2014/07/alleanza-di-133-paesi-contro-il-nwo.html

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Pochi giorni dopo veniva abbattuto l'aereo della Malaysian Airlines sui cieli dell'Ucraina....

I guerrieri della Profezia dell'arcobaleno - Ancora il NWO secondo i nostri tre Player

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Un giorno, a causa dell'avidità degli uomini bianchi, verrà un tempo in cui la terra sarà devastata e inquinata, le foreste saranno distrutte, gli uccelli cadranno dal cielo, le acque diventeranno nere, il pesce sarà avvelenato nei corsi d'acqua, e non ci saranno più alberi, l'umanità come la conosciamo cesserà di esistere.

Questo è l'inizio della Profezia dell'arcobaleno, come raccontata da una donna della nazione indiana Cree d'America oltre un secolo fa.


I Cree sono uno dei più grandi gruppi di nativi americani in Nord America. Ci sono più di 135 tribù Cree che vivono in Canada, con una popolazione totale di circa 200.000 persone oggi.

La Profezia dell'arcobaleno, per come è conosciuta, si riferisce ai custodi delle leggende, dei rituali e degli altri miti che saranno necessari quando arriverà il momento di ripristinare la salute della Terra. Si ritiene che questi esseri leggendari ritorneranno in un giorno di risveglio, quando tutte le persone si uniranno per creare un nuovo mondo di giustizia, pace e libertà, e verranno chiamati i Guerrieri dell'arcobaleno. Essi insegneranno di nuovo i valori e la conoscenza che sono stati persi nel tempo, spiegando come avere saggezza ed extra-percezione, e come l'unità, l'armonia e l'amore sia la sola strada percorribile.

Il riferimento all'arcobaleno riguarda i diversi colori dei popoli originari:

All'inizio di questo ciclo di tempo, molto tempo fa, il Grande Spirito è venuto giù e ha fatto la sua comparsa e ha raccolto i popoli di questa terra insieme, dicono su un'isola che ora è sotto l'acqua, e disse a quella umana esseri, "ho intenzione di inviare a quattro direzioni e nel corso del tempo ho intenzione di cambiare a quattro colori, ma ho intenzione di darvi alcuni insegnamenti e chiamerò questi gli insegnamenti originali e quando torni insieme con l'altro potrete condividere questi in modo che si può vivere e avere la pace sulla terra, e una grande civiltà arriverà circa. Profezia raccontata da Lee Brown della tribù Salish al Continental Indigenous Council del 1986 in Alaska.

Una parte estremamente interessante della profezia riguarda la scelta del leader. Secondo la storia, un leader non sarà quello che parla più forte, che si vanta di successi, o ha il sostegno delle élite. I leader saranno coloro le cui azioni parlano più forte, quelli che hanno dimostrato saggezza e coraggio e hanno dimostrato che lavorano per il bene di tutti. Non è così che le cose dovrebbero essere?

L'Arcobaleno ha sempre avuto un significato speciale tra i diversi popoli nativi americani. E' collegato allo Spirito (Dio Supremo/Creatore) in tutte le cose. A parte la profezia Cree ci sono molte profezie e storie di Hopi, Zuni e Cherokee relative ai guerrieri dell'arcobaleno.

Ci sarà un giorno in cui le persone di tutte le razze, colori e credenze metteranno da parte le loro differenze. Si riuniranno in amore, prendendosi per mano, per guarire la Terra e tutti i suoi figli. Si muoveranno sopra la Terra come una grande Arcobaleno Rotante, portando pace, comprensione e guarigione ovunque vadano. Molte creature estinte o mitiche rinasceranno; i grandi alberi morti torneranno in una notte. Tutti gli esseri viventi fioriranno, nutrendosi dal seno della nostra Madre, la Terra.

I grandi maestri spirituali che hanno camminato sulla Terra e insegnato le basi della verità della Profezia dell'Arcobaleno Rotante torneranno a camminare tra di noi, condividendo il loro potere e la loro conoscenza con tutti. Impareremo come vedere e sentire in modo sacro. Uomini e donne saranno uguali come il Creatore voleva che fossero; tutti i bambini saranno al sicuro ovunque vogliano andare. Gli anziani saranno rispettati e valorizzati per il loro contributo alla vita. Si cercherà la loro saggezza. L'intera razza umana sarà chiamata il popolo e non ci sarà più guerra, malattia o fame per sempre. Navajo, Hopi Profezia dell'arcobaleno Rotante.

Nel tempo del Settimo Fuoco, un nuovo popolo emergerà. Ripercorrerà i propri passi per trovare la saggezza che è stata lasciata al lato del sentiero molto tempo fa. I loro passi li porteranno dagli anziani, a cui chiederanno di guidarli nel loro viaggio. Se le nuove persone rimangono forti nella loro ricerca, il tamburo sacro farà di nuovo risuonere la sua voce. Ci sarà un risveglio del popolo, e il fuoco sacro sarà nuovamente illuminato. A questo punto, alla razza dalla pelle chiara sarà data una scelta tra due strade. Una strada è la strada dell'avidità e della tecnologia senza saggezza o rispetto per la vita. Questa strada rappresenta una corsa alla distruzione. L'altra strada è la spiritualità, un percorso lento che include il rispetto per tutti gli esseri viventi. Se scegliamo il sentiero spirituale, possiamo accendere un altro fuoco, un Ottavo Fuoco, e iniziare un lungo periodo di pace e di crescita sana. Profezia dei Sette Fuochi

Mentre Wikipedia lascia intendere che la leggenda ha avuto origine in un libro del 1962 intitolato "Warriors of the Rainbow" di William Willoya e Vinson Brown, la realtà è che la profezia è antica, tramandata oralmente per molte generazioni. Brown stesso ha ammesso che la sua ricerca deriva dalle profezie Hopi, e il libro è stato criticato come un tentativo di evangelizzazione della comunità dei nativi americani mettendo in relazione la profezia dei Guerrieri Arcobaleno con la seconda venuta di Cristo.

I riferimenti a una nuova era, una Golden Age caratterizzata da armonia, stabilità e prosperità, non solo appartengono ai nativi americani, ma si possono trovare in miti e leggende provenienti da tutto il mondo. E' nota come Chryson Genos nella mitologia greca, il Kali Yuga nella cultura vedica e indù, e Gullaldr nella mitologia norrena. Un aspetto che è comune tra molte leggende dell'epoca d'oro è il ritorno di esseri o divinità che saranno di aiuto nel restauro della Terra.

Nella mitologia greca classica, l'Età dell'Oro è presieduta dal leader Titano Crono. In alcune versioni del mito da Astrea, che ha vissuto con gli uomini fino alla fine dell'Età d'argento, ma nell'Età del Bronzo, quando gli uomini sono diventati violenti e avidi, fuggì sulle stelle, dove appare come la costellazione della Vergine, che tiene in mano la bilancia della giustizia.

Che queste profezie siano vere o no, molto di ciò che raccontano - l'era dell'avidità e della violenza - è una realtà in gran parte del mondo di oggi. La corruzione, l'avidità, la povertà, il consumismo, il potere ai pochi, e l'ingiustizia sono caratteristiche predominanti della nostra civiltà accompagnati da un grande progresso tecnologico che è diventato un'arma di distruzione di massa e uno strumento per sopprimere ogni resistenza. 

Se gli esseri del passato interverrano o meno, una cosa è certa, la vita non può continuare in questo modo per sempre.

Il Controverso UFO Crash di Kecksburg

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Il 9 dicembre 1965 a Kecksburg, nel Westmoreland County, in Pennsylvania avveniva quello che molti hanno ribattezzato il Nuovo caso Roswell, per le analogie con l'incidente avvenuto nel Nuovo Messico. Secondo le testimonianze dell'epoca, quella sera gli abitanti della città americana videro nei cieli un grande corpo luminoso di colore blu che probabilmente precipitò in un bosco della zona provocando un fragoroso rumore. Molti dei testimoni, infatti, udirono ripetuti frastuoni e un forte colpo finale, probabilmente causato dall'impatto somigliante al caratteristico rumore di un tuono.


Dopo l'impatto,essi affermarono di aver visto numerosi soldati armati,poliziotti ed agenti federali recintare meticolosamente il territorio, proibendo il transito ai civili. Inoltre altri testimoni rivelarono che nei giorni successivi alcuni ufficiali visitarono le case nei dintorni e minacciarono i residenti di tenere la bocca chiusa sulla vicenda. Molti testimoni, inclusi alcuni piloti che la videro, pensarono si trattasse di un aereo incendiato. La spiegazione che fu data per il dispiegamento ingente di uomini e mezzi fu quello della caduta di un meteorite, tesi peraltro mai confermata dal governo federale degli Stati Uniti ma solo dalle autorità locali. La stampa sostanzialmente ignorò la notizia fatta eccezione per poche righe apparse nel giornale "The Tribune ­Review" che spiegavano laconicamente di un oggetto non identificato precipitato e recuperato dai militari, senza addentrarsi in analisi o far filtrare nuove indiscrezioni.

A dispetto di quanto detto dalle autorità locali e militari,ciò che raccontò John (uno pseudonimo di un testimone che aveva visto l'UFO) rivelò dettagli particolari per un "meteorite": "Ero allora un adolescente– disse John che fu chiamato sul luogo dell’impatto dopo le 16:44 in qualità di pompiere dalla zona di Latrobe per cercare l’UFO schiantatosi – Era agli inizi di dicembre e c’era anche poca neve.Vidi un oggetto infiammato nel cielo. Non so bene in che direzione andasse, ma veniva da nord. Risposi alla chiamata e mi fu detto che c’era bisogno di una squadra di ricerca perché si credeva fosse un aereo precipitato. Così pensai ‘Oddio, ecco quello che vidi’.". Quando i pompieri arrivarono al Kecksburg Fire Hall, furono viste le cartine geografiche e furono spediti dei gruppi divisi in zone.


"Stava diventando buio ed avevamo torce - continuò John - Fummo caricati sul retro di un camion e ci dissero di andare per di là e così facemmo. Un’altra squadra trovò l’oggetto. Assolutamente non era un aereo, né un astronave, né un elicottero, niente che avessi mai visto prima. Era caduto in una zona parte prato e parte foresta e noi andammo ad investigare. Scoprimmo che l’UFO si era schiantato in un angolo di 30-40°, aveva spezzato molti tronchi d’albero. 

Non era un aereo, di questo ne ero più che sicuro! Non c’era fusoliera, era un unico pezzo solito, senza né portelli né finestrini. 

Era a forma di ghianda e giaceva su un fianco, come una ghianda proprio. Sono stato macchinista per 24 anni e ho lavorato con tantissimi tipi di metalli, ma non ne avevo mai visto uno simile.Aveva anche delle scritte sopra, non come le nostre, ma ieroglifici tipo antico egizio. Aveva una specie di paraurti attorno e le scritte erano lì sopra. Ho letto un sacco di libri sugli egizi, sugli inca, sui peruviani, ma non era la loro scrittura".L’oggetto non era rotto, solo sbeccato. Non emetteva fumo, vapori né altro.La parte visibile dell’UFO era tra gli 8-10 piedi lunga, 6-7 larga.

Il cratere che scavò nel terreno era di forma rettangolare. John disse che la polizia di stato era arrivata e che subito l’area fu isolata e smantellata. Mandarono via tutti a tarda notte. Portavano enormi radio e oggetti simili, guardie armate per bloccare i curiosi. I pompieri furono fatti sloggiare.Tutto finì sotto il loro controllo. 

Fu portato un grande camion, e dopo un’oretta, tornarono tutti indietro portando quel grande oggetto coperto da un telo con scorte militari davanti e dietro.

Molti ricercatori hanno provato ad indagare, per documentare meglio i vari risvolti della vicenda, sentendo parallelamente la storia dei testimoni e la versione delle autorità per disegnare in maniera oggettiva le conclusioni, e fare luce su cosa accadde realmente quella notte di 40 anni fa.

Uno degli autori della ricerca è la giornalista Leslie Kean, che curò un servizio per il canale via cavo Sci-Fi Channel , una delle reti possedute dal colosso delle comunicazioni NBC. Convinta delle anomalie del caso,Kean e alcuni suo collaboratori due anni fa hanno portato la NASA in tribunale, facendo riferimento alla legge sulla trasparenza delle informazioni, e raccogliendo tutte le notizie che il governo teneva archiviate concernenti l'avvenimento.

Il giudice del tribunale di Washington Emmett Sullivan non ha accettato la giustificazione della Nasa secondo cui le carte dell'incidente erano irrimediabilmente scomparse e vuole che entro la fine dell'anno siano riportati alla luce i documenti relativi all'incidente degli anni Sessanta."

Quella sera qualcosa è accaduto - sottolinea la Kean - La Nasa fino a oggi ha fatto ostruzionismo e adesso ha l'obbligo di portare alla luce la verità che 40 anni fa tenne nascosta. È una vittoria per quei cittadini che a suo tempo non si fecero intimidire".Quella causa continua, ma nessuna rivelazione finora è stata sollevata dalle mani della NASA. L'avvocato di Kean ha tutt'ora presentato una nuova istanza ma il processo pare ad un binario morto. Un portavoce della NASA ha confermato alla stampa accreditata che l'agenzia,quando le fu chiesto di analizzare i frammenti,giunse alla conclusione che questi fossero riconducibili ad un satellite russo. Kean e Helfrich non credono alla spiegazione fornita dall' Agenzia Spaziale Americana. 

Infatti dopo avere studiato i percorsi orbitali dei satelliti conosciuti e di altre sonde, fino 1965, hanno concluso che l'oggetto non poteva essere un satellite russo o qualunque altro oggetto di natura artificiale. 

Nuovi interrogativi vengono inoltre sollevati sulla forma dell'oggetto. Alcuni testimoni sostengono che fosse simile ad una grossa campana di bronzo con striature dorate ai lati e misteriosi segni mai visti prima. Naturalmente queste indiscrezioni non ha trovato conferme sicure, e possono benissimo essere frutto di speculazioni o dichiarazioni distorte. Restano tuttavia aperte parecchie questioni riguardanti l'oggetto misterioso rivenuto a Kecksburg.

Ad esempio,come mai le tesi che seguirono cambiarono radicalmente passando dal meteorite al satellite russo ( sempre di gran moda in questi casi) ? Perché subito dopo la caduta dell'oggetto l'intera zona fu recintata e interdetta ai civili, come se si dovesse nascondere qualcosa di compromettente? Quali documenti sono rimasti segreti, e per quale ragione nel processo in cui furono citati in giudizio gli uomini della Nasa, questi si rifiutarono di rendere pubblici i fascicoli sull'accaduto? Perché si riscontano così tante teorie differenti rispetto all'impatto dell'oggetto e alla sua descrizione, tra i testimoni e i documenti ufficiali? 

Come spesso succede in questi casi la realtà si mischia con le congetture, e i vari livelli di inchiesta vengono inglobati tra loro, e ne viene fuori una frustrante deviazione dai fatti reali. 

Molto probabilmente non sapremmo mai cosa successe davvero la sera del 9 dicembre 1965, almeno non in maniera soddisfacente, quello che oggi sappiamo è che purtroppo ancora una volta il caso di un oggetto non identificato caduto al suolo è stato liquidato come un satellite o la solita sonda.

Le "Vene" della Terra - Le "Autostrade" degli UFO

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Le Ley Lines e le correlazione con i siti megalitici, i crop circles, gli avvistamenti UFO e l'energia Vril...

Le Ley lines sono presunti e immaginari allineamenti di un certo numero di luoghi di interesse storico e geografico, come monumenti e megaliti antichi, all’interno dei quali verrebbe sprigionata una forte quantità di energia. Veri e propri flussi energetici simili a fiumi che si intersecano in linea retta sulla superficie terrestre, secondo la Geobiologia hanno una larghezza variabile che va dai 3 ai 30 o 40 metri, e con una lunghezza stimata dai 5 ai 30 metri. L’intensità, quantificata in Bovis, che è lo strumento utilizzato per la misurazione delle cosiddette energie sottili, risulta variabile dai 6/7000 bovis, ai 15/16.000 bovis per quelle più potenti, che generalmente sono gli assi energetici lungo i quali vengono costruite, fin dall’antichità, le cattedrali romanico-gotiche.


Potentissime linee energetiche, erano note ai cinesi fin dai tempi remoti, e proprio per la forza sprigionata, erano definite Vene del Drago. 

L’archeologo Alfred Watkins fu tra i primi ad identificare tracce di piste in linea retta tra le montagne del panorama britannico. La scoperta avvenne in modo del tutto casuale, poiché lo studioso si accorse che la maggior parte dei siti megalitici presenti sulla Terra era unita da linee rette immaginarie che seguivano però un preciso schema a reticolo. Le trackways, secondo lo studioso, erano allineamenti atti a facilitare la navigazione durante il periodo Neolitico, ed erano state probabilmente ridisegnate in epoche successive, persistendo poi nel paesaggio nel corso dei millenni.

L’attuale definizione di una ley line richiama ancora il significato di marcatore che le fu dato originariamente da Watkins, tanto che, secondo l’autore, ogni vera ley line avrebbe un punto iniziale o finale sulla cima di una collina. Lo stesso Watkins aveva però poi scartato il termine ley, indicando gli allineamenti da lui individuati come tracce arcaiche.

Nel 1969 lo scrittore John Michell riprese il termine ley lines, associandolo a teorie spirituali e mistiche su allineamenti di forme terrestri, sulla base del concetto cinese del Feng Shui. Riteneva infatti che una rete mistica di ley lines esistesse in tutta la Gran Bretagna. Secondo l’antica disciplina cinese che significa vento e acqua, a rappresentazione dei due elementi principe della Terra, le Ley lines o Vene di Drago suddividerebbero la Terra in un vero e proprio reticolato energetico.


Paul Deveraux avrebbe poi concluso che tutti i cerchi di pietre possano indicare la presenza di una ley line. La sua forza verrebbe misurata in base alla lunghezza, alla precisione della deviazione, al numero dei marcatori energetici ed al loro significato individuale. Su tali basi, si possono individuare le ley lines in diverse categorie di base, quali quelle astronomiche, funerarie e geometriche.

Secondo una delle più accreditate teorie, le origini del Feng Shui, nonostante siano ancora incerte, sembrano risalire alle tombe del Neolitico, e seguire i suoi principi nella costruzione. Ciò confermerebbe le teorie di Mitchell. Non a caso, nella costruzione del dinamico equilibrio di Yin e Yang, il primo, principio oscuro e femminile, è rappresentato dall’acqua; il secondo, principio caldo e luminoso maschile, è rappresentato dal vento, inteso nel senso del respiro. Entrambi indispensabili, si applicano nella vita quotidiana anche nell’arredamento interno degli edifici.

Il reticolato che verrebbe così a formarsi includerebbe tutta la Terra, e sarebbe evidenziato, in particolari zone, da costruzioni che sorgono in punti ricchi di energia, e in cui c’è abbondanza di acqua. Il più delle volte ed in base agli stessi principi è possibile rintracciare, lungo le ley lines, anche i cerchi nel grano.


Dopo la pubblicazione del libro di Michell, la versione spiritualizzata del concetto fu adottata da altri autori e applicata a paesaggi e luoghi di tutto il mondo. Entrambe le versioni della teoria furono criticate per il fatto che le distribuzioni casuali dei punti servivano inevitabilmente a creare allineamenti apparenti.

La deduzione che le linee avessero non solo funzione di comunicazione tra luoghi simbolo, ritenuti sacri, ma che fossero connesse all’energia spirituale di un posto, introdusse allo studio della magia e dell’esoterismo. La geomanzia divenne l’elemento cardine per preservare l’equilibrio armonico della natura che aveva dato prova della sua sacralità nell’aver conservato e rispettato, in migliaia di anni, punti di energia e monumenti sacri lungo i quali sorgevano luoghi di culto.

Non a caso si parla spesso di Stonehenge come di uno dei siti megalitici più energetici esistenti al mondo, e dove spesso le persone si riuniscono per “ricaricarsi”. Lo stesso esempio viene fatto a proposito dei crop circles, molti dei quali compaiono proprio in quella zona. I monoliti contengono quarzo, eccellente canalizzatore di energia. Si tratta però di energie non misurabili secondo le leggi fisiche, ma attraverso la psiche o il subconscio. Potremmo definire questi punti dei veri e propri chakra della Terra, tanto che possono essere intercettati facilmente attraverso la rabdomanzia. Curiosamente, infatti, proprio nei dintorni, si riscontra sempre la presenza di corsi d’acqua.

Dove compaiono i crop circles – e sempre non lontano dall’acqua – invece, si sono registrati particolari infrasuoni e si è osservato come, in quei momenti l’energia che si sprigiona in quelle aree sia talmente elevata da influire su cellulari, registratori e telecamere.

Lungo le ley lines di tutto il mondo si riscontra una serie di elementi architettonici come osservatori, abbazie, templi e cattedrali maestose. I siti in questione erano scelti proprio in base ad un incontro tra i diversi nodi di energia; all’opposto, esistevano punti di energie altamente negative: il tipico esempio è rappresentato dal Triangolo delle Bermuda.

Com’è altrettanto vero che di luoghi come Stonehenge ne esistano infiniti altri: basti pensare ad Avebury Henge, Silbury Hill, Castlerigg stone circle, o i Menhir della nostra Sardegna.


Proprio l’allineamento geometrico di Silbury, Avebury ed i complessi megalitici di Stonehenge e Glastonbury si combinano a formare un triangolo rettangolo che attraversa il paesaggio inglese. L’ipotenusa è formata dalla ley line di San Michele, che attraversa l’Inghilterra, lungo l’apice del Sole allo zenith nel mese di maggio. Avebury si trova infatti esattamente 1/4 di un grado a nord di Stonehenge.

La Michael Ley Line rappresenta così la principale linea di energia che collega i principali siti megalitici e altri imponenti edifici di culto dell’Inghilterra meridionale.


Il reticolato di questa antica rete globale formerebbe tutta una serie di triangoli sull’intero pianeta, tanto da far individuare collegamenti già noti, come quello della piana di Giza o quello tra Dodona, Thebes e il monte Ararat, solo per citarne alcuni. Farebbe però emergere anche una serie di elementi conosciuti solo agli esperti del settore, come quello che individua una ley line tutta italiana passante lungo l’asse della cosiddetta Linea di San Michele. La stessa, che coincide con la Via Langobardorum, ha origine in Cornovaglia, a Saint Michael’s Mount, attraversa la Francia passando per Moint Saint Michel e unisce la Sacra di San Michele della Val di Susa (proprio quella della TAV) a San Michele di Coli, vicino Bobbio, giungendo a Castel Sant’Angelo nel Gargano. Il disegno, all’apparenza incredibile, mostra una retta di 2000 km che unisce i cinque principali luoghi di culto in Europa dedicati all’arcangelo Michele e, allungandosi per altri 2000 km, arriva a Gerusalemme.

Molti ricercatori, tra cui Stefano delle Rose e Fausto Carotenuto hanno mostrato l’importanza del punto energetico, ritenuto un vero e proprio chakra o vortice vitale della penisola, e il fatto che la costruzione della linea ad alta velocità porterebbe alla luce forze oscure e potenti dalle profondità della Terra. Oltre a studi geologici che hanno verificato l’abbondate presenza di uranio e amianto nella Valle, e che sono stati completamente ignorati.

Le affermazioni che legano la TAV ad uno dei principali centri energetici della penisola, sottoponendolo a sconvolgimenti di enorme portata, sembrerebbero a prima vista molto fantasiose.

La stessa ipotesi delle ley lines, pur essendo molto affascinante, resta ancora piuttosto leggendaria e sembrerebbe non aver fornito, finora, alcuna prova concreta. Sarebbe del resto impossibile, per la cosiddetta scienza ufficiale, individuare nel concreto, rette immaginarie, che, pur attraversando boschi, pendii e percorsi disagevoli, attraverso migliaia di chilometri, congiungano i diversi punti del pianeta, tracciando vie di comunicazione e un fitto reticolato energetico. La stessa esistenza di campi di forza magnetica diversa di alcune aree non sarebbe ancora dimostrata.

Tuttavia, il significato esoterico che collegherebbe altari, boschi, edifici , sorgenti, cerchi di pietre non è di poco conto, e potrebbe trovare una spiegazione proprio nell’esistenza di una vera e propria Griglia Terrestre e di un reticolato di linee sincroniche che avrebbero ad oggetto non solo il nostro pianeta, ma tutti gli altri sui quali esista presumibilmente la vita.

La Stirpe del Male

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Come lo considerereste il fatto che i 44 Presidenti americani succedutisi in 220 anni di storia sono, tra loro, tutti imparentati?

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Bridge Ann (foto sopra), una ragazza di 12 anni, è riuscita, tracciando sia la linea materna che quella paterna di ogni capo di stato USA, ad elaborare il loro pedigree trovando che: tutti i presidente della storia degli Stati Uniti, hanno un antenato in comune, tale: “John Lackland” (Giovanni Senzaterra), re d’Inghilterra del XII secolo.

Lignaggio dei  re merovingi e attuale complesso militare-industriale

Com’è ben noto, ogni presidente della storia statunitense, discende da John Lackland (Giovanni Senzaterra), re d’Inghilterra nel XII e XIII secolo, al tempo delle Crociate. Sì, è il personaggio della leggenda di Robin Hood che nei cartoni animati per bambini viene consigliato, chissà perché, da un serpente.

Meglio conosciuto per aver firmato la “Magna Carta”, primo documento imposto a un re dai signori feudali, John è diventato noto grazie ad alcune sue opere come la raccolta fiscale aggressiva, la tratta delle donne e l’assassinio di bambini. Il suo regno era un regno diviso dalle guerre civili. Alla fine diede l’Inghilterra al Vaticano proclamandosi feudatario del papa.

blood 02Naturalmente anche l’attuale famiglia “reale” inglese (che inglese non è) viene dalla stessa stirpe. In pratica, gli Stati Uniti, sono stati governati dai discendenti del trono d’Inghilterra.

Un altro interessante e comune antenato è “Vlad Dracula”, meglio conosciuto come “Vlad l’Impalatore”, principe di Valacchia (oggi Romania) nel XV secolo. È stato membro del “Ordine del Drago” ed era conosciuto come il “figlio del drago”, o Dracula; figura che diede inizio alla leggenda del “Conte Dracula”, spietato e sadico vampiro.

UNDERWORLD – UN RITRATTO ACCURATO DEGLI ILLUMINATI
Nota: I vampiri sono l’aristocrazia (famiglie reali, alto clero), i lupi invece sono i sionisti e le grandi famiglie dinastiche (rotschild, rockfeller, bush, kennedy, ecc). I primi hanno creato i secondi.

La differenza si trova anche nello svolgimento dei rituali: i primi bevono il sangue; i secondi … bhè, pensate a quello che fanno i lupi.

La figlia di Michael (mezzo vampiro e mezzo lupo) dovrebbe essere la figlia di un reale inglese e di un Rotschild.

La maggior parte dei presidenti degli Stati Uniti, molti attori e musicisti famosi sono discendenti di Vlad Dracula, così come la famiglia reale inglese.

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Gli antenati di Giovanni Senzaterra erano i re “Merovingi”, “Mer” viene da “Mare” e “Vingios” da “Serpente”; quindi significa “Sea Serpent”. L’altro ramo dei Merovingi, erano i discendenti di una figura mitologica chiamata re “Meroveus” del IV secolo; si dice sia stato concepito da un rapporto con la madre e un mostro che usciva dal mare (Quinotauro).

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Apocalisse 13: 1 Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo. 2 La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande. 3 Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita. Allora la terra intera presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia 4 e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia e adorarono la bestia dicendo: “Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?” 5 Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d’orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi. 6 Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo. 7 Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione. 8 L’adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello immolato. 9 Chi ha orecchi, ascolti: 10 “Colui che deve andare in prigionia, andrà in prigionia; colui che deve essere ucciso di spada di spada sia ucciso.” In questo sta la costanza e la fede dei santi.

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Parlando dell’origine misteriosa di questi lignaggi, a quanto pare, tutte queste persone al potere praticano rituali che ricordano tanto, sia le storie di re Lackland, che quelle di Vlad Dracula, in pratica, il moderno satanismo. Tutto parte del Nuovo Ordine Mondiale.

Svelato il segreto del NWO

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Michael Tsarion

Michael Tsarion – “Numerosi ricercatori ritengono erroneamente che ‘Gli Illuminati’ siano stati fondati dai Protestanti per abbattere il potere del Vaticano. Credono inoltre che il potete ebraico si celasse alle spalle degli Illuminati per tale ragione. In ogni caso, questa visione non è corretta. I rapporti segreti tra l’élite ebraica e la Chiesa Cattolica sono sempre stati profondamente radicati”. Approfondiamo nuovamente questo tema. In numerosi libri scritti a proposito delle società segrete, ad opera di personaggi che non hanno la benché minima idea di ciò che si sia verificato, si ritiene che si trattasse di gruppi antagonisti. Il Protestantesimo avrebbe avuto origine per limitare e combattere il potere del Vaticano, questa è la prima menzogna. Inoltre, gli autori, credono (o lo fanno per disinformare) anche che, il potere ebraico si manifestò perché i cattolici avevano da sempre combattuto e avversato il Giudaismo, per cui gli ebrei fecero fronte comune con i Protestanti contro i cattolici, e fu allora che al potere ebraico connesso alla gestione della moneta fu permesso di crescere a dismisura, a partire da Francoforte, da Hannover, dall’Olanda e così via, ma nessuna di queste argomentazioni merita grande considerazione, se non in minima parte. Non è la verità. In effetti, quando si fanno ricerche approfondite si scopre che gli ebrei e i cattolici sono sempre stati sulla stessa barca e sapete come tutto questo ebbe origine?

Henrik Palmgren – No.

MT – L’origine di tutto risiede nel fatto che i Rothschild, e gli altri oligarchi ebrei, sono discendenti dei Kazari. Vi ricordate dei Kazari, quel popolo che viveva tra il Mar Nero e il Mar Caspio? Questi ultimi si convertirono al Giudaismo anche perché erano sotto pressione ad opera di Gengis Khan e prima ancora ad opera delle ‘orde’ musulmane, ci siamo? Loro operavano già quando le Crociate erano in corso. I Kazari erano impegnati a nord, nell’area del Mar Caspio mentre il Cristianesimo si scontrava con l’Islam nel corso delle Crociate. Quando quella fase terminò e i Crociati acquisirono maggiore influenza e l’Islam fu inizialmente sconfitto, i Kazari si trovavano in un’ottima posizione anche perché i Kazari avevano già collaborato con le orde di Gengis Khan e si erano convertiti al Giudaismo. Sebbene si sostenga che Gengis Khan abbia colonizzato i Kazari, in realtà, i Kazari rappresentavano gli studiosi nella Corte di Gengis Khan, ne avete mai sentito parlare? Nell’Impero di Gengis Khan, questi Kazari, rappresentavano i suoi banchieri ed erano i suoi astronomi e la sua classe intellettuale, almeno in un primo tempo. Quando questa ‘orda’, questi ‘Unni’ furono ricacciati indietro, quando Gengis Khan fu ricacciato indietro e quando l’Islam cessò di essere il potere dominante, indovinate a chi si rivolsero questi stessi uomini esperti nella gestione della moneta? Questi stessi banchieri, queste stesse famiglie oligarchiche ebraiche che avevano guadagnato grande potere sotto l’Islam? Semplicemente cambiarono partito e cominciarono a lavorare per i Cristiani, con i Templari. Entrarono in affari con il Cattolicesimo. Erano molto ricchi sotto l’Impero Ottomano, erano molto ricchi sotto Gengis Khan. Si trattava di un’élite. Tutto questo viene spesso dimenticato quando si parla dei Kazari. Operavano come un’élite anche in Terra Santa. Quindi, quando i cristiani la conquistarono e arrivarono in gran numero in Terra Santa, fu allora che questi stessi banchieri ebrei ebbero origine, perché gli furono concesse le redini del controllo. Non hanno il vero potere, ma hanno il controllo. Prendono gli ordini da altri. Nessuno ha espresso meglio questo fatto di Richard Kelly Hoskins nel libro che io consiglio vivamente: ‘In The Beginning: The Story of the International Trade Cartel’. Egli afferma che gli ebrei siano stati storicamente utilizzati come un ‘ordine occulto’ della Chiesa Cattolica.

HP – Questo è molto interessante.

MT – Quindi, quando si ascoltano tutti questi personaggi che litigano l’uno con l’altro, che si azzannano l’uno con l’altro e partono con la tiritera: ‘oh, sono gli ebrei!’, ‘no no, sono i Gesuiti!’, ‘nooooo, sono gli ebrei!’. Ti è mai capitato?

HP – Sì, certamente.

MT – Io guardo a tutto questo e semplicemente … insomma, cosa si può fare? Sapete, magari ci sono 3 ore di intervista e si va avanti e indietro e c’è un personaggio che afferma: ‘Tu non sai nulla!’. E c’è l’altro personaggio che gli risponde: ‘Sei tu a non sapere nulla!’. Allora, aspettate un minuto, vi sbagliate ambedue! Tutti e due lavorano per la stessa mano nascosta. Siete talmente miopi da non riuscire a vederla. Quindi, le persone dovrebbero aggiornare la propria comprensione della questione e questo è ciò che spero avvenga dopo aver ascoltato questa intervista. Hoskins afferma che “Storicamente gli ebrei siano stati utilizzati come un ‘ordine occulto’ dalla Chiesa Cattolica. Loro conducono quelle attività nelle quali la Chiesa Cattolica non vuole essere vista operare. Gli ebrei sono perfetti per questo lavoro. Fino a quando le persone continueranno a prendersela con gli ebrei e fino a quando questi ultimi reagiranno a coloro che li attaccano, nessuno si preoccuperà di guardare cosa ci sia al di là degli ebrei. Ed è lì che il cadavere è stato occultato”.

HP – Quindi, potremmo analizzare tutto questo in base alla prospettiva che ci siano numerosi gruppi, numerose culture, popoli o altro, che sono stati utilizzati per differenti scopi. Si tratta nuovamente di muovere dei pezzi sulla scacchiera, giusto?

MT – Certamente. I Kazari si erano semplicemente convertiti. Una buona metà dei Rothschild ha gli occhi azzurri, i capelli biondi, insomma, la metà degli ebrei del mondo li ha, o anche di più. L’80% dei cosiddetti ebrei ashkenaziti ha la carnagione chiara.

HP – Si tratta del ramo sefardita?

MT – No, i sefarditi sono quelli più scuri, quelli provenienti dalla Spagna.

HP – Ah, ok. Mi sbagliavo.

MT – Sefardita significa semplicemente, ebreo spagnolo.

HP – Ah, va bene.

MT – Quindi, nell’80% dei casi, non si tratta neppure di soggetti di ‘razza’ ebraica, si tratta semplicemente di ebrei convertiti provenienti da paesi ‘gentili’, da paesi di razza caucasica, ci siamo? Tutto questo è talmente evidente che anche gli stessi storici ebraici hanno approfondito a lungo la questione, eppure ci sono personaggi che ancora non riescono a capirlo in questa comunità di ricerca alternativa. Davvero non capisco cosa succeda. Non hanno svolto neppure le ricerche più essenziali. Ma un elemento ancora più importante di questo è il fatto che, anche se si parlasse solo di religione, questi soggetti hanno cambiato bottega per ben tre volte. I Kazari hanno lavorato per Gengis Khan e si sono arricchiti. Loro rappresentavano in pratica i ‘cambia-valute’ (i contabili). Erano quelli che gestivano il suo denaro, quelli che gestivano la sua ricchezza, quelli che ricevevano incarichi, praticavano ogni forma di Giudaismo e rappresentavano inoltre una ‘intelligentsia’. Successivamente hanno cominciato a lavorare per i cattolici. Scusatemi, hanno cominciato a lavorare per l’Islam, questo è ben noto. Successivamente quando gli islamici hanno dovuto fare un passo indietro e l’Impero dei Mori andò incontro alla dissoluzione … ed in effetti tu hai nominato i sefarditi, certamente, ebbene, gli ebrei sefarditi rappresentavano il potere che si nascondeva dietro ai Mori, che non rappresentavano altro se non le ‘orde’ islamiche che avevano occupato la Spagna e la Francia, venivano chiamati Mori, giusto? Ma quella è solo una parola. Ma la questione è che quando tutto questo andò incontro alla dissoluzione, questo stesso popolo, spostandoci ora in avanti fino al XVII secolo, quest’ultimo popolo ci conduce dove? Proprio di fronte alla porta di casa di Lord Rothschild. Tutti i Mori erano spariti ormai da tempo, la potenza islamica era stata di gran lunga ridimensionata, Gengis Khan era stato seppellito da secoli, eppure questo popolo non era sparito, loro si erano ora semplicemente trasferiti ed avevano cominciato a lavorare per gli Oliver Cromwell o magari per i Ferdinando di Spagna o per il Re di Francia e per tutti gli altri. Furono immediatamente cooptati dal Cattolicesimo, perchè si trattava di grandi esperti in numerose arti. Hoskins continua spiegando che la Chiesa non poteva praticare il prestito ad usura: “La Chiesa non poteva concedere prestiti ad usura, perché quella condotta era contraria alle regole dei cattolici, della Chiesa Cattolica, che reclamava di rappresentare Dio in Terra e la custode delle Sacre Scritture. Quindi, per profittare dei prestiti ad usura, utilizzavano gli ebrei. Per gli ebrei non esistevano divieti riferibili a prestiti concessi ad usura ai non-ebrei. Per evitare l’accusa riferita al fatto che la Chiesa utilizzasse gli ebrei come propri agenti, (gli ebrei) furono messi a disposizione dei Re affinché li gestissero. Con il ruolo dei Re così evidentemente manifesto, nessuno avrebbe potuto giungere alla conclusione che gli ebrei praticassero l’usura a vantaggio del Papa. In qualche occasione questo paravento fu tirato via e la Chiesa si trovò direttamente a concludere accordi con gli ebrei. Gli ebrei appaiono come abietti servitori della Chiesa Cattolica. Per gli ebrei ‘alfa’, la porta della ‘Corporation’ della Santa Sede era sempre aperta”. La stessa cosa si è verificata nel caso della famiglia Reale Britannica, in quanto Rothschild era un Cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera (Order of the Garter). Quindi, “La porta della Chiesa Cattolica era sempre aperta. Ci sono stati innumerevoli sacerdoti ebrei, un gran numero di cardinali e vescovi ebrei ed alcuni, come Anacleto II, Gregorio VI, e Gregorio VII, sono divenuti addirittura Papi”. Ci sono stati in effetti dei Papi Ebrei.

HP – Ah, va bene, questo è interessante. Avevo sentire dire che non fosse mai avvenuto, ma va bene. In base alle tue fonti è così. Va bene, molto interessante.

MT – “Il Papato provvedeva al fatto che buona cura si avesse dei propri sottoposti e questa fu la sua condotta sin dai primissimi giorni”. E quindi continua (Hoskins nel suo libro) affermando che: “Nei confronti degli ebrei, egli (Papa Gregorio) agì con benevolenza, proteggendoli dalle persecuzioni ed assicurandogli la possibilità di godere dei propri privilegi previsti dalla legge”. Vedete, durante i ‘Progrom’, quando le persone che venivano sfruttate in questo modo si ribellavano a questi usurai ebrei in alcune città europee, sapete dove gli ebrei correvano solitamente a rifugiarsi quando erano costretti ad abbandonare le proprie case con tutti i propri averi? Si rifugiavano nelle chiese locali.

HP – Capisco.

MT – Si nascondevano lì. Il sacerdote gli avrebbe garantito rifugio. Grandi nemici sulla carta, ma molti di loro trovavano rifugio nelle chiese cristiane, perché sapevano benissimo chi fosse in realtà il ‘boss’. E’ questa la ragione per cui vi capita di vedere Lord Rothschild ricevere il Papa e questa è anche la ragione per cui non si fanno affatto problemi una volta superata la soglia di una loggia massonica, lavorando fianco a fianco con i cattolici italiani e tutte le questioni a quest’ultima assimilabili, questo è palese.

HP – Ora possiamo andare avanti, passiamo alla prossima slide.

MT – “La connessione tra l’élite degli ebrei e le Case Reali è anch’essa radicata sebbene meno conosciuta e meno approfondita”. Houston Stewart Chamberlain, nel suo libro ‘The Foundations of the Ninteenth Century’, comincia ad affrontare il nocciolo della questione e afferma: “Carlo Magno aveva scritto ai territori italiani per ottenere che gli ebrei gestissero le sue finanze; presto, come se si trattasse di coltivatori di tasse, questi ultimi si assicurarono ricchezza ed influenza in ogni campo ed utilizzarono queste ultime per ottenere importanti concessioni a vantaggio del proprio popolo”. Quindi, Chamberlain, sostiene che sotto la Cristianità acquisirono potere, esattamente come era avvenuto sotto Gengis Khan ed esattamente come era avvenuto sotto gli Islamici e i Mori. Norman Dodd, l’autore, che ha investigato su tutte queste diverse ‘Organizzazioni Caritatevoli e Fondazioni’, afferma: “Ora, sentite parlare dei Rothschild nel mondo della finanza. Tuttavia loro non rappresentano gli artefici originari del controllo esercitato sulla finanza e sulle attività in essa praticate. In ogni caso, gli è stato concesso un ‘franchise’ indirizzato a controllare l’elemento ‘Moneta’ dei popoli del mondo. In cambio della possibilità di esercitare tale controllo e del fatto di tenere la bocca chiusa, gli vengono concessi vantaggiosi privilegi legati alla manipolazione della moneta e naturalmente la possibilità di incrementare la propria ricchezza ad ogni piè sospinto”. Ci siamo? Quindi, chi abbia davvero approfondito tutto questo, evitando di analizzarlo superficialmente, conosce l’esistenza delle profonde connessioni tra il Vaticano, le Case Reali e gli ebrei Sionisti.

HP – Giusto, giusto.

MT – Dello stesso tenore sono le affermazioni del personaggio che hai ospitato in trasmissione poco tempo fa, Terry Melanson, che ha affermato: “Il denaro mercenario insanguinato degli Hesse-Kassel”, la Hesse-Kassel (Assia-Kassel) è una famiglia Reale dell’élite, “nel tempo divenne il catalizzatore per l’origine delle grandi fortune della famiglia Rothschild. L’Enciclopedia Ebraica ci informa del fatto che Nathan Rothschild fosse in così buoni rapporti con il Principe Dalberg, membro de ‘Gli Illuminati’, che Napoleone gli permise di divenire membro del Collegio Elettorale di Darmstadt, nel 1810″. Quindi si tratta di personaggi che frequentavano i salotti buoni, questi Rothschild, ma non cadete mai nell’errore di ritenere, come fanno alcuni, che Lord Rothschild controllasse il Casato degli Hesse. Questa è la più grande contraffazione quando si legge di questi ‘usurai’ ebrei. Ci sono personaggi che non sanno di cosa stanno parlando e che affermano che questo personaggio controllasse le Case Reali. Oh Mio Dio! Questo è il prodotto di scarse conoscenze. Non dobbiamo mai dimenticare questa connessione. “I Rothschild erano inoltre profondamente connessi con il Duca d’Orleans e con Carlo di Lorena”. E’ vero, a Lord Rothschild fu ordinato, da Carlo di Lorena, di procurarsi i finanziamenti per Gli Illuminati e si trattava degli stessi Illuminati, ricordiamolo, che esercitavano un potere diretto su Madison, Adams, Franklin e Jefferson. Ci siamo? Questo nel contesto americano. Quindi, il Principe di Hesse, il cui nome era Carlo di Hesse, rappresentava il capo di tutti i massoni tedeschi, così come il Duca di Brunswick, che era un membro fondamentale dell’Ordine della Stretta Osservana. E voi vorreste dirmi che questi importantissimi discendenti cattolici dei Merovingi, Principi di Reami, si sarebbero fatti prendere in giro da uno ‘Svengali‘ Rothschild qualunque? Che non sarebbero stati in grado di farlo stare al suo posto se mai avesse osato anche solo alzare la testa? Presentarsi lì, insomma, con la schiena curva, con la sua piccola valigia di denaro per dimostrarsi in grado di manipolare questi personaggi? E’ questo che vi dicono i libri di storia?

HP – Giusto, giusto.

MT – Giusto. Ora sì che tutto ha un senso.

HP – Magari stava utilizzando il suo, com’è che si chiama? Quel personaggio mitico di argilla, per aprirsi la strada.

MT – Il Golem, il Golem.

HP – Il Golem, certo, esatto.

MT – Esatto. Il Principe fu visitato mentre era a letto e la sua voce disse: “Tu prenderai le tue istruzioni da Lord.. da Amschel! Lui ti spiegherà come esercitare il potere e governare! Lascia a Lui i tuoi soldi, Lui li investirà correttamente!”. Questi personaggi possedevano imperi in tutto il mondo e loro avrebbero permesso a un personaggio qualunque proveniente dal ghetto di Francoforte di presentarsi e spiegargli ciò che dovevano fare? E ci sono libri che sono stati scritti e questo non è uno scherzo, che sono stati scritti ed affermano che quella è la storia.

HP – Certo, semplicemente affermano che Rotschild avesse aperto una banca, così dal nulla, insomma, ma da dove aveva preso i fondi per aprire una banca? Insomma, semplicemente era accaduto. E chi gli aveva permesso di aprire una banca? Lo stesso discorso vale per i Wallenberg qui in Svezia, lo stesso vale per i Rothschild, come hai appena detto. Quindi, insomma, ci sono assolutamente delle domande da porre in questo caso. Quello è sicuro.

MT – O per Rockefeller, o per Pierpont Morgan e per tutti loro. Certo. Andiamo avanti. La stessa questione viene sottolineata qui: “A partire dal 1816, il ministro delle finanze dell’Impero Austriaco propose che ai Rothschild venisse concesso ufficialmente il Titolo nobiliare, lo Stemma degli Hesse, che divenne un elemento chiave”. Ai Rothschild fu richiesto di presentare uno Stemma, che Solomon realizzò. “Fu Solomon Rothschild a realizzarlo. Egli presentò questo stemma e questo stemma presentava un’aquila su di esso e quell’aquila faceva riferimento al Casato degli Hesse ed era in effetti uno dei loro simboli, (l’Aquila) che si riferiva all’Austria” e loro utilizzarono anche un leone sul proprio stemma, che derivava dalla dinastia del (Casato) degli Hesse-Kassel (Assia-Kassel). Quindi, lo stemma dei Rothschild utilizzò l’Aquila degli Austriaci e sono molto sorpreso dal fatto che non abbiano utilizzato ‘l’Aquila a Due Teste’ in questo caso, ma di sicuro hanno utilizzato il Leone della dinastia del Casato degli Hesse (Assia). Quindi, non si tratta del fatto che gli Hesse-Kassel abbiano utilizzato qualche stemma ebraico, erano gli ebrei che stavano utilizzando il loro stemma Reale.

HP – Giusto.

MT – Loro (gli ebrei) prendono ordini. La prossima, eccola qui. Questa è di Jim Marrs, anche lui ha compreso tutto questo: “Uno dei suoi co-fondatori, viene riportato, sia stato Guglielmo di Hesse, colui che aveva assunto Mayer Rothschild. E’ certamente confermato che i Rothschild e l’Aristocrazia tedesca fossero connessi tramite la Massoneria: il biografo dei Rothschild, Niall Ferguson, ha riportato che il figlio di Mayer, Solomon, fosse un membro della stessa loggia massonica del contabile di Mayer, Seligmann Geisenheimer”. Ci siamo? Quindi, gli ebrei che stavano lassù in ‘Alto’, Hoffman, Mayer, Warburg. Oppenheimer, Rothschild, quelli che vi pare, erano non solo massoni, ma erano anche impegnati a stringere mani ed operavano insieme superata la porta della loggia. Prendevano istruzioni dall’Aristocrazia, perchè l’Aristocrazia, esattamente come la Gerarchia Cattolica, non desidera che queste loro condotte deprecabili possano essere visibili al mondo. Quindi, il patto è, esattamente come il killer che viene assoldato dalla Mafia: ‘Tu te ne assumi la responsabilità, noi non ne sappiamo niente’. Quand’è l’ultima volta che avete visto un Rothschild in tribunale?

HP – Non mi è mai capitato, quindi…

MT – Appunto! Qui viene detto inoltre: “nel 1782, il quartier generale de Gli Illuminati, della Massoneria Illuminata (Illuministica o degli Illuminati) fu trasferito a Francoforte, un centro controllato dalla famiglia Rothschild. Viene riportato che a Francoforte per la prima volta gli ebrei furono ammessi nell’ambito degli ordini della Massoneria. Se in effetti i membri della famiglia Rothschild o i loro più stretti associati furono influenzati dall’occultismo della Massoneria Illuminata di Weishaupt, potremmo aver scoperto il legame tra l’occulto e il mondo dell’alta finanza. Ricordiamolo, fu Rothschild a finanziare Cecil Rhodes in Africa; Lord Rothschild era un membro del circuito più elitario delle Tavole Rotonde Inglesi (English Round Tables); mentre Paul Warburg era l’architetto del Sistema della Federal Reserve, ed era un agente dei Rothschild”
.
HP – Certo, e questi erano semplicemente degli strumenti per aumentare il flusso di denaro, tra l’altro. O per incrementare la ricchezza di questi gruppi in primo luogo, giusto?

MT – Loro hanno il compito di controllare i livelli più bassi della piramide: le banche, le associazioni caritatevoli, parlo di questi Casati impegnati nel settore bancario, mi segui? Le ‘corporation’ (società di capitali), il Diritto Marittimo Internazionale (Legge dell’Ammiragliato – norme bancarie e commerciali). Perchè mai quelli che sono davvero in Alto dovrebbero sporcarsi le mani? Hanno bisogno di topi di fogna (straccioni). E questi topi di fogna (straccioni) saranno poi spazzati via, ci siamo? Gli ebrei sono sempre stati molto vulnerabili, quindi erano ansiosissimi di trovare questo genere di protezione, in pratica, da chiunque avrebbe potuto garantirgliela. Ecco la prossima immagine. Come ho detto prima, ai Rotschild fu concesso uno stemma, giusto? Questo perché furono premiati dagli Hesse-Kassel, furono ricompensati con il Titolo nobiliare, furono premiati quando gli fu concessa la possibilità di usufruire di uno ‘status nobiliare’, in pratica. Ed è appunto quello che qui sta indossando.

HP – Credo sia molto interessante sapere come numerose famiglie siano state inserite all’interno dell’Aristocrazia, non abbiamo molto tempo per parlare di questo, ma è comunque da tenere bene a mente che quello è uno status che è stato concesso a ‘determinate’ famiglie a causa delle attività che hanno svolto o in relazione a ciò che hanno compiuto o conclusioni assimilabili a queste.

MT – E’ esatto. Se svolgi bene il tuo lavoro, poi meriti di essere ricompensato, no? E naturalmente questo è un fatto che dobbiamo tenere presente, perché, chi è stato in realtà a fornire queste onorificenze? In questa particolare fase temporale, erano le dinastie cattoliche che concedevano le onorificenze.

HP – Giusto.

MT – Se lui è un ebreo, se tu fossi un ebreo, se tu fossi Lord Rothschild, gradiresti il fatto che qualche dinastia cattolica ti concedesse delle onorificenze? O il Papa o che la Croce dei Cavalieri di Malta venisse da te indossata? Non se tu fossi un ebreo devoto. Questa è una questione che gli ebrei dovrebbero comprendere. Se questi personaggi fossero davvero vostri amici, morirebbero piuttosto che accettare quelle onorificenze dai loro cosiddetti rivali e nemici, o no? Tuttavia loro, superata la soglia della loggia, sanno che stanno facendo tutt’altro rispetto a ciò che voi credete stiano facendo. Quindi, è ovvio che possano accettare queste onorificenze.

HP – E’ ciò che hai detto anche prima, Michael, queste alleanze si sviluppano a livelli che sono completamente differenti rispetto alla maniera in cui noi li percepiamo, la razza non è un problema in questo caso e neppure la religione in un certo senso o addirittura la cultura e la nazionalità, sono questioni irrilevanti in questi casi.

MT – No, assolutamente nessuna rilevanza. E’ tutta roba per il pubblico. Questa è un’altra immagine di Mayer Rothschild, che indossa le decorazioni tipiche dell’Aristocrazia, quello è lo stemma dei Cavalieri dell’Ordine della Giarrettiera o di quelli di Malta.

HP – Certo.

MT – La prossima slide, vedete.

HP – Questo è J.P. (Morgan), Warburg, sono i ‘Bravi Ragazzi’…

MT – Certo, Oppenheimer e Jacob Schiff, il prossimo che vedrete è Shimon Peres (Ordine di San Michele e San Giorgio), un ebreo proveniente da Israele che indossa onorificenze cattoliche. Bene, non bisognerebbe sorprendersi perché buona parte della Terra di Palestina è passata al Papa (quindi il massacro del popolo palestinese è voluto direttamente o indirettamente dal papa),ne avevi sentito parlare?

HP – Certo, allora, esattamente, credo … ho dimenticato il suo nome ma ha scritto approfonditamente a questo proposito e ci sono state un po’ di polemiche quando al Vaticano è stata fatta quella concessione, gli sono state concesse delle proprietà per costruire una chiesa lì che successivamente si sono estese ed una serie di questioni di questo genere, quindi si tratta assolutamente di un’importante relazione tra Roma e Israele o Gerusalemme, giusto.

MT – Ti ricordi se è stato Eric Jon Phelps a parlare di questo?

HP – No, mi pare di no, ma mi verrà in mente più tardi comunque.

MT – Allora, per essere precisi, in questa slide, non si tratta di una onorificenza cattolica, si tratta in effetti dell’Ordine di San Michele e San Giorgio che è in effetti uno dei supremi Cavalierati concessi dalla Regina.

HP – Ok.

MT – Ma dato che ci siamo resi conto che sono tutti parte dello stesso club, in realtà, non è così rilevante. Il punto è che sono assolutamente connessi, gli ebrei e la Chiesa Cattolica sono connessi. Non sono affatto i nemici che sembrerebbero sulla carta, assolutamente no.

HP – Andrew Bertie, il precedente capo dei Cavalieri di Malta, ad esempio, è il cugino della Regina e la Regina è a capo o magari dovrei dire rappresenta la Grande Protettrice dell’Ordine di San Giovanni se non erro, un altro ordine cattolico insomma…

MT – Sì, è ovvio, assolutamente e naturalmente dovremmo sempre sottolineare che Cecil Rhodes, che viene sempre considerato un personaggio indipendente che si è presentato lì in Sudafrica, ma si dimenticano costantemente di ricordarvi che il Sudafrica era gestito dagli ebrei, dagli Oppenheimer e dai Warburg e dai Goldsmith e dai Sachs e da tutti questi personaggi, molto tempo prima che lui giungesse lì ed egli era in combutta con tutti loro, è da loro che ha ricevuto i suoi finanziamenti.

HP – Giusto. Quindi, andiamo avanti in questo caso, e facciamo di nuovo riferimento a questa citazione di Juri Lina.

MT – Juri Lina afferma che: “Nel 1786, il Marchese di Mirabeau fondò una loggia de Gli Illuminati in un monastero Giacobino a Parigi”. Quando si parla di Giacobini, lo ripeto, si parla di cattolici. “Questi membri de Gli Illuminati, ben presto, definirono sé stessi ‘Giacobini’. Un altro gruppo di Illuminati fu fondato in quello stesso anno a Francoforte con la denominazione di ‘Occhio Onniveggente’”. Lo ripeto ancora, una loggia era stata aperta a Francoforte con la denominazione ‘Occhio Onniveggente’. “Questo gruppo divenne più tardi tristemente noto come i Franchisti. Tale loggia era guidata dagli ebrei estremisti Jakob Frank e Michael Hess, quest’ultimo assunto da Mayer Amschel Rothschild”. Quindi, quest’ultima (loggia) divenne particolarmente settaria. Cominciò a creare organizzazioni terroristiche, corpi rivoluzionari, cominciarono a creare una serie di problemi, loro combattevano e ricordiamolo, dovevano tenere nascosti i propri crimini, quindi cosa fecero? Inviarono i propri agenti, che furono inviati appunto a partire dalla Svizzera. Insomma, questi Danton, questi personaggi, Marat, venivano in realtà dalla Svizzera, si tratta di quegli uomini che furono determinanti nel corso della Rivoluzione Francese ma non provenivano affatto dalla Francia. Si presentarono in quel paese per fomentare la Rivoluzione, per agitare la popolazione, per eliminare i monarchi, per favorire la sollevazione e portare avanti queste folli attività, in maniera tale che la vera storia non fosse mai scoperta. Insomma, c’erano 15 grandi proprietà possedute dai Rothschild a Parigi nella fase del cosiddetto Regno del Terrore, quando l’intera Parigi venne messa a ferro e fuoco dalle masse che percorrevano le strade e di quelle 15 grandi proprietà, neppure una fu anche solo scalfita.

HP – Non è interessante?

MT – Beh, certo, è una pura coincidenza quella, come no! Sì, certamente, c’era il sigillo reale lì che spiegava: non dovete toccarci, noi siamo quelli che vi hanno mandato qui.

HP – Certo, esattamente, appunto, agenti provocatori. Sta accadendo oggi e accadeva anche allora, insomma.

MT – La prossima slide mostra un personaggio estremamente importante nella storia ebraica: “Il filosofo e cabalista ebraico Moses Mendelssohn fu uno stretto sodale dei personaggi presenti in questi circoli aristocratici della massoneria”. Eccome se lo era, ho dei link a cui le persone potrebbero far riferimento e verificare le informazioni. “Mendelssohn fu una delle più illustri figure della storia ebraica e veniva effettivamente considerato, dagli storici ebraici, come il Terzo Mosè”, questo è un elemento particolarmente rilevante.

HP – Si tratta di un vero e proprio titolo.

MT – Certo, e frequentava i salotti buoni. Oh, è estremamente importante quando si scopre che Mosè fosse in realtà Akhenaton, mio Dio, si tratta di una questione particolarmente rilevante, ci siamo?

HP – E chi era il secondo (Mosè)? Si trattava forse di Gesù? O, chi era il secondo…

MT – No, si trattava di un altro profeta, di un ‘Messia’, il cui nome era, non riesco a ricordarlo, si trattava di un personaggio della Stirpe di … oh mio Dio, come si chiamava?

HP – Uno delle loro famiglie nobili.

MT – Si trattava di uno delle Stirpi Giudaiche, era uno della dinastia dei Maccabei. Un personaggio che risale a quel periodo, alla dinastia dei Maccabei. Semplicemente non mi viene in mente il nome.

HP – Va bene, va bene, certo.

MT – Tuttavia Webster, afferma a proposito di questo Mosè Mendelssohn, che, e questo è un elemento importante da sottolineare, “Alle spalle di Mendelssohn operasse la Kahal ebraica, i Gaonim, fondamentalmente, la struttura governativa mondiale e internazionale degli ebrei”.

HP – Va bene, questo è molto interessante.

MT – Quindi ebbe un ruolo davvero notevole lui stesso.

HP – E questa Kahal è un’organizzazione che esiste ancora oggi?

MT – Certo, esiste ancora oggi, opera alle spalle del B’nai B’rith e di tutte le differenti organizzazioni ebraiche. Si tratta di quegli ebrei super-elitari, si tratta di quei personaggi che discendono ideologicamente da questi Farisei, e dai Sadducei, e dai Gaonim. Quegli ebrei super-elitari che hanno utilizzato personaggi come Mendelssohn, questa sorta di filosofo di rottura, insomma, questi tipi rivoluzionari in genere. Questi personaggi vengono assunti perché c’è sempre la necessità di aggiornare le strutture. La Massoneria si è dovuta aggiornare. Il Giudaismo si è dovuto aggiornare. Quindi, vengono utilizzati questi intellettuali per presentare una facciata positiva al mondo. Ricordatelo, devono sempre presentare una buona facciata al mondo e lo stanno facendo alla grande nei media.

HP – Certo, si tratta di Pubbliche Relazioni.

MT – Pubbliche Relazioni, esattamente.

Appunti sulla Golden Dawn

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Dal blog di Paolo Franceschetti http://paolofranceschetti.blogspot.it

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Tanto per capire che tipo di confusione e di disinformazione c’è al riguardo dei Rosacroce basti dire che per Massimo Introvigne (che è uno dei massimi studiosi dei fenomeni religiosi nel mondo e considerato il maggior esperto di satanismo in Italia) la Rosa Rossa è poco più di un gruppetto di poche decine di simpatici mattacchioni in tutto il mondo (nel periodo di massimo splendore questa organizzazione ebbe non più di 500 membri, secondo l’insigne studioso); invece per Michael Greer esso è “la più influente tra le società segrete magiche dei tempi moderni”. Inoltre la Golden Dawn viene presentata come una cosa diversa dai Rosacroce, mentre ciò è non solo falso, ma volutamente depistante.

La Rosa Rossa nasce a Londra nel 1887 e sul finire degli anni novanta essa aveva templi a Parigi e in molte città americane. L’organizzazione viene fondata da tre massoni inglesi: Willyam Wyn Westcott (che era membro della Società Rosacrociana in Anglia), Samuel Liddel Mathers e William Robert Woodman.

Essi fondano la Golden Dawn (o Alba d’oro, o Ordine ermetico dell’Alba dorata). Essa comprende tre ordini.

1) L’ordine esterno, chiamato semplicemente Golden Dawn;

2) l’Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’Oro, che costituisce il secondo livello organizzativo, quello in cui si pratica la magia e si viene iniziati ai misteri più complessi;

3) l’ordine interno, comprendente i tre gradi superiori riservati ai cosiddetti capi invisibili, o maestri sconosciuti, cioè i membri di cui nessuno mai conoscerà l’identità e che stanno al di sopra di tutti gli altri.

Da questo ordine ne nascono altri. Nel 1903 Arthur Edward Waite fonda l’Ordine della rosa Rossa e della Croce d’Oro indipendente e rettificato, che secondo Gabriella Carlizzi è quello a cui aderiscono i politici e i personaggi più potenti di oggi.

Nello stesso anno venne anche fondata la Stella del Mattino, o Stella mattutina, ad opera di Florence Farr e poi abbiamo l’Astro Argentinum di Crowley che, benché indipendente, aveva comunque molti punti di contatto con la Golden Dawn.

Per capire il profondo legame tra Rosacroce e Golden Dawn, a parte il fatto che il secondo ordine interno si chiama esplicitamente – come abbiamo detto – Rosa Rossa e Croce d’Oro, è sufficiente rendersi conto che i dieci gradi previsti nell’ordine sono gli stessi che troviamo in altre organizzazioni Rosacroce. La Golden Dawn, o la Rosa Rossa, sono quindi un organizzazione rosacrociana. E chiunque sia un Rosacroce non può non conoscere la Rosa Rossa. Questo dato è importante per evitare che quando si parli di qualche politico o personaggio pubblico chiaramente Rosacrociano, arrivino poi i sapienti del momento a precisare e fare sottili distinguo tra le centinaia di associazioni Rosacrociane.

Un po’ come io, da Buddista, non posso non riconoscere un buddista anche se appartiene alla corrente tibetana o hinayana, un Rosacroce non può non riconoscere un appartenente alla Rosa Rossa e i due ordini, purtroppo, non possono essere distinti se non nel senso di dire che l’attuale Rosa Rossa è una deviazione degli originali Rosacroce.

Occorre ora domandarsi come e perché un’organizzazione magica ed esoterica possa in appena un decennio espandersi a dismisura fino a fondare templi in tutta Europa ed America.

La spiegazione data da Greer, secondo cui il successo di questa organizzazione deriva dal fatto che essa ammetteva sia donne che uomini, che le cerimonie erano dignitose e veniva offerto un corso di pratica e teoria occultistica, più che ingenua è semplicemente ridicola.

Il punto è che nella Golden Dawn e nella Rosa Rossa convergono la sapienza esoterica cabalistica e templare. Cioè in altre parole chi entra nella Rosa Rossa entra veramente in un percorso di sapienza e conoscenza superiori a quelli di un essere umano ordinario. Inoltre a tale organizzazione si iscrivono ovviamente in modo riservato i massoni più potenti e più interessati all’esoterismo. In altre parole questa struttura non è un organizzazione creata dal nulla, ad opera di un eccentrico mezzo matto. Al contrario, viene fondata da massoni e rosacrociani, su mandato esplicito dei cosiddetti Superiori Sconosciuti, e fa convergere in essa tutta quella parte della massoneria ufficiale interessata al’esoterismo e alla magia. In altre parole Westcott, Mathers e Waite, furono solo i fondatori ufficiali di un’organizzazione di tipo massonico ma voluta da altri massoni potenti ed interessati all’esoterismo ma destinati a rimanere sconosciuti.

Detto in termini più chiari, la Golden Dawn o Rosa Rossa, altro non è che una delle tante organizzazioni massoniche, al giorno d’oggi la più potente e segreta, e la più crudele.

Quindi è questo il motivo per cui l’organizzazione diventa così potente ed estesa in pochi anni. Perché essa in realtà raccoglie i suoi adepti nelle fila della massoneria ufficiale, di cui costituisce una vera e propria branca.

Ai vertici della Rosa Rossa possono accedere solo le persone selezionate con un grado di intelligenza e cultura assolutamente superiore, probabilmente perché, come diceva Sesto empirico, “un buon intelletto è l’eco della divinità” e il fine ultimo della GD è connettersi al divino fino a percepirlo dentro di sè.

Le basi della Golden Dawn sono costituite da manovalanza che non conosce i vertici e spesso non ne sospetta neanche l’esistenza.

Talvolta vengono manipolati dalla Rosa Rossa anche gruppi come le Bestie di Satana, ovviamente all’insaputa dei componenti del gruppo.

I riti della Rosa Rossa sono pubblicati in Italia dalle edizioni mediterranee con il titolo “La magia della Golden Dawn” di cui esistono tre edizioni diverse. I testi pubblicati ovviamente glissano su tutto ciò che riguarda i sacrifici umani, gli omicidi, e i rituali effettuati con le parti di cadavere delle vittime e con il sangue.

A partire dalla fondazione dell’organizzazione inizia un bagno di sangue in tutto il mondo; delitti apparentemente diversi, ma accomunati dalla simbologia rosacrociana.

Da notare le coincidenze. Il primo marzo 1888 venne fondato il primo tempio della Golden Dawn a Londra, il tempio chiamato Iside-Urania. Dopo poco tempo nello stesso anno iniziano i delitti di Jack lo Squartatore.

Inizia cioè una mattanza in tutta Europa e negli Stati uniti, ma pochi si accorgono delle somiglianze tra i vari delitti.

Pochi hanno notato ad esempio che anche Jack Lo squartatore asportava gli organi delle vittime, come il Mostro di Firenze. Pochi notano che una delle vittime di Jack aveva una rosa rossa in mano e che rose rosse vengono deposte anche in tempi recenti sulla tomba delle vittime sia di Jack che del mostro di Firenze. L’ultima vittima è Jane Kelly; alla donna – che muore al numero civico 13 di di Miller's Court- viene prelevato il cuore e la sua bara e tuttora ornata da rose rosse (vedi la foto all'inizio dell'articolo).

Pochi hanno notato poi che i delitti di Jack lo Squartatore avvengono tutti nel quartiere di WhiteChapel, a Londra; e Whitechapel significa cappella bianca. E uno dei templi della Rosa Rossa in Italia, quello dove Pacciani e i compagni di merende portavano i loro trofei, e che i giornali definirono “la Villa dei misteri” è appunto, completamente bianco, come bianca è la costruzione che vi mostriamo in foto, che però si trova all’estero. 

Prima di proseguire è necessario che chiarisca una cosa al lettore. I rosacrociani oggi al potere sono una filiazione dei Rosacroce originali, da cui traggono tuttora molti degli insegnamenti e delle conoscenze.

Queste conoscenze sono veramente particolari, e i Rosacrociani di grado più elevato sono realmente persone fuori dal comune e con una conoscenza superiore. Per quanto possano essere considerati pazzi, o deviati, sta di fatto che chi appartiene alla Rosa Rossa gode realmente di conoscenze particolari superiori a quelle detenute dalla (volutamente ottusa) scienza ufficiale.

Gli antichi rosacroce avevano probabilmente realmente l’intenzione di riformare il mondo. Il loro scopo può essere riassunto ancora una volta con le parole tratte dal romanzo Zanoni: “La mia – dice quello che nel romanzo è l’ultimo dei rosacroce - è la speranza di formare una razza di esseri nobili e saggi, ricchi di forza e di potenza bastante per indicare all’umanità intera le loro magnifiche conquiste e per diventare i veri guidatori di questo pianeta… una razza che possa progredire di gradino in gradino nel suo destino immortale. Verso la gloria celeste e mettersi a pari, alla fine, con ministri che lavorano più vicini al Trono dei Troni? Che importa un migliaio di vittime come tu le chiami, per un solo convertito alla nostra causa?”

Questo fine mondialista, già si trova nelle opere del Rosacrociano Comenio ed è stato trasfuso pari pari nel progetto massonico che ha portato alla creazione dell’ONU e dell’Unione Europea (vedi su questo punto il nostro articolo sul trattato di Lisbona).

Il problema è che i Rosacroce attuali sono una deviazione degli antichi Rosacroce, nel senso che ne hanno utilizzato le conoscenze per piegarle a fini per niente benefici.

E pur di perseguire il loro fine mondialista i Rosacroce non hanno esitato a scatenare due guerre mondiali, tutte le guerre recenti, e quelle future. Quindi i morti non sono un migliaio, come dice il personaggio del romanzo, ma qualche milione.

Non a caso l’organizzazione massonica WWF ha detto di recente che la popolazione del pianeta è in sovrannumero e si dovrebbe ridurre di un terzo. E questo terzo verrà preso dai paesi del terzo mondo o dai paesi arabi, ovviamente.

Inoltre, chi accede al sapere Rosacrociano per arrivare al potere politico e finanziario, tiene per sé questo sapere, tenendo le masse nell’ignoranza; probabilmente molti dei potenti, in un delirio di onnipotenza, pensano realmente che il sacrificio di qualche milione di persone in una guerra, come il sacrificio di poche decine di persone in riti sacrificali umani, siano nulla rispetto al loro progetto.

A chi reputa assurda infatti la pratica dei riti sacrificali umani da parte di personaggi politici, del mondo dello spettacolo, ecc…, è agevole rispondere che è ancora peggio – dal punto di vista numerico – scatenare una guerra e sacrificare milioni di persone – come nella recente guerra in Iraq, solo per realizzare i progetti di potere dei vertici della politica e della finanza internazionali. L’unica differenza è che alle guerre siamo abituati. Ai riti umani no.

L’altra differenza è che le guerre vengono scatenate alla luce del sole. I riti umani vengono taciuti dai media, perché se l’elettore sapesse che il suo politico preferito accetta che i delitti del mostro di Firenze rimangano impuniti, se sapesse che i testimoni di processi apparentemente di banale criminalità seriale, come quelli del mostro di Firenze sono stati ammazzati in nome della causa Rosacrociana, se capisse che i delitti di Cogne, Erba, Garlasco, Serena Mollicone, Meredith sono esclusivamente sacrifici umani, e che i giornali e le Tv ci prendono quotidianamente in giro, la coscienza si sveglierebbe. Quindi da un parte l’informazione ufficiale non passa le notizie; d’altra parte l’elettore medio fa di tutto per evitare di domandarsi il significato di quella “rosa nel pugno”. Meglio non vedere e non sapere.

In altre parole. Saranno pazzi o criminali, dal punto di vista della logica comune, ma senz’altro godono di conoscenze superiori, che nascondono al resto dell’umanità. D’altronde ci sarebbe da interrogarsi se sono più pazzi loro, se lo siamo noi che diciamo queste cose, o quelli che insistono nel non notare le “coincidenze” tra la Rosa Rossa, la politica, e i delitti che continuamente insanguinano il nostro paese. 

Inoltre, quando i miei colleghi di studio mi dicono che dovrei smetterla di occuparmi di queste cose, per dedicarmi solo alle cose importanti (intendendo per cose importanti gli sfratti, decreti ingiuntivi, incidenti stradali), nutro qualche dubbio sul fatto che i pazzi siano gli adepti della Rosa Rossa, e mi rendo conto che le gente "comune ed onesta"è spesso la vera causa di questo sistema assurdo. 

In questo hanno perfettamente ragione i massoni con uno dei detti da loro preferiti che se non ricordo male risale ad Ermete Trismegisto: "come in alto, così in basso". E questo sistema non è voluto dalla Rosa Rossa, ma dal basso, da tutti noi, dai miei colleghi, parenti, amici...

La maggior parte dei libri sui rosacroce si interrogano su aspetti assolutamente inutili e marginali. Il vero problema dei Rosacroce, mai da nessuno indagato, è da quale momento tale organizzazione si trasforma da movimento Cristiano, intendendo tale termine come “portatori del messaggio di Cristo”, sia pure trasformato e commisto ad aspetti cabalistici ed orientali, a un movimento quasi satanico, criminale, che perpetra delitti terribili per conservare e potenziare il suo potere.

E’ impossibile dare una risposta, ma è probabile che le infiltrazioni sataniche, ed esoteriche anticristiane, si siano effettuate nei secoli, piano piano, e all’insaputa pure di molti adepti del movimento.

Quel che è certo è che attualmente, la maggior parte dei rosacrociani al potere non segue affatto il messaggio di Cristo né persegue il fine di elevare l’umanità.

Di più. Il movimento Rosacrociano è un movimento sostanzialmente anticristiano e anticattolico, ma che ha dalla sua parte un arma formidabile: utilizza lo stesso linguaggio dei Cristiani, ma con un senso completamente contrario.

Il metodo è assolutamente geniale. In pratica i rosacroce di oggi parlano un linguaggio e una simbologia satanista, ma utilizzando termini apparentemente Cristiani. Ogni termine Cristiano usato dalla Rosa Rossa infatti, ha in realtà un significato esattamente contrario.

L’iniziato alla Rosa Rossa, infatti, quando nomina Cristo e dice di “percepire l’essenza cristica e divina dentro di sé” sta dicendo che egli stesso si sostituisce a Cristo e si fa lui stesso Cristo; in altre parole si sostituisce a Dio. Parlando di Dio, si riferiscono ovviamente al loro Dio, non a quello Cristiano.

Nel linguaggio della Rosa Rossa, Santa Rita rappresenta la Rosa Rossa. Ecco quindi che “consacrare qualcuno a Santa Rita” significa in realtà consacrarlo alla Rosa Rossa. La festa di Santa Rita diventa la festa della Rosa Rossa. Un po’ come la festa di San Giovanni è una festa massonica, ma la maggior parte dei cattolici pensa di festeggiare una festa cattolica.

Molti iniziati alla Rosa Rossa vanno a messa e prendono regolarmente la comunione, perché dal loro punto di vista assumere l’ostia consacrata è uno degli sfregi migliori da fare a danno dei Cristiani.

E’ così che, a meno di non avere un'approfondita conoscenza dei Rosacroce è impossibile spesso riconoscere un Rosacroce da un Cristiano, ed è così che è stato possibile avere dei Papi Rosacrociani, come Paolo VI e Giovanni XXIII.

Lo stesso simbolo dei Rosacroce, la Rosa e la Croce, fa pensare a simboli Cristiani. Ma dal punto di vista della Rosa Rossa, la Croce è invece un simbolo fallico, mentre la Rosa rappresenta l’organo sessuale femminile durante le mestruazioni.

E’ un sistema geniale non c’è che dire. Il colpo di genio è soprattutto quello di aver creato un sistema difficile da smascherare, i cui più strenui difensori sono i cristiani stessi; perché se provate a dire a un cristiano che Paolo VI era un rosacroce, vedrete che il 90 per cento dei Cristiani non sa neanche chi siano questi Rosacroce. E quando glielo spiegate la sua reazione sarà immediatamente di rifiuto, cosicché i migliori difensori di questo sistema sono le vittime stesse.

In realtà tanto tempo fa – sconvolto da queste scoperte - parlai con un prete molto colto, che è il mio consigliere spirituale in questo viaggio nella follia massonica, che mi disse una cosa illuminante: “figliolo, ma perché ti stupisci? Se il demonio deve colpire qualcuno o qualcosa, da dove dovrebbe cominciare secondo te, se non dal Vaticano? E’ il posto migliore dove può nascondersi il Diavolo, e proprio perché è così ben nascosto è difficile trovarlo. E ricorda che l’astuzia migliore del demonio è di dire che non esiste”.

Questa è l’astuzia più grande dei Rosacroce e della Rosa Rossa in particolare. Che essa non esiste, ufficialmente. Ne avete mai sentito parlare in un Tg o su un quotidiano nazionale? No perché queste notizie possono trovarsi al massimo su qualche giornale locale sfuggito al controllo, o su Internet, o su qualche libro poco conosciuto.

E se anche essi parlano apertamente, parleranno il linguaggio Cristiano, quindi nessuno li scoprirà.

Una volta capito che il simbolo principale dei Rosacroce è la Croce e la Rosa, che altri simboli sono il pellicano, il giglio, e che nel linguaggio della Rosa Rossa, Santa Rita è sinonimo di Rosa Rossa, e che i loro numeri d’elezione sono il 7, l’8, l’11, e il 13, non è difficile riconoscere tale associazione un po’ ovunque.

Tutti gli omicidi commessi dalla Rosa Rossa sono assolutamente riconoscibili da una serie di simboli numerici ed esoterici. Ne abbiamo parlato già in altri articoli. Qui sottolineiamo solo alcuni punti che negli articoli precedenti non avevamo esplicitato.

Come abbiamo detto i loro delitti avvengono sempre in giorni che, numericamente, danno come somma 7, 8, 11, 13, o multipli di 11. Inoltre la scena del delitto, i nomi delle vittime, e i nomi dei carnefici, hanno quasi sempre significati religiosi o cabalistici. Ad esempio nel delitto di Erba, oltre alla data, notiamo che Rosa Bazzi, il cui nome da sposata è Rosa Romano (RR) uccide Valeria Cherubini. La Rosa Rossa ha simbolicamente ucciso un Cherubino.

Nel delitto di Cogne viene ucciso Samuele, nome biblico, che richiama un giudice; e la cornice del delitto è il Gran “Paradiso”. E non a caso Annamaria Franzoni verrà tradotta in carcere nel giorno di Santa Rita, il 22 maggio; cioè nel giorno della Rosa Rossa, tanto per mettere un ulteriore firma alla vicenda.

Nell’omicidio di Maria Geusa a Città di Castello, salta immediatamente agli occhi il nome della vittima, Maria figlia di Gesù.

Nei delitti del Mostro di Firenze i colpi vennero esplosi da una Beretta Calibro 22 serie H. Se 22 è il numero della perfezione per i cabalisti, H richiama la 5 lettera dell’alfabeto ebraico, il cui simbolo è, appunto, una Rosa e una Croce. Ma richiama anche il numero 8, quello della giustizia, simboleggiato cabalisticamente dalla Bilancia.

Sfugge agli inquirenti il collegamento cabalistico tra tutti questi delitti e le comunanze tra essi. La pallottola con cui uccideva il mostro di Firenze era di rame, e nessuno fa caso al fatto che anche l’oggetto che ha ucciso Samuele a Cogne era dello stesso materiale. L’arma del delitto non verrà ritrovata né ad Erba, né a Cogne né nei delitti del mostro, per motivi che abbiamo già spiegato altrove.

L’arma del delitto non verrà ritrovata neanche nel delitto Meredith, i cui funerali verranno celebrati non a caso nella Chiesa di San Giovanni, il patrono della massoneria e sulla sua bara verrà deposta una rosa rossa dal padre. 

Possono accedere alla Rosa Rossa solo i più alti gradi della massoneria, persone particolarmente potenti e anche particolarmente intelligenti.

L’organizzazione comunica tra loro per mezzo di giornali, Tv, canzoni, ecc… Tra loro i membri non possono esplicitare la loro appartenenza alla Rosa Rossa, anche perché, con i mezzi di intercettazione esistenti oggi, questo significherebbe la fine dell’organizzazione nel giro di qualche mese, magari ad opera di organizzazioni rivali.

Quando il messaggio è diretto ad una cerchia ristretta si ricorre a libri stampati in edizioni limitate (ad esempio le strenne di Natale che le banche e le ditte sono solite fare ai loro clienti migliori); quando il messaggio è diretto ad una cerchia più vasta si utilizzano i giornali e i Tg.

Ad esempio non è un caso che il cronista del TG 5 che si occupa del delitto Meredith si chiami Remo Croci.

Oppure che dopo la strage da 7 morti sull’autostrada, avvenuto questa estate l’8.8.2008, i Tg abbiano poi intervistato un camionista che si chiamava Carlo Massone.

Ma credo che uno dei casi più eclatanti, cui neanche il romanziere più fantasioso potrebbe arrivare con tutta la buona volontà, sono i messaggi veicolati tramite testi di legge, o atti ufficiali, come l’esame di maturità di quest’anno. C’erano diversi errori nella prova di maturità che la commissione ministeriale aveva preparato quest’anno; uno di essi era relativo ad una poesia di Montale erroneamente attribuita dai funzionari del Ministero come se fosse riferita ad una donna. In realtà la poesia era scritta per un uomo, un ballerino che in arte veniva chiamato K. E nella seconda riga della poesia ricorreva la ripetizione della lettera R. RR, come la Rosa Rossa, e K come il settore operativo di Gladio. Mentre nella versione di inglese uno degli errori riguardava la parola Lodge. Combinando insieme questi dati secondo un sistema di decriptazione predefinito si giunge alla codifica dei messaggi.

Impossibile quindi portare le prove processuali dell’esistenza di questa organizzazione perché è impossibile provare che l’errore agli esami di maturità fu voluto, come è impossibile provare che il film Il mostro veicolasse in realtà un messaggio diverso.

Come dice Eco nel suo libro Il nome della Rosa: “fin qui vi abbiamo dimostrato che i libri parlano tra loro. E una buona indagine poliziesca dovrebbe dimostrare che i colpevoli siamo noi”.

Il testo sembra in realtà una sfida… l’autore sottintende che nessuno riuscirà mai a dimostrare che un libro possa contenere l’ordine di commettere un delitto, di depistare un indagine, di spostare dei capitali, ecc…

In realtà l’autore sbaglia; sarebbe possibile dimostrarlo, se solo si studiasse negli anni la cultura massonica. Così come è possibile dimostrare che un serial Killer si ispira alla Bibbia per commettere i delitti, solo se si ha conoscenza della Bibbia, così è possibile dimostrare la matrice cabalistica e Rosacrociana di tanti delitti, se solo si conoscesse la Cabala, La Golden Dawn, e la massoneria.

Ciò sarà possibile, probabilmente nei prossimi secoli, quando una certa conoscenza sarà non solo accessibile a tutti ma anche conosciuta da tutti.

Per ora, portare in un tribunale articoli di giornale, riferimenti esoterici, libri sui rosacroce, ecc…, equivale a farsi dare del matto, come successe all’avvocato Fioravanti all’epoca del primo processo Pacciani e come succede a me e ad altri che ci occupiamo di queste cose...

E per questo motivo gli investigatori, quando non sono corrotti, brancolano nel buio – come è avvenuto per anni per i delitti del mostro di Firenze, fino all’arrivo del commissario Giuttari - o sono nell’impossibilità di portare le prove di alcuni delitti, come accade per il PM Mignini a Perugia; oppure; nella maggior parte dei casi, si liquida il tutto come frutto di fantasie e suggestioni, ma continuano a rimanere senza risposta le innumerevoli anomalie e contraddizioni in vicende come quella di Cogne, del Mostro di Firenze, ecc…

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Alphonse Louis Constant (1811-1878), 1862. Meglio noto come Eliphas Levi, esponente della Paris Fin de Siecle e discepolo di Charles Nodier. Nel 1854 si recò a Londra per incontrare Edward Bulwer Lytton ed evocare con lui lo spirito dell'asceta Apollonio di Tiana, vissuto nel I secolo d.C..

Edward Bulwer Lytton (1803-1873). Nobile inglese che praticava con successo sia la politica che l'occultismo. A soli 28 anni Bulwer Lytton era entrato in parlamento tra i deputati liberali; più tardi sarebbe diventato ministro coloniale britannico e in tale veste sarebbe stato coinvolto nella campagna di imposizione dell'Oppio ai Cinesi (dal 1842 in poi). Nel 1842 redasse il Trattato (di pace) di Nanchino che chiudeva la prima guerra dell'Oppio e affidava il controllo di Hong Kong alla Gran Bretagna, imponendo inoltre alla Cina di risarcire gli Inglesi con 21 milioni di dollari in argento.

Lytton fu Gran Patrono della Societas Rosicruciana in Anglia (- SRIA - la stessa che aveva accolto Francis Bacon e John Dee), nonché Gran Maestro della Massoneria di Rito Scozzese. Fu un caro amico dello scrittore Charles Dickens e del primo ministro britannico Benjamin Disraeli che lo mise a capo dei Servizi Segreti. Sembra che tra i suoi agenti annoverasse Helena Petrovna Blavatsky, la nobildonna di origine ucraina che nel 1873 fondò a Krotona (California) l'arcinota Società Teosofica.

Nel 1834 Lytton pubblicò il famoso romanzo Gli ultimi giorni di Pompei; nel 1835 scrisse Rienzi, personaggio che affascinerà Hitler attraverso l'omonima opera di Wagner; nel 1841 si dimise dal Parlamento per tornarvi nel 1852 come deputato conservatore; nel 1866 divenne Lord Lytton di Knebworth e quindi Pari d'Inghilterra. Nel frattempo erano uscite le sue opere ispirate all'occultismo: Zanoni (1849), Una strana storia (1862), Maghi e magia (1865) e, a seguire (1871), La razza ventura. Qui ipotizzò l'esistenza di un'energia omni-permanente chiamata Vrill, similare in qualche modo all'energia del vuoto quantico, ma con caratteri di tipo vitale, perché ogni essere avrebbe potuto entrarvi in contatto e sviluppare super-poteri. 

Lytton e Levi furono i veri ispiratori della Golden Dawn di Londra e delle sue consociate in Germania, la Società Thule e la Società Vril (Vril Gesellschaft, detta Loggia Luminosa). La Golden Dawn fu fondata nel 1888 da tre massoni e confratelli della SRIA: William Robert Woodman, William Wynn Westcott e Samuel Liddell MacGregor Mathers. Mathers aveva conosciuto Madame Blavatsky, così come aveva fatto il Gran Maestro del tempio londinese dell'Ordine, il poeta William Butler Yeats, che si sarebbe poi aggiudicato il premio Nobel. Tra i segnali segreti della Golden Dawn c'era il saluto a braccio levato che i nazisti avrebbero accompagnato al grido di "Heil Hitler". La gerarchia dell'Ordine prevedeva 3 gradi:

1. Superiori Incogniti (ne avrebbe parlato spesso Hitler, affermando più volte di operare secondo i loro dettami);

2. Ordine della Rosa Rossa e della Croce D'Oro;

3. Apprendisti della Golden Dawn.

La società venne presto trascinata alla deriva da Aleister Crowley, allievo rinnegato di Mathers che sosteneva di trovarsi in contatto con un'entità metapsichica chiamata Aiwass. Il carisma di Crowley fu tale da consentirgli di aggirare le procedure di iniziazione e di autoproclamarsi Magus, ovvero adepto del livello più alto. Tra i membri illustri del periodo figura lo scrittore di fantascienza Herbert George Wells. Tramite Wells, Alyster Crowley conobbe Aldous Huxley (autore nel 1932 de Il Nuovo Mondo) e Julian Huxley (direttore generale dell'UNESCO), nipoti del fondatore della Tavola Rotonda (Coordinatrice di ONU, Bilderberg, RIIA, CFR, Trilaterale, Club di Roma) Cecil Rhodes. Sotto Crowley la Golden Dawn non sembrò far caso alle sottili differenze tra scuola esoterica e setta satanica, dando sfogo alle perversioni violente già evidenti nella Paris Fin de Siecle. Diffcile stabilire quanto queste perversioni fossero presenti nel pensiero originario di Nodier, Eliphas Levi e Bulwer Lytton, forse del tutto o forse per niente.

Sappiamo che nel 1854 Lytton e Levi evocarono lo spirito di Apollonio di Tiana nel corso di un'operazione magica sulla sommità del Panteon di Londra. Apollonio era stato un asceta del I sec. d.C. e vari indizi (seppur nulla di certo) ci spingono a identificarlo con San Paolo di Tarso, allo stesso modo in cui il suo discepolo Damis mostra tratti di comunanza con San Tommaso. Del resto l'Inghilterra meridionale resterà a lungo un polo di attrazione per gli appassionati di occultismo, fino ai giorni nostri e soprattutto nella zona di Avebury, con la sua topografia 'sissimile al suolo marziano di Cydonia, i suoi geoglifi e le frequenti apparizioni di Crop Circles.

Eliphas Levi e Bulwer-Lytton erano entrambi venuti in contatto con gli esponenti della tradizione magica napoletana. In particolare Domenico Bocchini aveva iniziato Bulwer-Lytton nelle catacombe di San Gennaro a Capodimonte.

Da "Il Mattino dei Maghi" di Louis Pauwels e Jacques Bergier

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Il nome di Arthur Machen [...] è famigliare a [poche] persone [...]. Machen nacque nel 1863, nel Galles, a Caerlson-on-Usk, piccolo villaggio che [secondo la leggenda] fu la sede della corte del re Artù e dal quale i Cavalieri della Tavola Rotonda avrebbero organizzato una spedizione alla ricerca della coppa sacra [...]. Machen si stabilì giovane a Londra dove condusse una vita assai grama [...]. Alcuni mesi commesso in una libreria, poi insegnante, si accorse di essere incapace di guadagnarsi la vita nella società. Si mise a scrivere, in una condizione di indigenza estrema e di stanchezza totale. 

Per un lungo periodo visse di traduzioni: Le Memorie di Casanova, in dodici volumi a trenta scellini la settimana, per due anni. Ereditò qualcosa alla morte del padre, clergyman, e avendo di che vivere, per un po' di tempo proseguì la sua opera con l'impressione "che un abisso spirituale lo separasse dagli altri uomini" e che egli dovesse accettare sempre più profondamente quella vita da Robinson Crusoé dell'anima. I suoi primi racconti fantastici furono pubblicati nel 1895.  Sono The Great God Pan e The Immost Light. Egli afferma che il Gran Pan non è morto e che le forze del male, nel senso magico del termine, non cessano di attendere alcuni di noi per farli passare dall'altro lato del mondo. Nello stesso tono pubblicò l'anno seguente La Polvere Bianca, che è la sua opera più possente con The Secret Glory, il suo capolavoro scritto a sessant'anni. A trentasei anni perdette la moglie che aveva amato per dodici anni: "In dodici anni non siamo stati lontani dodici ore, potete quindi immaginare che cosa ho sofferto e soffro ancora ogni giorno. Se ho qualche desiderio di vedere stampati i miei manoscritti è per poterglieli dedicare, ciascuno con queste parole: Auctoris Anima ad Dominam". 

Egli è ignorato, vive nella miseria e il suo cuore è affranto. Dopo tre anni, a trentanove anni, rinuncia alla letteratura e diventa attore girovago. [...] Nella confusione di Fleet Street, tra i suoi compagni di lavoro affaccendati, la sua strana figura di uomo meditabondo, i suoi modi lenti e affabili di uomo colto, fanno sorridere. Poco prima della guerra del 1914, avendo dovuto abbandonare il teatro, fa un po' di giornalismo per vivere.

Per Machen, [...] "l'uomo è fatto di mistero per i misteri e le visioni". La realtà è il soprannaturale. Il mondo esterno insegna poco, a meno di che non sia visto come una riserva di simboli e di significati nascosti. Solo le opere di fantasia prodotte da una mente che cerca le verità eterne hanno qualche probabilità di essere opere reali e realmente utili. [...]

[Durante] la guerra [c]'era bisogno di letteratura eroica. Non era affatto il suo genere. "The Evening News" gli chiese un racconto. Lo scrisse in punta di penna, ma tuttavia alla sua maniera. fu il racconto The Bowmen (Gli Arcieri). Il giornale pubblicò il racconto il 29 settembre 1914, l'indomani della ritirata di Mons. Machen aveva immaginato un episodio di quella battaglia: San Giorgio, nella sua armatura fiammeggiante, alla testa di angeli che sono gli antichi arcieri di Azincourt[1], va a portare soccorso all'esercito britannico. 

Decine di soldati scrissero al giornale: [...] Essi avevano visto coi loro occhi, davanti a Mons, gli angeli di San Giorgio infilarsi nei loro ranghi. Essi potevano testimoniarlo sul loro onore. [...] Più di dodici volte Machen tenne a ripetere sui giornali che il suo racconto era puramente immaginario[, inutilmente]. [...] Nonostante questa celebrità, il libro che scrisse nel 1915 non ebbe alcun successo. 

E' Il Grande Ritorno, meditazione sul Graal. Venne poi, nel 1922, The Secret Glory, che è una critica del mondo moderno alla luce dell'esperienza religiosa. A sessant'anni cominciò un'autobiografia in tre volumi. Aveva alcuni ammiratori in Inghilterra e in America ma moriva di fame. Nel 1943 (aveva ottant'anni), Bernard Shaw, Max Beerbohn, T.S. Eliot, fornirono un comitato per tentare di raccogliere fondi che gli permettessero di non finire in un asilo per indigenti. Poté finire i suoi giorni in pace, in una casetta di buckinghamshire, e morì nel 1946. Una battuta di Murger lo aveva sempre affascinato. Ne La Vie di Bohème, Marcell, il pittore, non possiede neanche un letto: "Su che cosa riposate dunque?" gli domanda il padrone di casa. "Signore", risponde Marcello, "io riposo sulla Provvidenza".

[L]'opera di Machen, che comprende più di 30 volumi, è di un interesse spirituale [enorme][...] [Attraverso di lui] abbiamo scoperto una società iniziatica inglese, composta di uomini di prim'ordine. Questa società, a cui Machen deve una determinata esperienza intima e il meglio della sua ispirazione, è sconosciuta persino agli specialisti. Infine, certi testi di Machen, e specialmente quello che vi faremo leggere, chiariscono in modo definitivo un concetto poco comune del Male, assolutamente indispensabile per capire gli aspetti della storia contemporanea che studiamo in quest[o] [...] libro. [...]

Verso il 1880 in Francia, in Inghilterra e in Germania, alcune società iniziatiche e ordini ermetici si fondono e riuniscono potenti personalità. La storia di quella crisi mistica post-romantica non è stata ancora scritta, e meriterebbe di esserlo. Vi si troverebbe l'origine di molte importanti correnti di pensiero, che hanno anche determinato correnti politiche.

Nelle lettere di Arthur Machen a Paul-Jean Toulet si trovano questi due singolari passi:

Nel 1899:

"Quando scrissi Pan e la Polvere Bianca non credevo che così strani fatti fossero mai capitati nella vita reale, o anche che fossero mai stati possibili. Ma, inseguito, e molto di recente, ho avuto nella mia stessa esistenza della esperienze che hanno completamente cambiato il mio punto di vista su questo argomento... Sono ormai convinto che non c'è niente di impossibile sulla terra. Ho appena bisogno di aggiungere, suppongo, che nessuna delle esperienze che ho fatto ha rapporti con imposture quali lo spiritualismo o la teosofia. Ma credo che noi viviamo in un mondo di gran mistero, di cose insospettate e del tutto stupefacenti."

Nel 1900:

"Una cosa che vi può divertire: Ho mandato The Great God Pan ad un adepto, un occultista d'avanguardia che ho incontrato sub rosa! e mi scrive: 'Il libro dimostra ampiamente che, con il pensiero e la meditazione, piuttosto che con la lettura, voi avete raggiunto un certo grado di iniziazione indipendente dagli ordini e dalle organizzazioni'.

[...] In un'altra lettera, dopo il soggiorno di Toulet a Londra, Machen scrive: "Il signor Waite, a cui siete molto piaciuto, desidera che vi mandi i suoi saluti". [Evidentemente Waite e Toulet si erano appena incontrati durante suddetto soggiorno]. [...] Waite fu uno dei migliori storici dell'alchimia e uno specialista dell'ordine della Rosa+Croce. [...] [I]n Inghilterra, alla fine del secolo XIX e all'inizio del XX, [esisteva] una società segreta iniziatica che s'ispirava alla Rosa+Croce. Quella società si chiamava Golden Dawn. Era composta di alcuni dei più brillanti ingegni d'Inghilterra. Arthur Machen fu uno degli adepti.

La Golden Dawn, fondata nel 1887, era derivata dalla Società Rosacrociana Inglese [SRIA], creata vent'anni prima da Robert Wentworth Little, e che reclutava i soci fra i massoni. Quest'ultima società contava 144 membri, fra cui Bulwer Litton, l'autore de Gli Ultimi Giorni di Pompei e de La Razza Ventura.

La Golden Dawn, ancora più ristretta, s'era proposta per scopo la pratica della magia cerimoniale e il raggiungimento di poteri e conoscenze iniziatiche. I suoi capi erano Woodman, Mathers e Wynn Westcott (l'"iniziato" di cui Machen parlava a Toulet nella sua lettera del 1900). Essa era in relazione con analoghe società tedesche, alcuni membri delle quali [...][entrarono anche] nel famoso movimento antopomorfo di Rudolph Steiner e in altri influenti movimenti del periodo prenazista. In seguito doveva avere come capo Aleister Crowley, [...] una delle più grandi menti del neo-paganesimo [...].

S.L. Mathers, dopo la morte di Woodman e il ritiro di Westcott, fu il gran maestro della Golden Dawn, che egli diresse per un certo tempo da Parigi, dove aveva sposato la sorella di Henri Bergson.

Mathers fu sostituito alla direzione della Golden Dawn dal celebre poeta Yeats, che più tardi doveva ricevere il premio Nobel.

Yeats assunse il nome di Fra Diavolo è Deus Inversus. Presiedeva le sedute in kilt scozzese, con una maschera nera e con un pugnale d'oro alla cintura. 

Arthur Machen aveva assunto il nome di Filius Aquarti. Anche una donna era affiliata alla Golden Dawn: Florence Farr, direttrice di teatro e amica intima di Bernard Shaw. Ne facevano parte anche gli scrittori Blackwood, Stoker, l'autore di Dracula, e Sax Rohmer, e così Peck, astronomo reale di Scozia, il celebre ingegnere Allan Bennett e sir Gerald Kelly, presidente della Royal Academy. Sembra che questi uomini di prim'ordine siano stati influenzati in modo incancellabile dalla Golden Dawn.

Secondo le loro stesse ammissioni, la loro visione del mondo fu cambiata e le pratiche a cui si diedero non cessarono di apparire loro efficaci ed esaltanti.

[...] Ecco il testo, è l'introduzione ad una novella intitolata The White People. Questa novella, scritta dopo The Great God Pan, figura in una raccolta pubblicata dopo la morte di Machen: Tales of Horror and the Supernatural (Richard's Press, Londra).

Ambrogio disse: «La stregoneria e la santità, ecco le sole realtà».

E continuò: «La magia si giustifica attraverso i suoi figli: essi mangiano croste di pane e bevono acqua con un piacere più intenso di quello degli epicurei».

«Intendete parlare dei santi?»

«Sì. E anche dei peccatori. Credo che voi cadiate nell'errore frequente di coloro che limitano il mondo spirituale alle regioni del bene supremo. Gli esseri estremamente perversi fanno anch'essi parte del mondo spirituale. L'uomo comune, carnale e sensuale, non sarà mai un gran santo. Né un gran peccatore. Noi siamo, la maggior parte, soltanto esseri contradditori e, tutto sommato, trascurabili. Seguiamo la nostra strada di fango quotidiano, senza capire il significato profondo delle cose, ed è per questo che il bene e il male, in noi, sono identici: occasionali, senza importanza.»

«Pensate dunque che un gran peccatore sia un asceta, proprio come il gran santo?»

«Coloro che sono grandi, nel bene come nel male, sono quelli che abbandonano le copie imperfette e vanno verso gli originali perfetti. Per me, non ho alcun dubbio: i più grandi santi non hanno mai fatto una "buona azione" nel senso corrente del termine. E d'altra parte, esistono uomini che sono discesi al fondo degli abissi del male, e che, in tutta la loro vita, non hanno mai commesso ciò che voi chiamate una "cattiva azione".»

Uscì dalla stanza per un momento; Cotgrave si volse verso l'amico e lo ringraziò di averlo presentato ad Ambrogio.

«E' formidabile» disse. «Non ho mai visto un tipo simile di matto.»

Ambrogio ritornò con una nuova provvista di whisky e servì generosamente i due. Criticò con ferocia gli astemi, ma si versò un bicchiere d'acqua. Stava per riprendere il suo monologo quando Cotgrave lo interruppe:

«I vostri paradossi sono mostruosi. Un uomo può essere un gran peccatore e tuttavia non fare niente di colpevole? Via!»

«Vi sbagliate completamente» disse Ambrogio «non dico mai paradossi; vorrei molto poterne dire. Ho soltanto detto che uno può essere ottimo conoscitore dei vini di Borgogna e tuttavia non averne mai assaggiato un bicchiere in un bistrot. Ecco tutto, ed è una verità banale piuttosto che un paradosso, non è vero? La vostra reazione dipende dal fatto che non avete la minima idea di ciò che può essere il peccato. Oh, certamente, c'è un rapporto tra il Peccato con la P maiuscola e gli atti considerati colpevoli: omicidio, furto, adulterio, ecc. Esattamente lo stesso rapporto che c'è tra l'alfabeto e la più geniale poesia. Il vostro errore è quasi universale: come tutti, voi avete preso l'abitudine di guardare le cose attraverso gli occhiali sociali. Tutti pensiamo che un uomo il quale ci abbia fatto del male, a noi, o ai nostri vicini, è un uomo malvagio. E lo è, dal punto di vista sociale. Ma non potete capire che il Male, nella sua essenza, è una cosa solitaria, una passione dell'anima? L'assassino medio, in quanto assassino, non è assolutamente un peccatore nel senso vero della parola. E' soltanto una bestia pericolosa di cui dobbiamo sbarazzarci per salvare la nostra pelle. Io lo classificherei piuttosto tra le belve che fra i peccatori.»

«Tutto questo mi sembra molto strano.»

«Non lo è. L'assassino non uccide per ragioni positive, ma negative; gli manca qualche cosa che i non-assassini hanno. Il Male, invece, è interamente positivo. Ma positivo nel senso cattivo. Ed è raro. Il numero dei veri peccatori è certamente minore di quello dei santi. Quanto a quelli che voi chiamate criminali, sono esseri imbarazzanti, certamente, e la società fa bene a guardarsene, ma tra le loro azioni antisociali e il Male, c'è un dannato margine, credetemi!»

Si faceva tardi. L'amico che aveva condotto Cotgrave da Ambrogio aveva già senza dubbio sentite quelle cose. Egli ascoltava con un sorriso stanco e un po' malizioso, ma Cotgrave cominciava a pensare che il suo "alienato" era forse un saggio.

«Sapete che m'interessate immensamente?» disse. «Voi credete dunque che noi non capiamo la vera natura del male?»

«Lo sopravvalutiamo. Oppure lo sottovalutiamo. Da una parte chiamiamo peccato le infrazioni ai regolamenti della società, ai tabù sociali. E' una assurda esagerazione. Dall'altra parte attribuiamo una così enorme importanza al "peccato" che consiste nel mettere le mani sui nostri beni o sulle nostre donne, che abbiamo perso completamente di vista ciò che vi è di orribile nei veri peccati.»

«Ma allora, che cos'è dunque il peccato?» domandò Cotgrave.

«Sono costretto a rispondere alla vostra domanda con altre domande. Che cosa provereste se il vostro gatto o il vostro cane si mettessero a parlarvi con voce umana? Se le rose del vostro giardino si mettessero a cantare? Se i ciottoli della strada cominciassero a ingrossare sotto i vostri occhi? Ebbene, questi esempi possono darvi una vaga idea di ciò che realmente è il peccato.»

«Sentite» disse il terzo uomo che fino a quel momento era rimasto calmissimo «mi sembrate tutti e due ben avviati. Io torno a casa. Ho perso il tram e sarò costretto ad andare a piedi.»

Ambrogio e Cotgrave, quando se ne fu andato, si adagiarono più profondamente nelle poltrone. Nella nebbia dell'alba che gelava i vetri, la luce delle lampade diventava pallida.

«Voi mi sbalordite» disse Cotgrave. «Non avevo mai pensato a tutto questo. Se è veramente così, bisogna capovolgere tutto. Dunque, secondo voi l'essenza del peccato sarebbe...»

«Voler prendere d'assalto il cielo» disse Ambrogio. «Il peccato per me consiste nella volontà di penetrare in modo vietato in una sfera diversa e più alta. Dovete dunque capire perché è così raro. Pochi uomini, in verità, desiderano penetrare in altre sfere, siano alte o basse, in modo consentito o vietato. Ci sono pochi santi. E i peccatori, nel senso in cui li intendo io, sono ancora più rari. E gli uomini di genio (che talvolta partecipano e degli uni e degli altri) sono rari anch'essi... Ma forse è più difficile diventare un gran peccatore che un gran santo.»

«Perché il peccato è profondamente contro natura?»

«Esattamente. La santità esige un grandissimo sforzo, o quasi, ma è uno sforzo che si esercita per vie che in passato erano naturali. Si tratta di ritrovare l'estasi che l'uomo conobbe prima della caduta. Ma il peccato è un tentativo di ottenere un'estasi e un sapere, che non sono, e non sono mai stati dati all'uomo, e chi tenta questo diviene demone. Vi ho detto che il semplice omicida non è necessariamente un peccatore. E' vero, ma il peccatore è talvolta un omicida. Penso a Gilles de Rais, per esempio. Voi capite che, se il bene e il male sono ugualmente fuori dalla portata dell'uomo di oggi, dell'uomo comune, sociale e civile, il male lo è in un senso ancora più profondo. Il santo si sforza di ritrovare un bene che ha perduto; il peccatore tende i suoi sforzi verso qualche cosa che non ha mai posseduto. Insomma, egli ricomincia la caduta.»

«Siete cattolico?» domandò Cotgrave.

«Sì, sono membro della Chiesa anglicana perseguitata.»

«Allora che cosa ne pensate di quei testi in cui si definisce peccato ciò che voi classificate come delitto senza importanza?»

«Osservate, vi prego, che in quei testi della mia religione, si vede ogni volta apparire la parola "stregone" che mi sembra la parola-chiave. I delitti minori, che sono chiamati peccati, non sono chiamati così se non nella misura in cui è lo stregone che vien perseguito dalla mia religione, dietro l'autore di quei piccoli delitti. Perché gli stregoni si servono delle debolezze umane, che sono il risultato della vita materiale e sociale, come di strumenti per raggiungere il loro scopo infinitamente esecrabile. E permettetemi di dirvi questo: i nostri sensi sono così smussati, siamo a tal punto saturi di materialismo che certamente non riconosceremmo il Malese ci capitasse di incontrarlo.»

«Ma non proveremmo tuttavia un certo orrore? Quell'orrore di cui parlavate poco fa invitandomi ad immaginare delle rose che si mettessero a cantare?»

«Se fossimo esseri naturali, sì. I bambini, certe donne e gli animali provano quell'orrore. Ma nella maggior parte di noi, le convinzioni, la civiltà e l'educazione hanno ottuso e oscurato la natura. Talvolta possiamo riconoscere il male dal suo odio per il bene, è tutto, ed è puramente fortuito. In realtà i gerarchi dell'inferno passano inosservati tra di noi.»

«Pensate che essi siano incoscienti del male che incarnano?»

«Lo penso. Il vero male, nell'uomo, è come la santità e il genio. E' un'estasi dell'anima, qualche cosa che supera i limiti naturali dell'intelletto, che sfugge alla coscienza. Un uomo può essere infinitamente, orribilmente malvagio e non sospettarlo mai. Ma, ve lo ripeto, il male nel senso vero del termine, è raro. Credo anzi che divenga sempre più raro.»

«Cerco di seguirvi» disse Cotgrave. «Voi volete dire che il vero Male è di tutt'altra essenza da quello che abitualmente chiamiamo il male?»

«Assolutamente. Un povero diavolo riscaldato dall'alcool entra in casa e ammazza a calci la moglie e i figli. E' un assassino. E Gilles de Rais è anche un assassino. Ma afferrate l'abisso che li separa? La parola è accidentalmente la stessa in entrambi i casi, ma il significato è totalmente diverso. E' certo che la stessa debole somiglianza esiste fra tutti i peccati "sociali" e i veri peccati spirituali, ma si tratta in questo caso dell'ombra e della realtà. Se siete un po' teologo dovete capire.»

«Vi confesso che non ho dedicato affatto del tempo alla teologia» disse Cotgrave. «Mi dispiace, ma per tornare al nostro argomento, pensate che il peccato sia una cosa occulta, segreta?»

«Sì. E' il miracolo infernale, come la santità è il miracolo soprannaturale. Il vero peccato s'innalza a un tal grado non possiamo assolutamente sospettarne l'esistenza. E' come la nota più bassa dell'organo; così profonda che nessuno la sente. Talvolta ci sono fallimenti, ricadute, e portano all'asilo degli alienati o a soluzioni ancora più orribili. Ma in nessun caso dovete confonderlo con i misfatti sociali. Ricordatevi dell'Apostolo: egli parlava dall'"altro lato" e distingueva tra le azioni caritatevoli e la carità. Come si può dare tutto ai poveri e tuttavia mancare di carità, così si possono evitare tutti i peccati ed essere tuttavia una creatura del male.»

«Ecco una singolare psicologia!» disse Cotgrave «ma confesso che mi piace. Suppongo che, secondo voi, il vero peccatore potrebbe benissimo passare per un personaggio inoffensivo.»

«Certo. Il vero Male non ha nulla a che vedere con la società. Neanche il Bene, del resto. Credete che vi sareste trovato "bene" in compagnia di San Paolo? Credete che vi sareste ben capiti con sir Galahad? Succede coi peccatori come coi santi. Se incontraste un vero peccatore e in lui riconosceste il peccato, è certo che sareste colpito da orrore. Ma forse non ci sarebbe nessuna ragione perché vi "dispiacesse". Al contrario, è probabilissimo che, se giungeste a dimenticare il suo peccato, trovereste gradevoli i rapporti con lui. E tuttavia!... No, nessuno può indovinare quanto è terrificante il vero male!... Se le rose e i gigli di questo giardino improvvisamente cantassero in quest'alba, se i mobili di questa casa si mettessero a marciare in precessione, come nel racconto di Maupassant!»

«Sono contento che voi ritorniate a questo paragone» disse Cotgrave «perché volevo domandarvi a che cosa corrispondono, nell'umanità, queste immaginarie prodezze delle cose, di cui parlate. Ancora una volta: e allora, che cosa è dunque il peccato? Vorrei infine un esempio concreto.»

Per la prima volta Ambrogio esitò:

«Ve l'ho detto, il vero male è raro. Il materialismo della nostra epoca che ha fatto molto per sopprimere la santità, ha fatto forse ancora di più per sopprimere il male. Noi troviamo la terra così comoda che non abbiamo desiderio né di salire né di scendere. Tutto si svolge come se lo specialista dell'Inferno fosse ridotto a lavori puramente archeologici.»

«Tuttavia sembra che le vostre ricerche si siano estese all'epoca presente.»

«Vedo che vi interessate realmente. Ebbene, vi confesso che effettivamente ho raccolto alcuni documenti...»

[...] L'uomo non è terminato. Egli è vicino ad una formidabile mutazione la quale gli darà i poteri che gli antichi attribuivano agli déi. Esistono nel mondo alcuni esemplari dell'uomo nuovo, venuti forse da oltre le frontiere del tempo e dello spazio.

Sono possibili alleanze con il Signore del Mondo, con il "Re della Paura" che regna su una città nascosta in qualche luogo dell'Oriente. Coloro che faranno un patto cambieranno per millenni la superficie della Terra e daranno un senso alla vicenda umana.

Tali sono le teorie "scientifiche" e le concezioni "religiose" che hanno alimentato il nazismo originario, e ad esse credevano Hitler e i membri del gruppo di cui faceva parte, e che hanno orientato in notevole misura i fatti sociali e politici della storia recente. Questo può sembrare stravagante. Una spiegazione della storia contemporanea, anche parziale, partendo da tali idee e credenze, può sembrare ripugnante. Ma noi pensiamo che niente sia ripugnante nell'esercizio della verità.

E' noto che il partito nazista si mostrò antintellettuale in modo franco, e anche clamoroso, che bruciò i libri e respinse i fisici teorici fra i nemici "giudeo-marxisti". E' meno noto in base a quali spiegazioni del mondò rifiutò le scienze occidentali ufficiali. E' ancor meno noto su quale concezione dell'uomo si fondava il nazismo, almeno nella mente di alcuni dei suoi capi. Quando si viene a saperlo si colloca meglio l'ultima guerra mondiale nel quadro dei grandi conflitti spirituali; la storia ritrova il respiro de La Légende des Siècles.

"Ci scagliano addosso l'anatema, come a nemici dello spirito" diceva Hitler. "Ebbene, sì, lo siamo. Ma in un senso ben più profondo di quanto non l'abbia mai immaginato, nel suo imbecille orgoglio, la scienza borghese."

E' press'a poco quello che dichiarava Gurdjiev al suo discepolo Uspensky dopo aver fatto il processo alla scienza: "La mia via è quella dello sviluppo delle possibilità nascoste dell'uomo. E' una via contro la natura e contro Dio".

Questa idea delle possibilità nascoste dell'uomo è essenziale. Essa conduce spesso al rifiuto della scienza e al disprezzo dell'umanità comune. Al livello di quest'idea, esistono realmente pochissimi uomini. Essere è essere diverso. L'uomo comune, l'uomo allo stato naturale non è che una larva, e il Dio dei cristiani non è che un pastore di larve.

Il dottor Willy Ley, uno dei più grandi esperti del mondo in materia di missili, fuggì dalla Germania nel 1933. Da lui abbiamo appreso l'esistenza a Berlino, poco prima del nazismo, di una piccola comunità spirituale, per noi realmente interessante. Questa comunità segreta si era fondata, letteralmente, su un romanzo dello scrittore inglese Bulwer Lytton: La Razza che ci Soppianterà (o La Razza Ventura). Il romanzo descrive uomini la cui vita psichica è molto più evoluta della nostra. Essi hanno acquistato potere su sé stessi e sulle cose, che li fanno simili a divinità. Per il momento si tengono ancora nascosti. Abitano caverne al centro della Terra. Ne usciranno presto, per regnare su di noi.

Ecco tutto quello che sembrava saperne il dottor Willy Ley. Aggiungeva sorridendo che i discepoli credevano di conoscere certi segreti per cambiare razza, per diventare uguali agli uomini nascosti nel fondo della Terra. Metodi di concentrazione, tutta una ginnastica interiore per trasformarsi. Cominciavano i loro esercizi contemplando fissamente la struttura di una mela tagliata in due... Noi abbiamo continuato le ricerche. Quella società berlinese si chiamava "La Loggia Luminosa" o "Società del Vril".

Il vril è l'enorme energia di cui non utilizziamo che una infima parte nella vita ordinaria, il nerbo della nostra possibile divinità. Colui che diviene padrone del vril, diviene padrone di sé stesso, degli altri e del mondo. Non c'è altro di desiderabile. Tutti i nostri sforzi devono tendere a questo. Tutto il resto appartiene alla psicologia ufficiale, alle morali, alle religioni, al vento. il mondo cambierà. I Signori usciranno da sotto terra. Se non avremo fatto alleanza con essi, se non saremo anche noi signori, saremo fra gli schiavi, nel letame che servirà a far fiorire le nuove città. La "Loggia Luminosa" aveva amici tra i teosofi e nei gruppi Rosa+Croce. Secondo Jack Belding, autore del curioso libro I Sette di Spandau, Karl Haushoffer avrebbe fatto parte di quella Loggia. [...]

Dietro lo scrittore Arthur Machen abbiamo scoperto una società iniziatica inglese: la Golden Dawn. Quella società neo-pagana, a cui appartenevano uomini notevoli, era nata dalla Società Rosacrociana inglese [SRIA], fondata da Wentworth Little nel 1867. Little era in relazione con alcuni rosacrociani tedeschi. Egli reclutò i suoi adepti, in numero di 144, fra i dignitari massoni. Uno degli adepti era Bulwer Lytton.

Bulwer Lytton, geniale erudito, celebre nel mondo per il suo romanzo Gli ultimi giorni di Pompei, indubbiamente non prevedeva che decine di anni più tardi uno dei suoi romanzi ispirasse in Germania un gruppo mistico prenazista. Tuttavia, in opere come La Razza che ci Soppianterà o Zanoni, intendeva mettere l'accento su realtà del mondo spirituale, e specialmente del mondo infernale. Egli si considerava un iniziato. Attraverso la trasfigurazione romanzesca esprimeva la certezza che esistono esseri dotati di poteri sovrumani. Questi esseri ci soppianteranno e condurranno gli eletti della razza umana ad una formidabile mutazione.

Bisogna fare attenzione a questa idea di una mutazione della razza. La ritroveremo in Hitler[2] e non è ancor oggi scomparsa. bisogna fare attenzione anche all'idea dei "Superiori Sconosciuti". La si trova in tutte le mistiche nere d'Oriente e d'Occidente. Abitanti del sottosuolo o venuti da altri pianeti, giganti simili a quelli che dormirebbero sotto una corazza d'oro in cripte tibetane, oppure presenze informi e terrificanti quali le descriveva Lovecraft, questi "Superiori Sconosciuti" di cui si parla nei riti pagani e luciferiani, esistono? Quando Machen parla del mondo del Male, "pieno di caverne e di abitanti crepuscolari", da discepolo della Golden Dawn si riferisce all'altro mondo, quello in cui l'uomo prende contatto con i "Superiori Sconosciuti". Ci sembra certo che Hitler condivideva quella credenza. Meglio: egli credeva di avere esperienza del contatto con i "Superiori".

Abbiamo citato la Golden Dawn e la "Società del Vril" tedesca. Parleremo subito del gruppo Thule. Non siamo così folli da pretendere di spiegare la storia con le società iniziatiche. Ma vedremo che tutto si collega, curiosamente, e che col nazismo è l'"altro mondo" che ha regnato su noi per alcuni anni. E' stato vinto, ma non è morto né oltre il Reno né altrove. E questo non è terribile; terribile è la nostra ignoranza.

Segnalammo che Samuel Mathers aveva fondato la Golden Dawn. Mathers pretendeva di essere in rapporto con i "Superiori Sconosciuti" e di avere stabilito contatti in compagnia di sua moglie, sorella del filosofo Henri Bergson. Ecco un passo del manifesto ai "Membri del secondo ordine" che egli scrisse nel 1896:

"Sui capi Segreti, a cui mi riferisco e dai quali ho ricevuto la saggezza del Secondo Ordine che vi ho comunicato, non posso dirvi niente. Io ignoro anche i loro nomi terreni e non li ho mai visti che molto raramente nel loro corpo fisico... Essi mi incontrarono fisicamente in tempi e luoghi fissati precedentemente. Per conto mio, credo che siano esseri umani viventi su questa terra, ma che possiedono poteri terribili e sovrumani... I miei rapporti fisici con essi mi hanno dimostrato quanto sia difficile ad un mortale, per quanto progredito, sostenere la loro presenza. Non voglio dire che in quei rari casi di incontro con essi l'effetto prodotto su di me fosse quello della intensa depressione fisica che segue alla perdita del magnetismo. Al contrario, mi sentivo a contatto con una forza così terribile che non posso paragonarla se non all'effetto sentito da chi sia stato vicino ad un fulmine durante un violento temporale, accompagnata da una grande difficoltà di respiro... La prostrazione nervosa di cui ho parlato si accompagnava a sudori freddi e perdite di sangue dal naso, dalla bocca e talvolta dalle orecchie."

Hitler un giorno intratteneva Rauschning, capo del governo di Danzica, sul problema della mutazione della razza umana. Rauschning, che non possedeva le chiavi di una così strana preoccupazione, traduceva i propositi di Hitler in propositi di allevatore che cerca di migliorare il sangue tedesco.

"Ma voi non potete fare altro che aiutare la natura" diceva "che abbreviare il cammino da percorrere! Bisogna che la natura stessa vi dia una varietà nuova. fino ad oggi l'allevatore non è riuscito che molto raramente, nella specie animale, a sviluppare mutazioni, cioè a creare lui stesso caratteri nuovi."

"«L'uomo nuovo vive in mezzo a noi! E' qui!" esclamò Hitler con tono trionfante. "Vi basta? Vi dirò in segreto. Ho visto l'uomo nuovo. E' intrepido e crudele. Ho avuto paura davanti a lui.»

"Pronunciando queste parole" aggiunge Rauschning "Hitler tremava di ardore estatico".

E Rauschning riferisce anche la seguente strana scena, su cui invano si pone domande il dottor Achille Delmas, specialista di psicologia applicata. La psicologia, infatti, non si applica in questo caso:

"Una persona del suo seguito mi ha detto che Hitler si sveglia la notte mandando grida convulse. Invoca aiuto, seduto sulla sponda del letto, ed è come paralizzato. E' preso da un panico che lo fa tremare al punto da scuotere il letto. Grida cose confuse e incomprensibili. Ansima come se fosse sul punto di soffocare. Lo stesso personaggio mi ha descritto una di queste crisi con particolari che mi rifiuterei di credere se la mia fonte non fosse così sicura. Hitler era in piedi nella sua camera, barcollante, guardandosi attorno con aria smarrita. 'E' lui! E' lui! E' venuto qui!' gemeva. Le sue labbra erano livide. Il sudore gli grondava a grosse gocce. Improvvisamente, pronunciò cifre senza alcun senso, parole, frammenti di frasi. Era terribile. Adoperava termini bizzarramente raggruppati, del tutto strani. Poi era divenuto di nuovo silenzioso, ma continuava a muovere le labbra. Gli fu fatta allora una frizione e data una bevanda. Poi, improvvisamente, aveva ruggito: 'Lì! Lì! Nell'angolo! E' lì!'... Batteva il piede sul pavimento e urlava. Lo si era tranquillizzato dicendogli che non accadeva nulla di straordinario, e a poco a poco si era calmato. In seguito aveva dormito molte ore ed era ridiventato quasi normale e sopportabile..."[3]

Noi lasciamo al lettore la cura di confrontare le dichiarazioni di Mathers, capo di una piccola società neo-pagana della fine del secolo XIX, e le dichiarazioni di un uomo che, nel momento in cui Rauschning le raccoglieva, si preparava a lanciare il mondo in un'avventura che ha causato venti milioni di morti. Lo preghiamo di non tralasciare questo confronto e l'insegnamento che ne deriva, col pretesto che la Golden Dawn e il nazismo, agli occhi dello storico razionale, non hanno niente in comune. Lo storico è razionale, ma la storia non lo è. Le stesse credenze animano i due uomini, le loro esperienze fondamentali sono identiche, li guida la stessa forza. Appartengono alla stessa corrente di pensiero, alla stessa religione. Questa religione non è mai stata veramente studiata. Né la Chiesa, né il razionalismo, altra chiesa, lo hanno permesso. Noi entriamo in un'epoca della conoscenza in cui tali studi diventeranno possibili perché la realtà che rivela il suo volto fantastico, idee e tecniche che ci sembrano aberranti, spregevoli o odiose, ci appariranno utili alla comprensione di un reale sempre meno tranquillizzante.

Noi non proponiamo al lettore di studiare una filiazione Rosa+Croce-Bulwer Lytton-Mathers-Crowley-Hitler, o tutta un'altra filiazione dello stesso genere in cui si incontrerebbero anche la signora Blavatsky e Gurdjiev. Il gioco delle filiazioni è come quello degli influssi letterari. Finito il gioco, resta il problema. Quello del genio in letteratura. Quello del potere nella storia. La Golden Dawn non basta a spiegare il gruppo Thule, o la Loggia Luminosa, o l'Ahnenerbe. Naturalmente, ci sono molte interferenze, passaggi clandestini o palesi da un gruppo all'altro. Non mancheremo di segnalarli. E' una cosa appassionante, come tutta la storia minuta. Ma il nostro scopo è la grande storia. Noi pensiamo che queste società, grandi o piccole, ramificate o no, sono le manifestazioni più o meno chiare, più o meno importanti di un mondo diverso da quello in cui viviamo. Diciamo che è il mondo del Male nel senso in cui lo intendeva Machen Ma non abbiamo una maggior conoscenza del mondo del Bene. Viviamo tra due mondi, prendendo questo no man's land  per il pianeta stesso, tutt'intero. Il nazismo è stato uno di quei rari momenti, nella storia della nostra civiltà, in cui si è aperta una porta su un'altra cosa, in modo clamoroso e visibile. E' molto singolare che gli uomini fingano di non aver visto e sentito niente, tranne gli spettacoli e i rumori ordinari del disordine bellico e politico.

Tutti questi movimenti: Rosa+Croce moderna, Golden Dawn, Società tedesca del Vril (che noi ricondurremo al gruppo Thule in cui troveremo Haushoffer, Hess, Hitler) erano più o meno collegati con la Società Teosofica, potente e ben organizzata. La teosofia aggiungeva alla magia neo-pagana un apparato orientale e una terminologia indiana. O piuttosto, essa apriva le vie dell'Occidente ad un certo Oriente luciferiano. E' proprio col nome di teosofismo che si è finito con l'indicare il vasto movimento di rinascita del magico che ha sconvolto molte intelligenze all'inizio del secolo.

Nel suo studio Le Thèosophisme, historie d'une pseudo-religion, pubblicato nel 1921, il filosofo René Gueneon si rivela profeta. Dietro la teosofia e i gruppi iniziatici neo-pagani più o meno in rapporto con la setta della signora Blavatsky, egli vede ingrandirsi i pericoli.

Egli scrive:

"I falsi messia che fino ad ora abbiamo visto non hanno fatto che prodigi di una qualità infima, e i loro seguaci non erano probabilmente molto difficili da sedurre. Ma chi sa che cosa ci riserva il futuro? Se si riflette che quei falsi messia non sono mai stati che gli strumenti più o meno inconsapevoli nelle mani di coloro che li hanno suscitati, e se ci si riferisce in particolare alla serie di tentativi fatti successivamente dai teosofi, si è indotti a pensare che quelli sono solo tentativi, esperimenti in un certo senso, che si rinnoveranno sotto forme diverse fino a quando non si sia ottenuto il risultato, e che, in attesa di esso, hanno sempre come risultato di gettare turbamento negli animi. Noi non crediamo, del resto, che i teosofi, come gli occultisti e gli spiritisti, abbiano la forza per riuscire pienamente, da soli, in una tale impresa. Ma, dietro tutti questi movimenti, non ci sarà qualche cosa ben altrimenti temibile, che forse i loro capi non conoscono e ci cui a loro volta non sono che semplici strumenti?"

E' anche l'epoca in cui uno straordinario personaggio, Rudolph Steiner, dà impulso in Svizzera ad una società di ricerche fondata sull'idea che l'intero universo è contenuto nello spirito umano il quale è capace di una attività notevolmente superiore a ciò che ci dice la psicologia ufficiale. In realtà, certe scoperte steineriane, in biologia (i concimi che non distruggono il suolo), in medicina (impiego dei metalli che modificano il metabolismo) e soprattutto in pedagogia (numerose scuole steineriane funzionano oggi in Europa) hanno notevolmente arricchita l'umanità. Rudolph Steiner pensava che c'è una forma nera e una forma bianca della ricerca magica. Pensava che il teosofismo e le diverse società neo-pagane provenivano dal gran mondo sotterraneo del Male e annunziavano un'epoca demoniaca. Egli si affrettava a fondare, in seno al proprio insegnamento, una dottrina morale che impegnava gli "iniziati" a non usare che forze benefiche. Voleva creare una società di uomini che si propongono il bene.

Noi non ci poniamo la domanda se Steiner aveva torto o ragione, se possedeva o no la verità. ciò che ci colpisce è il fatto che i primi gruppi nazisti sembrano aver considerato Steiner come il nemico numero uno. Gli uomini d'azione fin dall'inizio disperdono con violenza le riunioni di steineriani, minacciano di morte i discepoli, li obbligano a fuggire dalla Germania e, nel 1924, a Dornach, in Svizzera, appiccano il fuoco al centro costruito da Steiner. Gli archivi bruciano, Steiner non può più lavorare, e muore di dolore un anno dopo.

[1] La Battaglia di Azincourt segnò la maggiore vittoria degli Inglesi durante la Guerra dei Cent'anni (1337-1453). Lo scontro ebbe luogo venerdì 25 Ottobre 1415 presso l'odierna Azincourt, nella Francia settentrionale. Le truppe inglesi avanzarono per prime alle 11 del mattino, guidate dallo stesso re Enrico V Lancaster al grido di "San Giorgio, San Giorgio". I notabili francesi dovettero riconoscere Enrico quale reggente ed erede al trono di Francia, in appoggio al sovrano in carica, Carlo VI Valois, che soffriva di attacchi psicotici. La battaglia costituisce il fulcro dell'Enrico V di William Shakespeare.

[2] Il fine di Hitler non è né l'istituzione della razza dei dominatori, né la conquista del mondo; questi non sono che mezzi per attuare la grande opera sognata da Hitler; il vero fine è di fare opera di creazione, opera divina, il fine della mutazione biologica; il risultato sarà un'ascesa dell'umanità, non ancora raggiunta, "l'apparizione di un'umanità di eroi, di semidéi, di uomini-dio". Dr. Achille Delmas.

[3] Herman Rauschning, Hitler m'a dit. Ed. Coopération, Parigi 1939. Achille Delmas: Hitler, essai de biographie psychopatologique, Librairie Marcel Rivimère, Parigi 1946.


Gog e Magog. Esaù e Giacobbe. Ashkenazi e Davidici alle radici del NWO

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Gog e Magog sono leggendarie popolazioni dell'Asia centrale, citate nella tradizione biblica e poi in quella coranica, quali genti selvagge e sanguinarie, fonte di incombente e terribile minaccia.

La tradizione di Gog e Magog trova la sua scaturigine nella Bibbia ebraica (Genesi 10: qui Magog è il capostipite di un popolo, ma può anche essere il nome della nazione oppure la terra di Gog) con riferimento a Magog, figlio di Jafet, e prosegue con una serie di oscure profezie nel Libro di Ezechiele, i cui echi si avvertono nell'Apocalisse detta di Giovanni e nel Corano. 

La tradizione è fumosa e l'identità dei personaggi differisce da una fonte all'altra. 

Essi vengono descritti ora come uomini, ora come esseri soprannaturali, giganti o demoni, gruppi etnici o abbinati a territori. In modo piuttosto strano, Gog e Magog approdano in Britannia, nella mitologia tardo antica e medievale: in terra d’Albione essi diventano due giganti, unici sopravvissuti di una mostruosa figliolanza nata dalle trentatré figlie dell’imperatore Diocleziano.

Due interessanti caratteristiche di Gog e Magog sono menzionate nel Corano. La prima indica una popolazione che in sostanza non comprende nessuna lingua, in poche parole “intrattabile”. La seconda che queste popolazioni commettono corruzione sulla terra. 

La parola “terra” qui è utilizzata nel senso di “mondo”, il che significa che la corruzione sarà globale. Perché vi sia una corruzione da parte di qualcuno, ci deve essere un’origine filosofica, un valore predefinito di fede. 

Affinché un tale sistema di corruzione abbia universalmente diffusione contagiando tutto il pianeta, è essenziale che ci sia una totale subordinazione per un grande fondamento eretico-filosofico. 

Per questo motivo, la comparsa di Gog e Magog e il sistema di distruzione che portano con loro è il riferimento di un terribile disastro basato su una filosofia perversa e che farà soffrire il mondo intero, e siccome l’Apocalisse recita testualmente “... Satana sarà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni, Gog e Magog”, diventa importante capire chi siano Gog e Magog.

In varie epoche Gog e Magog furono identificati con Sciti, Goti, Mongoli, Tartari, Ungari o Khazari, tutte popolazioni le cui origini affondano nell’area limitrofa al Mar Nero ed è proprio da qui che inizieremo la nostra ricerca.

Il Mar Nero e le regioni prospicienti ad esso hanno ricoperto sempre un ruolo importante nell’ambito delle nostre ricerche. Fin dalla prima stesura del libro “Genesi di un Enigma” ci siamo occupati di approfondire gli aspetti archeologici e storici delle popolazioni e delle culture fiorite intorno al bacino idrografico del Mar Nero partendo dagli studi fatti da Walter Pitman, professore aggiunto di geologia alla Columbia University, in collaborazione con Bill Ryan, scienziato anziano all´Osservatorio Terrestre di Lamont-Doherty,  John Dewey, Maria Cita, Ken Shu, e altri, relativamente alle sue origini provocate da una enorme inondazione occorsa in epoca neolitica e causata in primo luogo dal repentino innalzamento del livello del mar mediterraneo, conseguenza della fine della glaciazione di Wurm.

I due geologi postulano un modello secondo il quale il Bacino del Mar Nero una volta era abitato da una popolazione agricola che diede vita a numerosi villaggi. Il Mediterraneo si era innalzato solo pochi millenni di anni prima al punto di stendere uno strato sedimentario su quello che è adesso lo Stretto del Bosforo. 

In un lungo periodo di tempo, le correnti che confluirono dall´ostruzione verso il Mediterraneo ed il Bacino del Mar Nero, si unirono a creare un condotto per le acque del Mediterraneo verso il molto inferiore Bacino del Mar Nero. 

Ad un certo punto, proprio come una diga di terra viene a crollare una volta che vi si apre una breccia, così avvenne alla diga naturale nello Stretto del Bosforo. 

E naturalmente tutto questo fu improvviso e catastrofico. Il dirompere delle acque disperse rapidamente tutta la terra, i sedimenti e le rocce smosse giù dal letto del fiume, per creare quello che si stima sia stata una cataratta la cui portata avrebbe ecceduto di un migliaio di volte la più grande ondata di piena delle Cascate del Niagara. Approssimativamente dodici bilioni di piedi cubici al minuto.

 

Pittman e Ryan affermano inoltre che il Bacino del Mar Nero fosse il luogo d´origine di una società agricola, presso la quale ebbe luogo la transizione dallo stato di cacciatori-nomadi a quello di agricoltori stanziali, in virtù dei reperti ritrovati sul fondale marino che comprendono attrezzi utili per la coltivazione e resti di abitazioni. 

Se questo è corretto, data la topografia ed estensione geografica dell´area, dobbiamo ipotizzare che molte migliaia di persone trovarono la morte nel disastro. La popolazione superstite dovette lasciarsi indietro tutte le ricchezze e le risorse alimentari, arrampicarsi sulle alture attorno al bacino, per trovare rifugio; e molti si trovarono isolati sulle cime delle colline che avevano scalato quando il livello delle acque nelle valli circostanti cresceva.

Se questo è accaduto veramente possiamo pensare che simili importanti inondazioni si siano svolte più o meno contemporaneamente in molte parti del mondo, laddove le enormi masse di ghiaccio del Wurm andavano sciogliendosi più di diecimila anni fa. 

Nel libro Underworld, Graham Hancock ha descritto alcuni degli eventi terribili che hanno devastato il pianeta in quel periodo come ad esempio la disintegrazione della calotta Laurentide che ha riversato e una quantità enorme di acque glaciali nella Baia di Hudson, forse il "diluvio singolo più grande del Periodo Quaternario". 

E’ possibile quindi che la catena globale degli eventi catastrofici durante questo periodo di transizione tra la fine dell’ultimo glaciale e l’era durante la quale sono sorte le prime grandi civiltà storiche tradizionalmente conosciute possa essere stato innescato da una singola causa di fondo, che dobbiamo ancora scoprire.

Secondo la tesi di Hancock la deglaciazione è stata repentina ed improvvisa; allo scioglimento delle enormi distese di ghiaccio avrebbe risposto un repentino innalzamento delle acque del mare che avrebbero inghiottito coste, porti, città marinare ed anche alcune di quelle più interne; si parla infatti di un aumento del livello dei mari anche di 100 mt. 

In effetti oggi in tutte le parti della Terra abbiamo tracce inconfutabili del passaggio delle acque come reperti fossili marini nell’entroterra (si pensi ad esempio che in una palude interna dell’America centrale sono stati rinvenuti i resti d’una balena!). 

Dunque, afferma Hancock, vengono alla luce in modo piuttosto palese:“… non solo le chiare impronte di un popolo sconosciuto che prosperò durante l’ultima glaciazione, ma pure i segni di un’intelligenza superiore in possesso di sofisticate tecnologie e dettagliate conoscenze scientifiche sulle ere cosmiche PRIMA di qualunque civiltà conosciuta...”


Avendo appurato la realtà dell´evento-diluvio del bacino del Mar Nero, Pittman e Ryan ora tentano di attribuire l´improvvisa comparsa delle tecniche di irrigazione in Anatolia e Mesopotamia agli abitanti sopravvissuti al disastro del Mar Nero, che riuscirono a trovare rifugio altrove. 


Questa catastrofe e le successive peripezie dei sopravvissuti potrebbero avere alimentato le credenze relativamente al mito di Noè, avvisato dall’Elohim di turno dell’imminente disastro, ovvero dello sfondamento della barriera dell’attuale stretto del Bosforo e il conseguente riversamento nella depressione di kilometri e kilometri cubi di acqua, di modo da salvare il salvabile e consentire alla stirpe di Noè di ricostruire una civiltà una volta terminato il “Diluvio”, così come viene descritto nell’articolo “L’anno zero della civilta postdiluviana” di cui riportiamo un estratto.

Gobekli Tepe è un sito archeologico a circa 18 km a nordest dalla città di Şanlıurfa inTurchia, presso il confine con la Siria, nel quale è stato rinvenuto il più antico esempio di tempio in pietra, risalente a circa 11-12mila anni fa e che ha sconvolto tutte le certezze sulle origini della civiltà. Gobekli Tepe sfida la storiografia ufficiale. E' diversi millenni più antico delle piramidi egizie; risale a molto tempo prima delle civiltà antiche a noi note, come quella mesopotamica, minoica e maya e fu costruito, in via ipotetica, da uomini che erano ancora nell'età della pietra.

Per noi esso identifica il punto di partenza della civiltà post-diluviana e la sua relativa vicinanza all'Ararat sembra essere ulteriore conferma della veridicità del racconto di Noè. L'ipotesi, certamente azzardata, ma altrettanto plausibile e degna di valutazione è che Gobekli Tepe potesse essere luogo di imbarco e/o sbarco dell'arca (o delle arche) che salvarono gli esponenti di una particolare “stirpe”.

Considerando anche il fatto che Gobekli si trova in una regione che rappresenta il punto di unione di tre continenti possiamo fare finta che fosse stata identificata dai prediluviani come una sorta di 'zona rossa' dove accogliere gli esuli dell'Atlantide in vista della fine. Come accade nel film “2012” nel quale in una sperduta regione della Cina convergono tutti coloro che sono stati selezionati e scelti per salire a bordo di quelle enorme navi per poter sopravvivere alla fine dell'umanità.


Ma il disastro del Mar Nero potrebbe avere avuto ulteriori conseguenze nell’area. In quel tempo lontano  avremmo forse potuto osservare imponenti migrazioni dei popoli residenti nella depressione, probabili artefici dei siti megalitici e misteriosi dell’area sopravvissuti alla catastrofe come le piramidi della Crimea o i complessi architettonici di Romania e Bulgaria fino alle più lontane piramidi di Visoko o ai misteri legati ai monti Altai. 

Possiamo forse trovare tracce di queste popolazioni nei reperti archeologici preistorici della civiltà di Varna, prima civiltà umana a lavorare l’oro, e dei Kurgan, autori successivamente della distruzione delle società gilaniche della “Vecchia Europa” replicando la terminologia già utilizzata dall’autrice che maggiormente si è occupata negli anni ’60-‘70 delle tematiche relative alla storia dimenticata delle società gilaniche: Marija Gimbutas.

Selvaggi, incivili, inospitali: in una parola, barbari. Questa è l'immagine che le fonti greche e romane ci hanno lasciato dei nomadi, di quelle popolazioni delle steppe che si estendono su un territorio sconfinato che va dal Mar Nero fino alla Grande Muraglia cinese. Popoli più o meno noti – almeno di nome – come gli Unni, i Goti e gli Avari, e meno familiari come gli Sciti, i Sarmati, i Cimmeri, gli Alani, i Khazari, i Peceneghi e i Polovzi. Gli storici classici con loro sono stati tutt'altro che clementi. Omero ed Erodoto li dipingono come società tribali fondate sull'autorità di un re e senza statuto costituzionale e norme che regolino la vita civica. Inospitali perché infidi e guerreschi.


Queste descrizioni sembrano più il prodotto di un topos letterario e di uno studiato opportunismo politico piuttosto che una reale corrispondenza al vero. Oggi il nomadismo nel nostro immaginario non fa mai il paio con ricchezza e lusso, fasto e opulenza, potere e prestigio, oro e pietre preziose, con corti, principi e principesse. 

Ma nelle collezioni di monili e reperti d’oro custodite nei musei dell'Ucraina che abbiamo avuto modo di vedere in mostra Trento nell’estate del 2007 abbiamo potuto vedremo circa quattrocento oggetti abbaglianti realizzati in materiali preziosi, provenienti in particolare dalla cosiddetta "Camera d'Oro" del Museo dei Tesori Storici di Vinitza. Questo dimostra che queste popolazioni svilupparono un'abilità nella lavorazione dell'oro davvero invidiabile. 

Nel 1972 il trattorista Raicio Marinov scavando nei pressi della città di Varna un canale per cavi elettrici, scopri un braccialetto d'oro che pesava 268 grammi ed altri oggetti d'oro che raccolse e consegnò al museo della città. Lo stesso anno l'archeologo Ivan Ivanov iniziò in quel luogo gli scavi. Vi rinvenne il più antico tesoro d'oro che l'umanità avesse mai conosciuto. E' vero che singoli oggetti risalenti all'epoca calcolitica, ossia a circa 6500 anni fa, erano stati scoperti anche in altre parti dell'Europa, ma il loro peso totale non superava mai il mezzo chilogrammo.

Gli scavi archeologici presso Varna proseguono. E' ormai certo che si tratta di una grande necropoli su un'area di 7'500 mq, in cui finora sono state scoperte 265 tombe. In 45 di esse sono stati trovati 3000 oggetti d'oro in tutto del peso di oltre 6 chilogrammi. In una delle tombe gli oggetti trovati erano ben 216.

A ragione la scoperta della necropoli di Varna ha sollevato diversi interrogativi davanti agli studiosi di preistoria di tutto il mondo e le sono stati dedicati alcuni autorevoli simposi scientifici.

E' interessante il fatto che ancora non è stato scoperto il villaggio in cui abitavano gli uomini i cui resti sono stati rinvenuti nella necropoli di Varna. Probabilmente vivevano in palafitte sulle acque del lago di Varna. Intanto le ricerche archeologiche subacquee non possono ancora dare una risposta categorica in merito. In una delle tombe è stato trovato lo scheletro di un uomo che, secondo la ricostruzione, doveva essere alto 175 cm, di circa 40-50 anni d'età, di corporatura atletica e di grande forza fisica.

La misura dell'importanza del ruolo del cavallo per l'aristocrazia guerriera dei popoli delle steppe è data dalla ricchezza delle bardature da parata per i cavalli, in oro e dalle raffinate decorazioni con scene di caccia, motivi a palmette e volute. 

Sono tutti materiali che provengono dalle tombe di principi e re, i tumuli funerali chiamati "kurgan", e denotano uno sfarzo che neanche lontanamente richiama alla mente rozzi capi di tribù di allevatori "mangiatori di latte", come storici e geografi vorrebbero far credere. Dalla composizione dei corredi funerari l'immagine che ci si figura è quella di fieri principi guerrieri, abili cavalieri, valenti nell'uso di arco e spada, e in grado di imporre il loro potere sui sudditi. Nelle tombe accanto a spade in ferro rivestite d'oro, faretre per arco e frecce sbalzate e cesellate in oro, elmi e cinturoni decorati, figurano anche simboli di potere come scettri in oro, sigilli e monete. 

   
Anche le principesse nella tomba non si facevano mancare magnifici corredi, che a differenza di quelli degli uomini, non hanno nulla che attiene alla vita guerresca, ma a tutto ciò che concerne la cura personale. Il più straordinario di questi tumuli funerari è il kurgan di Centomlyk, nella steppa ucraina, appartenente sicuramente a una sovrana, dal momento che indossava oltre a magnifici gioielli in oro, tra cui orecchini, bracciali e ben dieci anelli, anche un diadema con una veletta a copricapo di una stoffa color porpora bordata con numerose placchette dorate. 

Paradossalmente questi popoli avevano le necropoli, le città dei morti, ma non città per i vivi, essendo dei nomadi. Tuttavia possedevano abitazioni mobili. Pensiamo alle tende: in mostra si può vedere un esempio di yurta risalente al secolo scorso e completa di arredi originali e finimenti per cavalli. Ma dobbiamo pensare anche a vere abitazioni mobili su carri, come dimostra il modellino di carro in argilla dl I secolo dopo Cristo proveniente dalle coste settentrionali del Mar Nero. 

Quanto sopra rappresenta una conferma di quanto abbiamo cercato di raccontare all’interno del nostro blog dove abbiamo affrontato l’effetto delle migrazioni dei popoli indoeuropei nell’Europa gilanica secondo le teorie di Marija Gimbutas a partire da 7000 fino a 4000 anni fa con particolare attenzione alla cultura Kurgan e l’impatto di questo evento sui piani di “Rinascita” previsti dagli Enkiliti; Enkiliti; che rappresentano il Player B della nostra ‘scacchiera’ sulla quale si gioca da migliaia di anni una complicata partita.

Di fatto l’arrivo dei Kurgan sostituisce a una società fondata sul dono, sulla spiritualità e sulla cooperazione tra individui pari appartenenti alla comunità, una società invece fondata sul possesso, sull’autorità e sul dominio da parte del forte sul debole. 

Oserei dire che con le migrazioni indoeuropee di 7000 anni fa il modello sociale Enkilita viene pertanto soppiantato dal modello sociale “Rettiliano”, riconducibile invece al Player C.
Come dimostra la cartina geografica , popolazioni indoeuropee, patriarcali e guerriere, provenienti dall'area caucasica e siberica, si introdussero in Europa, estinguendo o assoggettando con le armi e la violenza le società gilaniche cancellando di fatto l'eredità lasciata loro dagli insegnamenti enkiliti, durante il processo di Rinascita.

Le prime comunità umane, libere e pacifiche, fondate su una auto-organizzazione basata su cooperazione e solidarietà, che per migliaia di anni avevano prosperato in Europa e in Mesopotamia, vengono pertanto soppiantate dalle ondate delle popolazioni indoeuropee tra cui appunto i Kurgan.
Il modello sociale imposto vede come elementi dominanti la forza fisica e l'autorità maschile relegando la figura della donna (e della sua spiritualità) a un livello di schiavitù e di concubinaggio forzato. L'ordine anarchico venne represso, fu introdotto il concetto di proprietà (che poi sfocerà nella monetizzazione, nel mercato) soppiantando un efficace sistema economico basato sul dono.

Da questa logica oppressiva nacque quella che la storiografia ufficiale, riconosce come la "nostra" civiltà, le prime monarchie, i primi regni... omettendo tutto ciò che di buono vi era prima in una arcadica società così come venne progettata per l'uomo dagli Enkiliti, dopo il diluvio, con il processo di Rinascita, grazie alla quale ebbero origine le prime società umane, tra cui i Sumeri, appunto poi soppiantate dall'arrivo degli Indoeuropei.

E' solo dopo il loro arrivo infatti che la linea del tempo inizia a registrare gli accadimenti storici che studiamo sui libri di testo, relegando alla figura di semplici miti ciò che precedeva la storia. Una storia prima della storia, volutamente cancellata dalla storia.

Considerando le nostre ricerche sul carattere fenotipico del biondismo e del rutilismo è interessante osservare poi come recenti studi genetici abbiano dimostrato che la comparsa dell’elemento dell’occhio azzurro avvenne proprio in quegli anni e proprio sulle sponde del Mar Nero. Una coincidenza incredibile. 

Un tassello che va ad aggiungersi al fatto che proprio l’occhio azzurro contraddistingueva nell’antichità la divinità o comunque veniva associato alla regalità e alla sovranità come testimoniano le numerose mummie regali con fattezze caucasiche ritrovate in ogni luogo del globo terracqueo così come i manufatti rappresentanti gli dei o i protagonisti delle leggende molto spesso rappresentati con fulgidi occhi azzurri. 

I progenitori di tutti gli individui portatori del genotipo “occhio azzurro” sono nati in una zona situata tra l' Afghanistan e il Mar Morto. Il professore danese Hans Eiberg dell’università di Copenhagen è arrivato alla conclusione anche guidato da un ragionamento che viene ripercorso in un articolo pubblicato sull’ ultimo numero di Human Genetics. 

L’ antichissima mutazione, avvenuta nel Neolitico, riguarda un gene, l’OCA2, coinvolto nella produzione della melanina, il pigmento che dà colore ad alcune parti del corpo (capelli, occhi e pelle). Il castano in seguito all’ alterazione non viene spento del tutto ma semplicemente ridotto in modo che avvenga una diluizione, uno schiarimento dell’ iride. 

Nei soggetti albini invece il gene OCA2 viene disattivato completamente. Per giungere a queste conclusioni Eiberg ha esaminato il Dna di individui con occhi azzurri che vivono in aree diverse come Giordania, India, Danimarca e Turchia. Tutti hanno rivelato lo stesso assetto genetico. Da qui la teoria di una orignie comune.

Probabilmente dunque nella zona a nord est o nord ovest del Mar Nero a un certo punto della storia ci fu una migrazione che portò gli occhi azzurri nei Paesi dove oggi li ritroviamo stabilmente. Questo integra curiosamente la ricerca di Alberto Piazza, ordinario di genetica umana all’ università di Torino, ora impegnato in un lavoro sull’ origine caucasica degli Etruschi della Toscana.

Gli antichi sumeri pensavano che gli occhi azzurri fossero un segno distintivo degli dei. La nobiltà e l'aristocrazia sumera era caratterizzata da occhi azzurri come dimostrano molte delle loro statuette. Lo stesso storico Diodoro Siculo afferma che il colore azzurro degli occhi era una caratteristica che spesso veniva associata alle divinità egizie.


Allo stesso modo così veniva rappresentata la nobiltà nella cultura egizia. Nel libro dei morti gli occhi del dio Horus venivano descritti come scintillanti e la pietra usata nel diadema noto come Udjet (l'occhio di Horus) era il lapislazzulo, appunto di colore azzurro o blu.


Ma gli occhi azzurri o verdi non sono una prerogativa degli 'dei' della mesopotamia o dell'europa. La stessa caratteristica la troviamo nelle divinità e nelle genealogie aristocratiche d'oltreoceano!


Io comincerei a pensare che, pur facendo parte tutti del genere Homo, abbiamo avuto origini diverse e che i diversi rami fenotipici (o aplogruppi) si siano poi mischiati in una sorta di società multi-razziale durante l'epoca di Atlantide con i discendenti degli "Antichi Dei" portatori di genotipo diverso (Alieno? Atlantideo?) visti come divinità in virtù delle loro tecnologie/capacità avanzate.

Non sto parlando di razze secondo i tradizionali canoni. Sto parlando di eredità genetiche, alberi genealogici che hanno avuto origine da diversi punti di partenza e dove, per qualche motivo, alcune caratteristiche fisiche (occhi azzurri+capelli biondi oppure occhi verdi+capelli rossi) rappresentavano un elemento identificativo di coloro che appartenevano a delle stirpi divine. 

Come nel caso di Viracocha in Perù presso gli Inca appartenente a una stirpe di una razza divina di uomini bianchi con i capelli rossi e con la barba.


Così come forse biondi/rossi erano i Paracas, probabili autori delle linee di Nazca e caratterizzati da crani dolicocefali.

Ma se l’origine delle caratteristiche fisiche che siamo soliti attribuire alla razza ‘ariana’, ovvero capelli biondi e occhi azzurri, viene fatta risalire alle sponde del Mar Nero questo può avere delle implicazioni storiche non indifferenti se andiamo ad approfondire la storia di uno degli imperi meno conosciuti del mondo e, forse, collegati genealogicamente ai loro progenitori kurgan: l’impero dei Khazari.


I Khazari, di origine asiatica e di idioma turco, si erano insediati nelle steppe del sud-est russo a partire dal VII secolo. Il Khanato confinava a sud-ovest con l'Impero bizantino, a nord-ovest con il principato slavo normanno di Kiev, a nord con le terre abitate dai Bulgari del Volga.

Posto quindi in un punto strategico (qui passavano le rotte fluviali che dal Mar Nero conducevano sul Mar Baltico, qui arrivavano mercanti norreni, greci, arabi, bulgari, persiani diretti ad Nord e ad Ovest), il Khanato di Khazaria fu un importante centro economico e politico, luogo di incontro e di reciproco influsso tra lingue, culture e religioni diverse (Islam, Cristianesimo, Manicheismo, Animismo, Ebraismo).

Tra l'VIII secolo ed il IX secolo, consistenti nuclei di Ebrei, dopo aver attraversato il Caucaso entrarono in contatto con i Khazari. I sovrani di quest'ultimo popolo imposero, per motivi poco chiari, la conversione del Khanato alla religione ebraica. Questo fatto è stato alla base dell'elaborazione di diverse teorie, la più nota delle quali vuole gli Ebrei Ashkenaziti discendere direttamente dai Khazari; fu il romanziere ebreo Arthur Koestler a sostenere in modo particolare questa tesi. 


Recenti studi genetici sembrano, però, dimostrare che elementi genetici originari del Medio Oriente dominano la linea maschile degli Ashkenazi (il cosiddetto cromosoma Y Aaron), ma la linea muliebre potrebbe avere una storia diversa. 

Da ciò alcuni hanno dedotto che uomini del Medio Oriente abbiano sposato donne locali, il che significa che gli Ashkenazi non sono imparentati con i Khazari o che questi rappresentano solo una parte degli antenati degli attuali Ashkenaziti. Ciò conferma la tesi del professor Gumilev esposta nel libro "From ancient Russia to Imperial Russia”, secondo cui gli attuali ebrei ashkenaziti non sono khazari di stirpe, perché discenderebbero da un gruppo di ebrei armeni (“ashkenaz” sta per “armeno”) mescolati alla nobiltà khazara. In effetti, solo una piccola parte dei Khazari si convertì realmente all'ebraismo, mentre il resto continuò a professare il proprio credo animistico e pagano, con una piccola minoranza di cristiani e musulmani.

Come fa notare Nicola Bizzi in un articolo comparso sul sito “Signoraggio.it” alcuni intellettuali di fede ebraica, tra cui Arthur Koestler, hanno avuto il coraggio di ammettere nei loro studi che la stragrande maggioranza di quella che oggi viene considerata la popolazione “ebraica” mondiale non ha alcun legame storico con la terra di Israele. 
Essa non discenderebbe, infatti, dall’Israele biblico, bensì dall’antico popolo dei Khazari, stanziato già attorno al VII° secolo in quella grande regione oggi corrispondente alla Russia meridionale e all’Ukraina, fino alle montagne del Caucaso. 

Purtroppo la maggior parte delle informazioni sui Khazari in nostro possesso deriva dall’antica storiografia araba, ebraica, armena e bizantina, da antiche leggende slave e, soprattutto, dalla notevole quantità di reperti archeologici che questo popolo ci ha lasciato e che ci fornisce molte informazioni sul suo sistema socio-economico e sulle sue credenze religiose.

Sappiamo, ad esempio, che veneravano il fallo e che celebravano riti che prevedevano sacrifici umani. Come gran parte dei popoli originari delle steppe, i Khazari professavano una religione sciamanica basata sul culto di Tingri, il Dio creatore della natura, con alcuni influssi chiaramente derivanti dal confucianesimo. La loro area di stanziamento, però, soprattutto nelle città greche sul Mar Nero (Troia?) e nella zona della Crimea era, fin dal periodo precedente alla Diaspora, fortemente abitata da popolazioni ebraiche, tanto che in alcuni distretti, già alla fine del VII° secolo, gli Ebrei formavano la maggioranza della popolazione.

Il  nome “Khazar” sembrerebbe derivare dalla radice turca “qaz”, che significa “vagabondare” anche se, come sottolinea Lawrence M. F. Sudbury, relativamente alle loro origini nomadiche così come per la regione di stanziamento nell’area a sud dell’odierna Russia, le certezze sono molto poche. 
Rimane il fatto che quella sarebbe la stessa regione da cui sono provenuti i Kurgan (nomadi appunto) a distruggere l'esperienza storica delle società gilaniche nella 'vecchia europa' così come abbiamo detto in precedenza.

I Khazari arrivarono a controllare un impero esteso e potente che si estendeva per buona parte della Russia e che aveva come naturali confini il Mar Nero, il Mar Caspio, i Monti Urali e la Catena del Caucaso, confinando a Sud-Ovest con l’Impero Bizantino, a Nord-Ovest con la Rus’ di Kiev, a Nord con le terre abitate dai Bulgari del Volga ed a Sud-Est con la Persia. 

Erano per lo più commercianti e “mediatori” e riscuotevano le tasse sulle merci che attraversavano le loro terre, beneficiando della posizione strategica del loro territorio, attraverso il quale passavano le rotte fluviali che dal Mar Nero conducevano sul Mar Baltico. Il Khanato di Khazaria era così continuamente attraversato da mercanti norreni, greci, arabi, bulgari e persiani diretti a Nord e a Ovest e divenne un importante centro economico e politico, luogo di incontro e di reciproco influsso tra lingue, culture e religioni diverse (Islam, Cristianesimo, Animismo, Ebraismo).

In questa prima “fase nazionale” i Khazari dovevano essere già divisi nelle due caste dei Khazari bianchi, guerrieri e nobili con supremazia territoriale e dei Khazari neri, artigiani e commercianti sottomessi ai primi, dovevano aver già adottato il sistema turcomanno di successione monarchica, che prevedeva la presenza di un potere dualistico, con un re supremo (kargan, termine guarda caso molto simile a Kurgan) e un comandante dell’esercito (bek), e stavano per compiere quello stranissimo processo storico-religioso che li avrebbe resi un unicum nella storia: la conversione di massa all’Ebraismo.

Attorno al 740 d.C., infatti, il Khan khazaro Bulan si convertì all’Ebraismo, imponendo tale religione a tutte le popolazioni dei suoi domini. Ciò determinò una brusca rottura con il passato, in quanto, sino ad allora, il khanato khazaro, oltre ad essere rinomato per la sua ricchezza, era noto per la sua tolleranza religiosa. I kargan del khanato, infatti, intrattenevano relazioni commerciali e politiche con tutti i paesi circostanti e permettevano libero culto a chiunque, addirittura lasciando che ogni gruppo religioso basasse il proprio sistema giuridico sui propri dettami religiosi.

Dopo l’830 l’Ebraismo divenne sicuramente religione di stato dal momento che numerosi ritrovamenti numismatici riportano nomi ebraici (Zaccaria, Isacco, Sabriele, Obadiah, etc.) scelti dai re al momento della loro incoronazione. é difficile dire di che tipo di Ebraismo si trattasse, ma alcuni ritrovamenti a Rostov fanno pensare ad un ruolo centrale esercitato dall’istituzione del Tabernacolo e ad un culto molto prossimo a quello descritto nell’Esodo. Sicuramente i Khazari instaurarono strette relazioni con tutte le comunità ebraiche del Levante e della Persia (tanto che gli ebrei persiani chiesero espressamente ai kangan khazari di occupare il Califfato, insorgendo per “distruggere Babilonia”) ma anche con comunità più lontane, come testimoniano carteggi tra ebrei khazari ed ebrei spagnoli.

Ebrei spagnoli che ai tempi dell’Inquisizione furono costretti a convertirsi ‘formalmente’ al cattolicesimo, sia con la coercizione come conseguenza della persecuzione degli ebrei da parte dell'inquisizione spagnola, sia per "libera" scelta, per una questione formale. Molti marrani mantennero le loro tradizioni ancestrali, professandosi pubblicamente cattolici, ma restando in privato fedeli al giudaismo.

Questi ebrei fintamente convertiti sono noti con il nome di “Marrani”. Molti marrani mantennero le loro tradizioni ancestrali, professandosi pubblicamente cattolici, ma restando in privato fedeli al giudaismo.
Uno di modi per potersi riconoscere tra di loro era il ricorso a particolari forme di saluto distintivo e simbolico tra i quali forse il più significativo è rappresentato dalla cosiddetta “Mano del marrano”, nota anche come “Mano del Rebis” di derivazione cabalistica-alchemica e successivamente in uso presso certi ambienti esoterico-massonici che corrisponde a una mano aperta con dito medio e anulare uniti e che ritroviamo in moltissime opere iconografiche e pittoriche sia del passato come del presente.


Con essi la storia della Penisola Iberica, e indirettamente quella degli ebrei, entra in una nuova fase, poiché furono la causa immediata dell'introduzione dell'inquisizione spagnola e dell'espulsione degli ebrei da tale nazione. I marrani benestanti, che erano intensamente impegnati nel commercio, nelle manifatture e nell'agricoltura, si sposarono con appartenenti a famiglie della vecchia nobiltà; conti e marchesi impoveriti si sposarono senza esitazione con ebree facoltose; e accadde anche che conti o nobili di sangue reale si infatuarono di belle ragazze ebree. 

A partire dalla seconda generazione, questi pseudo-cristiani si sposavano tipicamente con donne del loro gruppo sociale. Essi divennero molto influenti grazie alla loro ricchezza ed alla loro educazione, e vennero chiamati a importanti incarichi a palazzo, nei circoli governativi, e nelle Cortes; praticavano la medicina e il diritto e insegnavano nelle università; mentre i loro figli giungevano spesso ad alte cariche ecclesiastiche.

Il lettore più esperto potrebbe avere già capito quali saranno le tematiche affrontate nella prosecuzione dell’articolo. Ma per proseguire dobbiamo ritornare di nuovo indietro nel tempo e fare riferimento a quanto riprotato nella Bereshit Rabbah, la raccolta dei Midrashim riguardante il primo libro del Pentateuco del Tanakh dove si parla di Esaù.

Il libro della Genesi ci racconta che quando Esaù nacque, prima di suo fratello gemello Giacobbe, era rossiccio e peloso e che crescendo, Esaù si dimostrò abile nella caccia e uomo della steppa: la descrizione di un Kurgan!

Forse non tutti sanno che Esaù è anche noto col nome di Edom e i suoi discendenti sono gli idumei, identificati secondo la tradizione ebraica con il popolo principale stanziatosi stabilmente per primo nella zona dell'Italia, e quindi con l'Impero Romano e successivamente con il Vaticano in generale.
Sempre secondo la tradizione gli Edomiti, ostili agli Israeliti ai tempi dell’Antico Testamento, in seguito contrassero un matrimonio misto con i Turchi per creare una mescolanza Turco-Edomita che, più tardi, divenne nota come Cazari (Kazari) – che sono, come abbiamo visto gli attuali usurpatori di Israele. Questi, alla fine, adottarono il nome “Sepharvaim” a scopo ingannevole diventando infine noti come “Veneziani”, e sposando aristocratici e reali europei diventaronoo la “Nobilità Nera”, ovvero il vertice del NWO.

Unendo le loro ricchezze, queste famiglie, hanno usato il commercio e la schiavitù per aumentare la potenza di Venezia. Nel 1082, solo a Venezia furono concessi diritti commerciali esentasse in tutto l’Impero Bizantino.


Nel corso dei secoli, queste famiglie, attraverso il matrimonio, hanno esteso il loro numero e la loro influenza in tutta Europa e nel 1600, sotto il patronato della famiglia reale britannica, hanno costituito la Compagnia Britannica delle Indie Orientali. Da quel momento il gruppo sarebbe stato conosciuto come: Il Comitato dei 300.
La Compagnia delle Indie, crebbe fino a diventare la più grande azienda del suo tempo. La società ha aumentato la ricchezza del gruppo attraverso il commercio di oppio dalla Cina. Basti ricordare che Il nonno di G.W.Bush è Prescott Bush, commerciante d’oppio e fondatore della società massonica Skull & Bones, simbolo dei pirati protagonisti in quel tempo.
E’ importante notare, a questo punto, che né la Cina, né l’India, né la Gran Bretagna sembravano arricchirsi da questo commercio molto redditizio. I profitti sono andati al Comitato dei 300.

Dopo la morte della regina Vittoria, il gruppo si rese conto che era giunto il momento che non potevano rimanere più solo come gruppo di aristocratici, ora avrebbero dovuto includere gli imprenditori.

Con la comparsa degli Stati Uniti sulla scena mondiale, il gruppo ha dovuto espandere la propria influenza per includerla nel sistema. Stavano già facendo grandi guadagni finanziari attraverso il commercio degli schiavi, ma per garantire la loro influenza, hanno creato la Federal Reserve, una società privata.

Possedere lo stock della Federal Reserve, serve al Comitato dei 300 per controllare le grandi aziende, le banche, assicurazioni e fondazioni.

La Nobiltà Nera, oggi è probabilmente più potente di quanto non sia mai stata. La loro situazione finanziaria è assicurata dal loro controllo della “Fed” e di (quasi tutte) diverse banche centrali europee. Il loro dominio è garantito dalla loro enorme influenza, attraverso le associazioni con la Banca Mondiale, il FMI, la NATO e le Nazioni Unite.

Al fine di “distrarre” gli occhi indiscreti, hanno nel tempo incoraggiato e formato sette o società segrete come: Commissione Trilaterale, Bilderberg Group, Council on Foreign Relations, Club di Roma, Illuminati, Skull and Bones, Thule Society e Tavola Rotonda.

Tutti questi gruppi, a parte la gerarchia superiore, sono beatamente inconsapevoli del loro vero scopo e spesso i membri sono ingannati a pensare che essi servono uno scopo nobile, ma in realtà sono solo una cortina fumogena per nascondere i veri elitisti.


Un altro metodo di distrazione utilizzato dal gruppo è l’Associated Press, che è diventato un monopolio di notizie, di proprietà della famiglia Rothschild e utilizzato per lavare il cervello alle masse così come anche la Reuters.

E’ importante sapere che intorno al 1400, i centri di potere europei si fusero in due gruppi:

- i Ghibellini, che sostenevano la famiglia imperiale Hohenstaufen;

- i Guelfi, da Welf, il principe tedesco che si contendeva con Federico il controllo del Sacro Romano Impero.

Il Papa si alleò con i Guelfi. Tutta la storia moderna origina direttamente dalla lotta fra questi due poteri. Ogni italiano ha studiato a scuola Dante e la Divina Commedia e quindi ha familiarizzato con i guelfi e i ghibellini che per decenni hanno insanguinato le strade di Firenze.

I guelfi erano il partito che sosteneva il Papato mentre i Ghibellini quelli che sostenevano l’Imperatore. Lo scontro era però più che fra Papa e Imperatore fra la nuova classe emergente dei mercanti (guelfi) e quella preesistente dei nobili (ghibellini).


I Guelfi sono anche chiamati i Neri, i Guelfi Neri, o la Nobiltà Nera, e sostenevano William of Orange nella sua conquista del trono d’Inghilterra, che, alla fine, si concluse nella creazione della Bank of England e della East India Company che avrebbero dominato il mondo dal 17° secolo. Tutti i colpi di stato, le rivoluzioni e le guerre nel 19° e nel 20° secolo erano l’asse portante nella battaglia dei Guelfi per mantenere ed aumentare il loro potere, che ora è diventato il New World Order.

Il potere dei Guelfi si sarebbe espanso dai centri finanziari italiani al nord della Francia in Lombardia (tutti i banchieri italiani erano appellati come “Lombardi” o “Longobardi”). Lombardo in tedesco significa “banca di deposito”, e i Lombardi erano i banchieri dell’intero mondo medievale. Più tardi avrebbero spostato le operazioni a nord di Amburgo, poi ad Amsterdam e, infine, a Londra.

I Guelfi iniziarono il commercio degli schiavi verso le colonie. I Guelfi, per agevolare il loro controllo della finanza e della politica, perpetuarono culti gnostici che, alla fine, sfociarono nei Rosacruciani, negli Unitarians, nella Fabian Society e nel World Council of Churches. La East India Company, con John Stuart Mill, finanziò la University of London.
Prima d'addentrarsi di più nel "grande quadro", dobbiamo fare una piccola deviazione per rendere le cose un po' più chiare pescando informazioni trapelate da Mr.John Coleman, sedicente ex-agente dell’MI6 che ha condotto una ricerca straordinaria. Lui è l'unico che abbia mai scritto qualcosa in inglese sulla "Nobiltà Nera", e nel continente americano è un pioniere in questa ricerca. 

Il Dott. Coleman dice: 
"La prima delle tre crociate, dal 1063 al 1123, instaurò il potere della "Nobiltà Nera" veneziana e rafforzò il potere della ricca classe dirigente. 
L'aristocrazia della Nobiltà Nera ottenne il potere assoluto su Venezia nel 1171, la nomina del doge fu trasferita a quello che fu conosciuto come il Gran Consiglio. Esso comprendeva i membri dell'aristocrazia commerciale, e ciò fu un totale trionfo per loro.
Da allora Venezia restò nelle loro mani, ma il potere ed influenza della Nobiltà Nera veneziana s'estende ben oltre i suoi confini, e oggi nel 1986, è sentito in ogni angolo del globo.
Nel 1204, l'oligarchia distribuì delle enclaves feudali ai suoi membri, e da allora iniziò la grande crescita del suo potere e della pressione finché il governo non diventò una corporazione chiusa formata dalle più potenti famiglie della Nobiltà Nera."

La Nobiltà Nera si guadagnò il suo titolo facendo dei brutti scherzi, cosicché, quando la popolazione si ribellò contro i monopoli nel governo, come ovunque, i leaders della sommossa furono presto catturati ed impiccati brutalmente. Adoperano l'assassinio nascosto, l'omicidio il sequestro e lo stupro, mandano in rovina dei cittadini o delle imprese a loro ostili.

Allora chi sono queste famiglie? Le più importanti sono:
- House of Guelph (Britain)
- House of Wettin (Belgium)
- House of Bernadotte (Sweden)
- House of Liechtenstein (Liechtenstein)
- House of Oldenburg (Denmark)
- House of Hohenzollern (Germany)
- House of Hanover (Germany)
- House of Bourbon (France)
- House of Orange (Netherlands)
- House of Grimaldi (Monaco)
- House of Wittelsbach (Germany)
- House of Braganza (Portugal)
- House of Nassau (Luxembourg)
- House of Habsburg (Austria)
- House of Savoy (Italy)
- House of Karadjordjevic (Yugoslavia)
- House of Wurttemberg (Germany)
- House of Zogu (Albania) 

Come pure quelle famiglie che si trovano nell'albero genealogico dei Windsor.


Tutte le famiglie dell'elenco sono imparentate con la Casa del Guelfo, una delle famiglie originarie della Nobiltà Nera di Venezia, da cui discende la Casa di Windsor, e quindi l'attuale Regina d'Inghilterra, Elisabetta II. I Guelfi si sono intrecciati con l'aristocrazia tedesca attraverso la Casa di Hannover. 

Il re inglese Hannoveriano, Giorgio I, venne dal Ducato di Lüneberg, una parte della Germania Settentrionale, che fu governata dalla famiglia dei Guelfi fin dal dodicesimo secolo.

Oggi i Guelfi mantengono il potere con il controllo del mercato delle materie prime. Per anni, hanno fissato il prezzo dell'oro, un articolo che non producono e non possiedono per conto proprio. La Casa dei Windsor controlla anche il prezzo del Rame, dello Zinco, del Piombo e dello Stagno. E, come vedrete, non è un fatto casuale che le principali borse merci si trovino a Londra. 
Alcune delle società controllate dalle famiglie della Nobiltà Nera sono la British Petroleum, l'Oppenheimer, la Lonrho, la Philbro ed altri.

Un'altra famiglia della Nobiltà Nera è il Grosvenor in Inghilterra. Per secoli, questa famiglia visse, come la maggior parte delle famiglie reali europee, con i canoni delle terre cedute in superficie. Oggi, questa famiglia possiede almeno 300 acri (1.213.800 mq) nel centro di londra! 

Le proprietà non sono mai state vendute, ma sono date in affitto con un contratto di locazione per 39 anni - il canone delle terre nel medioevo. Il Grosvenor Square, dove si trova l'ambasciata americana, appartiene alla famiglia Grosvenor, come pure Eaton Square. Nell'Eaton Square, gli appartamenti sono affittati a 25.000 Sterline al mese, e l'importo non comprende le spese di manutenzione. 

Queste cifre vi daranno un'idea del patrimonio immenso che le famiglie della Nobiltà Nera raccolgono dai canoni d'affitto, e perchè le famiglie come i Windsor non sono affatto interessate al progresso industriale con la popolazione addizionale che mantiene. 

Questa è l'unica ragione per cui queste famiglie "nobili" sono dietro alla maggior parte, se non a tutti i movimenti ambientalisti del mondo, che in definitiva mirano in modo velato a ridurre l'aumento della popolazione. Il principe Filippo ed il principe Carlo sono i simboli più in vista di questi movimenti, ed ambedue hanno parlato spesso con una totale insensibilità del bisogno di liberare il mondo di persone non desiderate. 

Però, almeno dal 17° secolo, come abbiamo visto ogni casa reale europea in assoluto è stata infiltrata da quel ramo di ebrei collegate ai Khazari. 

La Casa di Hannover sembra essere tedesca, ma è ebrea. Anche la Casa di Asburgo. Allora non furono in realtà i tedeschi che s'impadronirono del trono britannico. 

La Nobiltà Nera europea ha la collaborazione delle famiglie americane come Harriman ed i McGeorge Bundy.

Migliaia di banche grandi e piccole fanno parte della rete del Comitato dei 300, incluse:
- Banca Commerciale d’Italia
- Banca Privata
- Banco Ambrosiano
- The Netherlands Bank
- Barclays Bank
- Banco de Colombia
- Banco de Ibero-America

Nel 1948 George H.W. Bush fu graduato dalla Yale University e dalla Skull and Bones. E’ un lontano cugino della Regina d’Inghilterra, parte della Nobiltà Nera di cui, per rintracciare le origini del suo potere, bisogna andare indietro di 5.000 anni. 

L’antica linea delle famiglie dominanti che credono di avere il diritto di dominare il mondo perché sono discendenti dagli imperatori dell’antico Romano e cosiddetto “sacro” Romano Impero è composta da 13-15 famiglie di “sangue blu” della stirpe di Esaù, in aperta contrapposizione con la stirpe, sempre ebraico-israelitica, di Salomone e Davide.


Bridge Ann (foto sopra), una ragazza di 12 anni, è riuscita, tracciando sia la linea materna che quella paterna di ogni capo di stato USA, ad elaborare il loro pedigree trovando che: tutti i presidente della storia degli Stati Uniti, hanno un antenato in comune, tale: “John Lackland” (Giovanni Senzaterra), re d’Inghilterra del XII secolo e discendente degli antichi re merovingi. 


Gli antenati di Giovanni Senzaterra erano proprio i mitici re “Merovingi”, re taumaturgici dotati di poteri magici i quali sarebbero secondo alcuni autori di libri esoterici i discendenti della "stirpe regale" di Gesù, che sarebbe stato sposato con Maria Maddalena. 

La Maddalena, assieme al figlio avuto da Gesù e ad altre donne citate nei vangeli, dopo la crocifissione sarebbe fuggita dalla Palestina su una barca per approdare in Provenza. Avrebbe poi risalito il Rodano raggiungendo la tribù dei Franchi, che non sarebbero stati altro che la tribù ebraica di Beniamino nella diaspora. 

I Merovingi, i primi re dei Franchi, proprio a causa di questa origine avrebbero avuto l'appellativo di re taumaturghi, ovvero guaritori, per la loro facoltà di guarire gli infermi con il solo tocco delle mani, come il Gesù dei vangeli - seppure gli apostoli mostrarono la stessa facoltà, considerata un dono dello Spirito Santo. 

Questa tesi si trova esposta nel libro Il santo Graal di Baigent, Leigh e Lincoln, del 1982, che ha dato lo spunto a moltissimi altri testi sulla "linea di sangue del Graal, ma non è suffragata da alcuna fonte storica a parte l'ovvia citazione della leggenda medievale dello sbarco della Maddalena in Francia, resa popolare da Jacopo da Varazze nella Legenda Aurea.

“Mer” viene da “Mare” e “Vingios” da “Serpente”; quindi significa “Sea Serpent”. L’altro ramo dei Merovingi, erano i discendenti di una figura mitologica chiamata re “Meroveus” del IV secolo; si dice sia stato concepito da un rapporto con la madre e un mostro che usciva dal mare (Quinotauro).

Un altro interessante e comune antenato è “Vlad Dracula”, meglio conosciuto come “Vlad l’Impalatore”, principe di Valacchia (oggi Romania, il che ci riporta alle aree circostanti il Mar Nero) nel XV secolo. è stato membro del “Ordine del Drago” ed era conosciuto come il “figlio del drago”, o Dracula; figura che diede inizio alla leggenda del “Conte Dracula”, spietato e sadico vampiro.


Possiamo quindi immaginare la storia occulta come a una guerra millenaria tra stirpi di famiglie di Elohim contrapposte le cui origini affondano nei tempi antidiluviani, ancor prima dell’evento catastrofico con cui abbiamo aperto l’articolo. 

Famiglie che certamente includono: Rothschild, Kuhn, Loeb, Lehman, Rockefeller, Sach, Warburg, Lazard, Seaf, Goldman, Schiff, Morgan, Schroeder, Bush, Harriman… 

Altresì è importante sapere che altre, che non sono mai citate, sono certamente molto più “potenti” di queste.

Di spicco nel consiglio di due giganti assicurativi troviamo:
- la famiglia Giustiniani, della Nobiltà Nera di Roma e Venezia il cui lignaggio origina dall’Imperatore Giustiniano
- Sir Jocelyn Hambro di Hambros (Merchant) Bank
- Pierpaolo Luzzatti Fequiz, il cui lignaggio risale a sei secoli fa al più antico Luzzatos, appunto appartenente alla Nobilità Nera di Venezia
- Umberto Ortolani dell’antica famiglia della Nobiltà Nera con lo stesso nome
Altri vecchi membri del Comitato dei 300 e membri del consiglio di ASG e RAS facenti parte della Nobilità Nera sono:
- la famiglia Doria, i finanzieri degli Spanish Hapsburgs 
- Elie de Rothschild della famiglia francese dei Rothschild
- il Barone August von Finck 
- Franco Orsini Bonacassi dell’antica Nobilità Nera Orsini che fa risalire il suo lignaggio all’antico senatore Romano con lo stesso nome la famiglia Alba il cui lignaggio risale al Gran Duca d’Alba
- il Barone Pierre Lambert, un cugino della famiglia belga dei Rothschild

A questo punto dovrebbe essere chiara per il lettore la risposta al quesito sul perché è stato possibile per la storia dimenticare completamente l’esistenza del popolo khazaro. 

Sembrerebbe incredibile, ma per quanto si provi a sfogliare l’indice di un qualsiasi testo scolastico alla ricerca delle vicende del popolo khazaro e della storia di un impero che, per oltre due secoli, ha influenzato le vicende di Europa, Asia e Medio-Oriente, non se ne trova traccia. 

Sembra quasi che, al di fuori di ristrettissimi ambiti accademici e universitari (prevalentemente dell’Europa dell’Est), non si debba parlare della storia dei Khazari. Benché esista una fiorente letteratura a riguardo (per chi ha la volontà e la pazienza di consultarla), certi fatti storici sono sempre stati volutamente fatti passare sotto silenzio, soprattutto sui libri di scuola, perfino in ambito universitario. 

Perchè si può parlare liberamente dell’Impero Macedone, dell’Impero Romano, dell’Impero Bizantino, dell’Impero Ottomano, e non dell’Impero Khazaro?

La risposta a questo e a molti altri interrogativi sta probabilmente nel fatto che le popolazioni del dissolto impero khazaro, per quanto molte di esse vennero assorbite dall’Orda d’Oro, iniziarono a migrare, diffondendosi principalmente nelle terre slave dell’Europa centro-orientale, gettando le basi di quelle che diverranno le principali comunità ebraiche di quelle regioni.

Ciò che storicamente accadde in quel periodo è che il popolo conosciuto da secoli come “Khazaro” divenne il popolo “Ebreo”, e da lì iniziò una vera e propria operazione di occultamento della vera origine degli Ebrei europei, e venne diffusa una storia artefatta, basata sull’idea che essi fossero gli Ebrei biblici. E questa credenza erronea vige ancora oggi agli occhi dell’opinione pubblica internazionale, trovando sorprendentemente più critiche e opposizioni proprio in ambito ebraico, piuttosto che nell’ambito della cultura dei “Gentili”, ovverosia dei non Ebrei.

Vi sono tutti gli elementi per dimostrare che gli Ebrei conosciuti come Ashkenaziti (oltre il 90% degli Ebrei del mondo) discendono dai Khazari, mentre gli Ebrei Sefarditi, esigua minoranza oggi, sarebbero gli unici ad avere un’origine semitica e medio-orientale proveniente dalla stirpe davidica, la stessa di Re Salomone e degli altri patriarchi ebrei risalendo fino allo scisma tra Esaù e Isacco,i due figli di Giacobbe.

Questo può fornirci una nuova chiave di lettura degli eventi che macchiarono indelebilmente di sangue la storia del nazismo e dello sterminio degli ebrei in quel conflitto tra Gog e Magog propedeutico l’armageddon, tra la stirpe di Esaù e quella di Isacco. Una guerra che va avanti da migliaia di anni e che oggi si manifesta nella realizzazione del NWO, ovvero nel tentativo di ricostruire l’Impero Romano che sfuggì al nazismo mosso dagli Ashkenazi, ma che oggi sta riuscendo alla Unione Europea.


Fonti:
L´Epica di Gilgamesh, N.K. Saunders
William B. F. Ryan et al, "An Abrupt Drowning of the Black Sea Shelf, " Marine Geology, 138(1997), 119
Norman Roth, Conversos, Inquisition, and the Expulsion of the Jews from Spain, Wisconsin University Press, Madison, WI, 2002.
N. Wachtel, La fede del ricordo. Ritratti e itinerari di marrani in America (XVI-XX secolo), Torino, Einaudi, 2003.
Gianluca Solla, "Marrani, Il debito segreto", Marietti 1820, 2008
"Black Nobility Unmasked Worldwide", dott. John Coleman, 1985

Diversi Piani di Realtà

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Secondo Jean Bale Colsale, docente di simbologia all’Università di Bangor, Maine, ci sono diversi piani di realtà.

Il piano 0 è costituito dal 60 per cento degli individui che non percepisce altra realtà che la casa in cui vive, la partita di pallone, e il sesso. Fin qui sarebbe una scelta legittima. Ma la degenerazione patologica di questo piano è costituita da quelli che si fanno la foto con dietro la nave Concordia che affonda, sorridendo contenti.
O di quelli che vanno a vedere la villa di Cogne solo per curiosità.

O di quelli che, a fronte della futura crisi economica, dicono: “E a me che mi frega? Basta che non tocca me”.

Agli altri piani c’è chi si occupa della vita e della realtà in cui viviamo.


1) Ad un primo piano c’è la realtà ufficiale.

La seconda guerra mondiale è scoppiata perché Hitler voleva conquistare il mondo e l’America buona l’ha fermato.

L’11 settembre è scoppiato perché Bin Laden è cattivo e l’America ora ha dichiarato guerra al terrorismo.

L’Unione Europea è un normale processo di integrazione tra stati, che vogliono la pace tra di loro e vogliono evitare conflitti futuri.

La Concordia è affondata perché Schettino ha sbagliato.

Chi vive in questo piano crede praticamente a tutto, e il livello patologico di esso è costituito da coloro che, a fronte di una persona che si suicida con tre coltellate sul cuore, come il collaboratore campano di Di Pietro pochi anni fa, dicono: “Beh, ma se lo dice il magistrato sarà senz’altro un suicidio. Che c’è di strano in un Tizio che si da tre coltellate al cuore?”.

Altra manifestazione patologica di questo piano è costituita da coloro secondo cui Berlusconi non è riuscito a governare per colpa del complotto comunista, e quindi l’Italia è in questo casino per colpa dei comunisti .. 



2) Ad un secondo piano c’è chi cerca una realtà più profonda e chi non si accontenta delle verità ufficiali.

La seconda guerra mondiale  stata finanziata dagli stessi banchieri che hanno finanziato sia Hitler sia gli USA.
L’11 settembre l’hanno provocato gli americani per trovare una scusa per poi dichiarare le guerre e accelerare la spinta autoritaria sul loro territorio.

L’UE è una fregatura colossale.

La Concordia è affondata per interessi economici della compagnia.

Il livello patologico di questo piano è costituito da coloro che vedono sempre qualcosa dietro alla realtà. Se Tizio si fa prete, lo fa per interesse personale. Se un magistrato rischia la vita per combattere la mafia, lo fa per carrierismo. Se apri un blog complottista, lo fai per soldi o per metterti in mostra. Se un politico fa un discorso positivo, lo fa per conquistare elettori.

Foto di gruppo di alcuni membri della Skull & Bones. Università di Yale 1800

3) Poi c’è un terzo piano di realtà, che è quello delle società segrete e del filo conduttore che unirebbe molte vicende mondiali.

Il filo conduttore fa scoprire che le prime guerre mondiali e la terza imminente erano programmate da tempo. Che l’11 settembre si inserisce con coerenza in questo scenario.E l’unione Europea anche.

Addirittura c’è un libro di Paolo Rumor, “L’altra Europa”, di cui ha parlato la rivista Fenix in un’intervista allo stesso Rumor, che parla di un’Unione Europea progettata fin da 2000 anni fa.

Qui, in questo terzo piano, entrano in gioco Templari, Rosacroce, società segrete, il conflitto tra Massoneria e Chiesa Cattolica, ecc.

Normalmente, approfondendo le cose in questo piano, ci si accorge sempre che i principali ideatori delle vicende umane appartengono tutti a società segrete rosacrociane, templari e massoniche.

E ci si accorge che queste persone non fanno nulla che non abbia un significato simbolico, e di conseguenza tutto quello che proviene da loro ha sempre, necessariamente, un significato simbolico ed esoterico.

Quando un evento non è provocato da loro, ma è casuale (ammesso che esista il caso, mi direbbe qualcuno), possono appropriarsi della vicenda, se questa ha un significato simbolico.

Ecco, attenzione allora a questo punto. Non è che non esista il caso. Ma quando esiste, l’evento può essere recuperato in chiave simbolica e veicolato come simbolo e come messaggio, se a loro fa comodo.

La degenerazione patologica di questo livello è di quelli che vedono simbologie occulte in ogni cosa.

Qualche tempo fa misi su facebook un link ad un sito di auto americane e già alcuni discutevano sulla simbologia occulta di questo sito, che invece era solo una pubblicità che facevo ad un mio amico.

Se Berlusconi viene beccato con le dita nel naso, sicuramente sta lanciando un messaggio dicendo che lo vogliono uccidere, dal momento che il naso serve per respirare, e il respiro richiama il soffio vitale.

Se il salumiere invece di un etto di prosciutto te ne da un etto e 13, alcuni sospettano che il salumiere voglia lanciare messaggi occulti.


4) Poi c’è un quarto piano di realtà. Quello di Malanga, degli ufologi, degli alienologi, che cercano di studiare l’intervento alieno sull’umanità e la sua storia.

Di fronte alla seconda guerra mondiale studiano il fenomeno dei dischi volanti nazisti.

Di fronte all’UE e all’11 settembre sostengono che fossero stati predetti nella Bibbia (in questo senso il recente libro “Codice Genesi” di Michael Drosnin).

Non essendo uno studioso di questo ramo, non posso distinguere il confine tra patologia e normalità, perché rischio di considerare patologico dalla mia ottica quello che invece è normale e che un giorno scoprirò essere la verità.


Mi limito a dire che mi fa un po’ sorridere quando sento dire che Schettino potrebbe essere controllato da un alieno, o quando sento parlare dei rettiliani di Icke. Ma in fondo so anche che non sono in grado di giudicare, e un giorno ciò che mi farà sorridere lo troverò forse normale.

E so anche che, rispetto alla realtà propinatami da Vespa, Fede e Travaglio, mi pare più plausibile quella di Icke.


5) Ci sarebbe in realtà un quinto piano. Il piano spirituale della vita. Il piano divino sull’umanità. 

E’ il piano dove il bene e il male iniziano a confondersi, dove tutto si perde in una volontà unica di Dio, di cui bisognerebbe cercare di percepire il fine ultimo. Dove un alieno conta quanto un terrestre, un cane, un topo, e un albero. Dove tutto ha un senso preciso che contribuisce al fine ultimo dell’esistenza: la tigre quanto l’agnello, la Rosa Rossa quanto la Carlizzi, Attivissimo come Massimo Mazzucco.


La degenerazione patologica di questo piano è costituita da quelli che se gli dici “Osho è stato assassinato dalla Cia”, ti rispondono: “No, Osho ha lasciato il corpo quando la sua anima aveva terminato il suo compito in questa vita”; oppure da quelli che, quando gli dico che mi occupo di omicidi, mi rispondono che io sono un essere primitivo e devo ancora evolvere, perché “l’unico che può togliere la vita è Dio”. Il che è anche vero, ma è un po’ difficile portare questa argomentazione come prova in tribunale e convincere un giudice.

Purtroppo, normalmente, i ricercatori di ciascun piano non dialogano tra loro. Al massimo si dialoga con il piano immediatamente inferiore e superiore. Ma spesso neanche tra quelli.

E spesso molti non comprendono che non esiste una visione giusta e una falsa, un piano giusto e uno vero. Quelli del quinto piano sorridono compiaciuti di fronte ai discorsi fatti ai piani bassi, di fronte all’affanno con cui alcuni cercano la verità.

Quelli del terzo, quarto e quinto piano ridono di quelli del secondo, perché sanno che, se anche le torri le avesse buttate giù Bin Laden, comunque ci sarebbe stata una volontà precisa in tal senso da parte degli USA.

E quelli dei piani bassi ovviamente guardano come paranoici quelli dei piani alti. Oppure li guardano come gente che, semplicemente, si occupa di cose che a loro non interessano.

Ma la realtà è una sola, e non possono esistere piani di realtà separati.

Se gli alieni esistono, possono essere tirati in ballo, in teoria, per ogni vicenda e non mi stupirei di trovarli anche dietro a qualche personaggio politico di spessore mondiale (penso ad esempio ad un recente libro di Anne Givaudan, dove si racconta di una sensitiva dei servizi segreti vaticani che individua in un uomo politico un essere di un altro mondo).

La mancanza di dialogo è così forte che addirittura la gente litiga all’interno dello stesso piano. 

Così al quarto piano i malanghiani discutono con i pinottiani e i forgioniani; al terzo ci sono i panrosacrociani come me (uso una definizione di Massimo mazzucco), i pangesuitici, i panmassonici, i pancattolici...

Al secondo piano c’è chi litiga tra coloro secondo cui l’11 settembre è stato causato da una serie di esplosioni interne all’edificio, chi dice che gli aerei sono degli ologrammi, chi dice che gli edifici sono collassati con delle armi a vibrazioni sonore, ecc.

Ognuno, insomma, ha la sua verità. E ritiene che gli altri sbaglino, eccedano, disinformino. 

La realtà, però, non è fatta da piani diversi, ma è unica. 

E’ solo per incapacità, o per inclinazione naturale, che uno sceglie di vivere in un piano o nell’altro, e di occuparsi di uno di questi. Pochi sono quelli che si occupano di più piani contemporaneamente.

Bagliori giallastri nel Buio

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Il caso comincia mercoledì 5 novembre 1975. Walton era alle dipendenze di Mike Rogers, che aveva da nove anni un contratto con la United States Forest Service per vari lavori. Rogers e Walton erano molto legati; Travis frequentava la sorella di Rogers, Dana, che avrebbe sposato di lì a poco. Gli altri uomini del gruppo erano Ken Peterson, John Goulette, Steve Pierce, Allen Dallis e Dwayne Smith; vivevano tutti nella piccola cittadina di Snowflake, Arizona. Rogers era stato assunto per ripulire il sottobosco di una vasta area (più di 1.200 acri) vicino a Turkey Springs, Arizona. Il lavoro era il più remunerativo che Rogers avesse ricevuto dal servizio forestale, ma il gruppo era in ritardo con il programma. 

Come risultato, allungarono i turni di lavoro per adempiere al contratto; in genere gli operai lavoravano dalle 6 del mattino fino al tramonto. Poco dopo le 18:00 la sera del 5 novembre, Rogers e il suo gruppo, finito il loro lavoro, salgono sul camion di Rogers per il viaggio di ritorno a Snowflake. Il gruppo riporta che dopo poco iniziarono a vedere una potente luce attraverso gli alberi, che poi si scopre essere generata da un disco di metallo con una cupola. 

Questa emette bagliori giallastri, misura circa 6 m di larghezza e 2,50 m di altezza e sembra evoluire a pochi metri dalla strada. Rogers si ferma ad una trentina di metri dall'oggetto, a questo punto Walton saltò dal camion e corse verso il disco. Gli altri uomini affermano di aver detto a Walton di tornare indietro, ma egli continuava ad avvicinarsi al disco. Quando fu vicino all'oggetto, l'uomo nel camion riportò che il disco cominciò a fare un rumore simile ad una turbina molto forte. 

Il disco poi ha cominciato ad oscillare da un lato all'altro, e Walton cominciò a camminare con cautela lontano dall'oggetto. Jerome Clark scrisse che, appena dopo che Walton si era allontanato dal disco, gli altri insistettero nel dire che un fascio di luce blu-verde emanata dal disco, "colpì Travis". Clark continua scrivendo che Travis "sollevò un piede in aria, le braccia e le gambe distese, si tirò indietro per circa 10 metri, per tutto il tempo catturato nel bagliore della luce. La sua spalla destra toccò terra, e il suo corpo si distese mollemente sul terreno. (Clark, 628-629)

 

Rogers più tardi si è detto convinto Walton fosse morto, così guidò molto velocemente sulla strada sterrata, per paura che il disco stesse inseguendo il camion. Dopo circa un quarto di miglio, il camion sbandò fuori strada e Rogers si fermò. Dopo qualche discussione, il gruppo decise di tornare al sito e di trovare Walton. Il disco era sparito e i colleghi dissero di aver cercato Walton per mezz'ora, senza trovare traccia. Circa alle 19:30, Peterson chiama la polizia da Heber, vicino a Snowflake. Il Vice sceriffo Chuck Ellison rispose al telefono; Peterson inizialmente disse solo che uno dei suoi colleghi si era perso. Ellison incontrò quindi il gruppo al centro commerciale. 

Gli raccontarono la storia — tutti gli uomini erano sconvolti, due di loro in lacrime — e anche se era un po' scettico riguardo al racconto, Ellison avrebbe poi dichiarato "che se stavano mentendo, erano terribilmente bravi a farlo."(Clark, 629) Ellison notificò al suo superiore — Sheriff Marlin Gillespie — che disse a Ellison di trattenere gli uomini a Heber fino al suo arrivo con l'Ufficiale Ken Coplan per interrogarli. In meno di un'ora arrivarono Gillespie e Coplan, quindi ascoltarono la storia. Rogers insistette sul fatto di tornare immediatamente sulla scena per cercare Walton, con i cani, se possibile. Non c'erano cani disponibili, ma la polizia e alcuni uomini tornarono sulla scena. Smith, Pierce e Goulette erano troppo sconvolti per essere d'aiuto nella ricerca, così decisero di tornare a Snowflake e raccontare la brutta notizia a parenti e amici. Tornati sulla scena, i rinforzi di polizia divennero sospettosi sulla storia raccontata dal gruppo, principalmente a causa della mancanza di prove fisiche che provassero l'accaduto. Anche se più poliziotti e volontari arrivarono per le ricerche nella zona, non trovarono nessuna traccia di Walton. 


Le notti invernali possono essere abbastanza fredde in montagna e Walton indossava solo dei jeans, una giacca e una camicia; la polizia era preoccupata che Walton cadesse vittima di ipotermia nel caso si fosse perso. Rogers e lo sceriffo Coplan andarono dalla madre di Travis, Mary Walton Kellett, per raccontarle l'accaduto, lei viveva in un piccolo ranch a Bear Creek, a circa 16 km da Snowflake. Rogers le raccontò l'accaduto e lei gli chiese di ripetere. Chiese quindi, con calma, se qualcuno diverso dalla polizia e dai testimoni oculari avesse sentito la storia. Coplan pensò che la sua richiesta fosse strana; questo fattore ha contribuito al crescente sospetto tra le forze di polizia che qualcosa di diverso da un UFO fosse responsabile della sparizione di Walton. D'altro canto, Clark notò che la Kellett era nota come persona generalmente cauta e aveva inoltre allevato sei figli in gran parte da sola in circostanze precarie, che "da tempo le avevano insegnato a non cadere a pezzi di fronte alle crisi o alle tragedie". 

Eppure nei giorni a venire, come sopraffatta dagli eventi, avrebbe mostrato emozioni prima di amici, conoscenti e sconosciuti - un fatto che sarebbe stato menzionato nei trattamenti di debunking dell'episodio Walton." (Clark, 631) Circa alle 3:00 del mattino, Kellet telefonò a Duane Walton, il suo secondogenito. Egli lasciò velocemente casa sua a Glendale e andò a Snowflake. Dalla mattina del 6 novembre, molti ufficiali e volontari avevano cominciato le ricerche intorno alla zona dove si era perso Travis. Non si scoprì nessuna traccia, ed i sospetti della polizia erano sempre più orientati al fatto che il racconto dell'UFO era stato architettato per coprire un incidente o un omicidio. Sabato mattina, Rogers e Duane Walton arrivarono nell'ufficio dello sceriffo Gillespie "fortemente adirati" poiché erano ritornati sulla scena della scomparsa e non avevano trovato nessuno. Dal pomeriggio di quel giorno, la polizia cominciò a cercare Travis con gli elicotteri, gli ufficiali a cavallo e le Jeep. (Clark, 361) Inoltre, da sabato, il caso di sparizione di Walton era diventato internazionale. 

I reporter, gli ufologi e i curiosi cominciarono ad arrivare a Snowflake. Tra i visitatori c'era Fred Sylvanus, un investigatore di UFO di Phoenix, che intervistò Rogers e Duane Walton sabato 8 novembre. Mentre ripetutamente esprimevano preoccupazione per il benessere di Travis (e criticavano la polizia per il poco impegno dimostrato), entrambi gli uomini fecero affermazioni sul fatto che sarebbero tornati a tormentarli, quando avessero avuto notizia delle critiche. Nell'intervista concessa a Sylvanus, Rogers affermò che, a causa della sparizione di Travis e delle conseguenti ricerche, egli non sarebbe stato in grado di portare a termine il contratto che aveva con la forestale, e sperava che le ricerche del suo amico scomparso avrebbero mitigato le conseguenze. Duane Walton disse che lui e Travis erano interessati agli UFO, e qualcosa come dodici anni prima, Duane aveva visto un UFO simile a quello descritto da Rogers. Duane raccontò che sia lui che Travis avevano deciso che si sarebbero avvicinati il più possibile ad un UFO nel caso in cui ne avessero avuto la possibilità. 

Duane disse anche che Travis non sarebbe stato ferito dagli alieni, perché "loro non arrecano danno alle persone". (Clark, 631) Anche se non ne avevano intenzione, Rogers e Duane Walton, con le loro dichiarazioni, avevano dato "le basi per un'interpretazione alternativa del caso". (Clark, 632) Tempo dopo, Travis dichiarò che non aveva mai avuto una "passione" per gli UFO, anche dopo il suo presunto rapimento, ma il nastro registrato con le parole di suo fratello Duane, mentre Travis era ancora assente, fa pensare al contrario di quello che ha dichiarato Travis.[ Poco dopo l'intervista di Sylvanus, il Marshal Sanford Flake annunciò che l'intera faccenda era stato uno scherzo architettato da Duane e Travis. Avevano imbrogliato i falegnami accendendo un palloncino e "rilasciandolo nel momento opportuno". La moglie di Flake non fu d'accordo, suggerendo che la storia di suo marito era "impensabile come quella di Duane Walton". (Clark, 632) 

Nel frattempo, gli ufficiali di polizia fecero ripetute visite in casa della signora Kellett; Duane una volta tornò a casa e la trovò in lacrime dopo che l'avevano interrogata nel suo salotto. Duane chiese alla polizia di lasciare la casa se non avevano niente di nuovo da dire o da chiedere. Duane suggerì alla madre di parlare con la polizia solo sotto il portico, cosa che le avrebbe permesso di concludere l'interrogatorio in qualsiasi momento volesse, scegliendo semplicemente di andare dentro. Fece esattamente così quando il maresciallo Flake arrivò per portare un messaggio, cosa che, come Clark nota, ha contribuito all'idea tra gli scettici che Kellett aveva "qualcosa da nascondere, o qualcuno". (Clark, 632)

 

Duane parlò anche con William H. Spaulding del Ground Saucer Watch. Spaulding suggerì che, se Travis fosse tornato, GSW avrebbe pagato un medico di fiducia per visitarlo in privato. Spaulding suggerì anche che, se Travis fosse tornato, si sarebbe dovuta recuperare la sua prima urina, in modo da poterla testare. Lunedì 10 novembre, tutti i membri del gruppo vennero sottoposti alla macchina della verità da Cy Gilson, un impiegato del Dipartimento di Pubblica Sicurezza dell'Arizona. Chiese se gli uomini causarono danni a Travis (o se conoscevano qualcuno che glieli avesse causati), se conoscevano il posto in cui si trovava il corpo di Travis e se dicevano la verità riguardo all'UFO. 

Tutti gli uomini negarono di aver fatto del male a Travis (o di conoscere qualcuno che gliene avesse fatto), negarono di sapere dove fosse il corpo e insistettero nel dire di aver visto un UFO. Eccetto Dallis (che non completò il suo esame che quindi venne invalidato), Gilson concluse che tutti gli uomini dicevano la verità e che i risultati dell'esame erano validi. Clark cita il report ufficiale di Gilson: "Questi test provano che i cinque uomini hanno visto un oggetto che credono essere un UFO, e che Travis Walton non è stato aggredito o ucciso da nessuno di loro quel giovedì". Se l'UFO era un trucco, pensò Gilson "i cinque uomini non sapevano dello scherzo". (Clark, 633) Dallis successivamente ammetterà che aveva nascosto la fedina penale per ottenere il suo lavoro con Rogers ed aveva paura di essere scoperto e per questa menzogna aveva abbandonato il test della macchina della verità. A seguito di questi test, lo sceriffo Gillespie annunciò che, fatta eccezione per la storia dell'UFO, "Non c'erano dubbi che dicessero la verità." (Clark, 633) Flake non era convinto; una volta si presentò in casa della Kellett con una troupe televisiva, sperando di scoprire lì il nascondiglio di Travis. Il 10 novembre, appena prima di mezzanotte, Grant Neff disse di aver risposto al telefono di casa sua a Taylor, Arizona, che si trova a poche miglia da Snowflake (Grant era sposato con la sorella di Travis, Alison). Il chiamante parlò con voce debole: "Qui è Travis. Sono in una cabina telefonica alla stazione di Heber, e ho bisogno di aiuto. Venite a prendermi". 

Inizialmente, Neff pensò che si trattasse di uno scherzo. Prima che Neff potesse riagganciare il telefono, però, il chiamante parlò di nuovo, quasi isterico e gridando disse: "Sono io, Grant... sto male, e ho bisogno di aiuto! Vieni a prendermi." Neff riconsiderò l'identità del chiamante. Il suo panico sembrava vero, così Neff e Duane Walton furono spinti ad andare a quel distributore di benzina. Hanno riferito di aver trovato Travis lì, era crollato nella seconda delle tre cabine telefoniche. Indossava gli stessi vestiti di quando era sparito - ancora insufficienti, la temperatura era di circa 20 °C - e sembrava più magro e di non essersi rasato per tutto il tempo nel quale era stato assente. Durante il viaggio di ritorno a Snowflake, Travis sembrava spaventato, agitato, ansioso e più volte borbottò circa esseri con occhi terrificanti. Pensava di essere assente solo da poche ore, quando ha saputo che era sparito da quasi una settimana, sembrava stordito e smise di parlare. Duane Walton ha detto di aver deciso di non rivelare il ritorno Travis immediatamente, perché era preoccupato per suo fratello, che apparentemente sembrava fragile. 

Non avendolo comunicato alle autorità, però, Duane si trovò ad affrontare le accuse di complicità dell'insabbiamento delle prove che lui o Travis non volevano far vedere alla polizia. A casa di sua madre, Travis disse che si fece il bagno e cercò di mangiare, ma non vi riuscì, anzi, vomitava anche dopo aver mangiato cibi leggeri. Come aveva suggerito Spaulding, Duane disse a Travis di conservare un campione della sua prima urina dopo il ritorno. A seguito di una soffiata di un dipendente della compagnia telefonica circa alle 2:30, la polizia scoprì che qualcuno aveva chiamato la famiglia di Neff da un telefono a gettoni dal distributore di benzina di Heber. Gillespie inviò due uomini a rilevare le impronte digitali dalle cabine, ma nessuna delle ipronte era di Travis. Questo fatto sarebbe stato usato dagli scettici che pensavano che l'intera vicenda fosse una bufala, mentre i sostenitori sostengono che un esame delle impronte digitali effettuato al buio, nelle prime ore del mattino da due sceriffi armati di torce elettriche non era certo l'ideale e non era esaustivo. Duane si ricordò della promessa di Spaulding di una visita medica privata. Senza notificare alle autorità il ritorno di Travis, Duane lo portò a Phoenix, martedì in tarda mattinata, dove si incontrarono con il Dott. Lester Steward. I Walton dissero che furono delusi nell'apprendere che Steward non era un medico come aveva promesso Spaulding, bensì un ipnoterapista. Spaulding e Steward riportarono successivamente che i Walton rimasero con loro per più di due ore, mentre gli Walton insistevano di essere rimasti al massimo 45 minuti, molti dei quali furono passati a discutere sulle qualifiche mediche di Stewart Clark, 635). Il tempo trascorso con Steward, tempo dopo, sarebbe diventato un problema nel caso. Da martedì pomeriggio, la notizia sul ritorno di Travis fu resa pubblica. 

Duane ricevette una telefonata di Spaulding a cui disse di non disturbare nuovamente la sua famiglia. Clark scrive che dopo questa telefonata "Spaulding è diventato un nemico giurato del caso." (Clark 363) Tra le altre telefonate ricevute dopo la notizia del ritorno di Travis ce ne fu una di Coral Lorenzen del Aerial Phenomena Research Organization (APRO), un gruppo di ricerca privato sugli UFO. Lei promise a Duane che Travis sarebbe stato visitato da due medici — il medico generico Joseph Saults e il pediatra Howard Kandell — a casa di Duane. Duane accettò e gli esami cominciarono alle 15:30 del pomeriggio di martedì. Clark scrisse che "tra la chiamata di Lorenzen e l'esame medico, un'altra parte sarebbe entrata nella storia e l'avrebbe complicata". (Clark, 636) Lorenzen fu contattata da un impiegato del National Enquirer, un tabloid americano noto per il tono sensazionalistico. 

L'impiegato dell'Enquirer promise di sovvenzionare le ricerche dell'APRO in cambio "della collaborazione e dell'accesso ai Walton". Poiché le risorse finanziarie dell'Enquirer erano molto maggiori di quelle dell'APRO, Lorenzen accettò l'accordo. (Clark, 363) Gli esami medici rivelarono che Travis era essenzialmente in buona salute, ma c'erano due cose inusuali: Un piccolo punto rosso presso la piega del gomito destro di Travis che era coerente con un'iniezione da ago ipodermico, ma i medici hanno osservato che il posto non era nei pressi di una vena. L'analisi delle urine rivelò che c'era mancanza di chetone. Questo è insolito perché, dato che Travis era stato disperso per cinque giorni con poco o nessun alimento, come egli stesso diceva (e come suggerì la sua perdita di peso), il suo corpo avrebbe dovuto cominciare a rompere i grassi per sopravvivere e questo avrebbe portato ad alti livelli di chetone nelle urine. I critici sostengono che questa incoerenza è una prova contro la storia di Travis. Travis avrebbe poi ipotizzano che aveva ottenuto il marchio sul gomito nel corso del suo lavoro, i critici avrebbero ipotizzato che il marchio mostrava dove Travis (o qualcun altro) aveva iniettato la droga nel suo sistema. 

Clark respinge questa possibilità di droga come molto improbabile, dato che i medici non riscontrarono alcun segno, ma egli stesso osserva che forse "è più difficile spiegarsi l'assenza di lividi, causati dalla caduta a terra di Travis dopo la collisione con il fascio di luce". (Clark 637) Travis successivamente notò che egli era stato un pugile dilettante e raramente era stanco anche dopo i combattimenti pesanti; notò anche che nelle sue registrazioni, lui e gli altri avevano preso alcuni colpi dolorosi e avevano fatto delle cadute, che non avevano però lasciato segni significativi. Quando lo sceriffo Gillespie apprese del ritorno di Travis attraverso i mass media si arrabbiò. Gillespie pensò che avesse dimostrato la sua fede nella storia degli UFO con il suo annuncio dopo i test della verità. Duane, invece, era ancora più amaro dopo quello che aveva visto come uno sforzo di ricerca apatico durante l'assenza di Travis. Travis raccontò poi a Gillespie quello che era successo durante i cinque giorni in cui era stato assente. Era la prima volta che raccontava a qualcuno la sua storia, tranne che ai suoi familiari o agli amici intimi. Nel suo studio della letteratura riguardo ai rapimenti alieni, Terry Matheson scrive che "l'esperienza di Walton si distingue in virtù del fatto di non essere particolarmente bizzarra, per quanto riguarda i racconti di rapimenti."(Matheson, 111-112) Travis ha riferito che, dopo essersi avvicinato all'UFO vicino al luogo di lavoro, l'ultima cosa che ricorda fu di essere colpito da un fascio di luce. 

Quando si svegliò, Travis disse di trovarsi su un lettino. Una luce era accesa sopra di lui e l'aria era pesante e bagnata. Era nel panico e aveva difficoltà a respirare, ma il suo primo pensiero fu di trovarsi in un ospedale qualunque. Quando tornò in sé, Travis disse di aver realizzato di essere circondato da tre figure, ognuna delle quali indossava una tuta arancione. Le tre figure non erano umane; Travis li descrive come simili ai Grigi che si trovano in alcuni racconti di rapimenti alieni: "più bassi di cinque piedi, e avevano la testa calva, senza capelli. Le loro teste erano a cupola, molto larghe. Sembravano dei feti ... avevano occhi grandi — occhi enormi — quasi tutti marroni, senza la parte bianca. La cosa più spaventosa di quelle creature erano quegli occhi ... mi stavano guardando." Le loro orecchie, naso e bocca "sembravano molto piccole, forse solo perché i loro occhi erano così grandi." (Clark, 646) 

Preoccupato per la sua salute, Travis disse che saltò in piedi e urlò a quelle creature di stargli lontano. Afferrò un cilindro che sembrava di vetro da uno scaffale vicino e cercò di rompere la sua punta per creare un coltello improvvisato, ma l'oggetto sembrava infrangibile, così, cominciò invece a sventolarlo contro le creature come fosse un'arma. Le tre creature lo lasciarono nella stanza. Matheson trova questa parte della storia tremendamente incoerente, notando che "a dispetto delle sue condizioni "deboli", il suo "corpo dolorante" e "il dolore nel suo cranio", malattie per cui non esiste causa, non ha alcuna difficoltà a saltare giù dal suo tavolo operatorio, per raccogliere un tubo di vetro fortuitamente vicino, e, assumendo un atteggiamento di lotta da karate, li spaventava con questa sorta di aggressione da macho, sufficiente almeno a costringerli a scappare." (Matheson, 110) 

Travis lasciò quindi la sua "sala operatoria" e attraversò un corridoio che lo portò in una stanza sferica, con solo una sedia con lo schienale alto posizionata nel mezzo. Anche se aveva paura che potesse esserci qualcuno seduto sopra, Travis disse che ci camminò intorno. Appena fatto ciò, cominciarono ad apparire delle luci nella stanza. La sedia era vuota, così Travis decise di sedersi. Dopo averlo fatto, la stanza si riempì di luci, simile alle stelle di un planetario. La sedia era attrezzata sul braccio sinistro con una singola leva spessa e corta con una maniglia stranamente sagomata in cima a qualche materiale marrone scuro. Sul braccio destro, c'era uno schermo illuminato, giallo-verde di circa cinque centimetri quadrati con linee nere che si intersecavano da tutte le angolazioni.[4] 

Quando Travis tirò la leva, le stelle cominciarono a ruotare lentamente attorno a lui. Quando rilasciò la leva le stelle si fermarono nella posizione in cui si trovavano. Decise di fermarsi poiché non sapeva quello che stava facendo. Si alzò dalla sedia e le stelle scomparvero. Travis pensò di vedere un contorno rettangolare sul muro arrotondato — forse una porta — e andò a cercarla. Solo allora Travis sentì un suono dietro di lui. Si girò, aspettandosi creature dai grandi occhi, ma fu piacevolmente sorpreso di vedere una figura umana alta indossante una tuta blu con un casco di vetro. In quel momento, disse Travis, non realizzò quanto fossero grandi gli occhi dell'uomo: più grandi del normale e di un colore oro brillante. Travis disse che fece all'uomo una serie di domande, ma l'uomo gli sorrise e fece segno di seguirlo. Travis disse che, a causa del casco, l'uomo potrebbe non averlo sentito, così egli seguì l'uomo giù per un corridoio che lo portò ad una porta e una rampa ripida verso il basso di una grande sala che Travis descrisse come simile a un hangar di aeromobili. 

Capì allora che stava uscendo da un mezzo a forma di disco, simile a quello che aveva visto nella foresta, appena prima di essere colpito dalla luce bluastra, ma questo sembrava due volte più grande. Nella grande stanza simile ad un hangar, Travis vide altri mezzi a forma di disco. L'uomo lo portò in un'altra stanza, dove si trovavano altri tre uomini — una donna e due uomini — simili a quello con l'elmetto. Questi altri non indossavano l'elmetto, così Travis cominciò a fargli domande. Risposero con lo stesso sorriso ottuso di quello che lo aveva portato lì per il braccio. Una volta seduti al tavolo, Travis vide che la donna teneva un dispositivo simile ad una maschera da ossigeno, che mise sulla faccia di Travis. Prima di potersi liberare, Travis perse conoscenza. Quando si svegliò si trovava alla stazione di benzina di Heber, Arizona. Un disco stava volando appena sopra l'autostrada. Dopo un istante, l'oggetto sparì e Travis andò verso i telefoni e chiamò suo cognato Grant Neff. Pensava fossero passate solo poche ore. 

Dopo aver finito di ascoltare la storia, Gillespie suppose che Travis avesse preso una botta in testa e fosse drogato, e fosse stato portato in un normale ospedale dove aveva confuso i dettagli degli esami di routine con qualcosa di più spettacolare. Travis negò, facendo notare che l'esame medico non aveva trovato alcuna traccia di trauma cranico o droga nel suo sistema. Travis disse allo sceriffo Gillespie che era disposto a fare il test della macchina della verità, a prendere il siero della verità e andare sotto ipnosi per provare che diceva il vero. Gillespie decise che il poligrafo fosse sufficiente e promise di organizzarne uno in segreto per evitare la crescita del circo mediatico. Duane e Travis guidarono fino a Scottsdale, Arizona, dove incontrarono il consulente dell'APRO James A. Harder. Harder ipnotizzò Travis, sperando di scoprire più dettagli della sparizione. 

Clark scrive che "A differenza di molti altri rapimenti, tuttavia, la memoria conscia e il subconscio di Travis avevano la stessa 'memoria', che potevano rappresentare solo un massimo di due ore e forse meno, dei suoi cinque giorni mancanti. Curiosamente Walton... ha rilevato un blocco mentale impenetrabile e ha espresso l'opinione che egli sarebbe potuto 'morire' se la regressione fosse andata avanti." (Clark, 637) Nel frattempo, Spaulding annunciò che il "Dott." Steward aveva interrogato Walton per due ore, e aveva trovato delle incoerenze nel racconto di Walton che avrebbero fatto "colpo in questa storia". (Clark, 637)

La Phoenix Gazette scrisse un pezzo su Steward, in cui sostiene che "la paura di raccontare dei Walton" sottintende una menzogna studiata. (Clark, 638) Lo sceriffo Gillespie organizzò un test della verità, ma quando la parola d'esame trapelò alla stampa, Duane lo cancellò, pensando che Gillespie avesse rotto la promessa di segretezza dell'esame. Gillespie insisterà in seguito che non aveva detto a nessuno del poligrafo e che il caso era diventato troppo sensazionale per riuscire a tenere segreta la cosa a lungo. 

The National Enquirer voleva che Travis si sottoponesse alla macchina della verità il prima possibile, e ne preparò una, dopo che Duane insistette che lui e Travis avessero il veto su ogni comunicazione al pubblico dei risultati degli esami. Era più difficile pensare che Travis fosse troppo sconvolto per sottoporsi alla macchina della verità, ma l'esaminatore — John J McCarthy, del Arizona Polygraph Laboratory — disse che avrebbe tenuto conto dello stato nervoso di Travis. Nell'intervista a Travis prima dell'inizio dell'esame, McCarthy ricevette due ammissioni: primo, aveva fumato marijuana un paio di volte, ma non era mai stato un consumatore regolare; secondo, lui e il fratello minore di Mike Rogers avevano subito un arresto per frode un paio di anni prima per aver alterato i salari. Questo era stato l'unico problema serio che aveva avuto con la legge - ma Travis rimase piuttosto imbarazzato per questo episodio. 

Per inciso, Philip J. Klass notò che Travis una volta affermava di essere andato in prigione per questo crimine, anche se aveva ricevuto due anni di libertà vigilata poiché era stato il primo crimine.[5] Quindi McCarthy supervisionò l'esame al poligrafo, che rimase invischiato nelle controversie. Travis dice che McCarthy si è comportato in maniera poco professionale, mentre McCarthy insiste nel dire che fu Travis che fallì al poligrafo e il quale tentò di imbrogliare. Ad un certo punto, dice Travis, McCarthy chiese se Travis fosse "in collusione" con qualcuno per perpetrare una truffa. Travis disse di non conoscere quella parola, e Travis dice che McCarthy rifece la domanda, in maniera conflittuale e aggressiva, che collusione indicava la pianificazione o la cospirazione con qualcun altro, proprio come Travis aveva fatto per rubare e sviare le verifiche sui salari. Dopo aver completato l'esame, McCarthy affermò che Travis stava mentendo. Clark cita il rapporto ufficiale di McCarthy: "In base alla sua reazione in tutti i grafici, è opinione di questo esaminatore che Walton, di concerto con gli altri, sta tentando di perpetrare una truffa sugli UFO, e che egli non è stato su un veicolo spaziale". (Clark, 640) 


Successivamente Clark affermerà che "alle volte Travis tratteneva il fiato, nel tentativo di ingannare la macchina."[3] I Walton, l'APRO e il National Enquire decisero di tenere segreti i risultati di questo test, in larga parte a causa, secondo loro, dei dubbi riguardo ai metodi e all'obiettività di McCarthy. Otto mesi dopo, quando questa decisione venne resa pubblica, le accuse di inganno e di insabbiamento si intensificarono. Travis avrebbe sostenuto e superato due esami supplementari al poligrafo, anche se i risultati eliminati del primo esame lo avrebbero messo in cattiva luce e se ne sarebbe fatta menzione in quasi ogni discussione del caso fino al presente. Quando Klass rese pubblico che il primo esame alla macchine della verità era stato cancellato, molti di quelli che avevano pensato che Travis avesse raccontato una storia vera (o al massimo che "sospettavano" fosse vera), riconsiderarono il caso in modo più scettico. Travis, Duane e il membri dell'APRO dissero che McCarthy era da biasimare, aveva messo in imbarazzo Travis, facendo domande irrilevanti in modo da ricreare le condizioni per ottenere un risultato negativo. 

Secondo Clark,[6] le opinioni di riconosciuti esperti di poligrafo erano divise circa la validità dell'esame di McCarthy: Harry Reed ne supportò la validità, mentre lo psicologo David Raskin dell'Università statale dello Utah disse che il metodo di McCarthy era "vecchio di 30 anni". Philip J. Klass — di professione giornalista dell'aviazione, ma anche noto studioso di UFO — lanciò una concertata e sostanziosa critica contro le affermazioni di Travis, sostenendo in particolare che c'era un pesante motivo finanziario sotto l'intera faccenda. Rogers sapeva che non sarebbe stato in grado di completare il lavoro per la Forestale, sostiene Klass, e architettò un sistema per invocare la clausola "atto di Dio", in modo da dissolvere il contratto senza essere in colpa.[3] Altri sostengono che questa sia un'idea sbagliata,[7] rilevando che l'inadempienza di un contratto di servizio forestale non era necessariamente la catastrofe descritta da Klass: Rogers non era riuscito a completare due dei suoi ultimi contratti con il servizio forestale, eppure era stato riassunto senza pregiudizio apparente. Inoltre, nonostante la sua ansia per il contratto, Rogers non ha mai invocato o tentato di invocare la clausola "atto di Dio" all'indomani della scomparsa di Travis.[3] Klass e altri notarono anche che The UFO Incident fu trasmesso sulla NBC appena poche settimane prima della sparizione di Travis.[3] 

Questo film per la televisione trattava la ricostruzione del racconto dei Coniugi Hill, il primo caso fortemente pubblicizzato di rapimento alieno. Klass e altri ipotizzariono che Walton fosse stato ispirato dal programma.[3] Naturalmente Walton negò di averlo visto, ma Klass osserva che Mike Rogers ne aveva visto almeno una parte. Clark sostiene che il racconto di Walton del tempo trascorso nell'UFO è abbastanza differente da quello raccontato dagli Hill, e che inoltre, "non c'è una grande somiglianza tra il racconto di Walton e qualsiasi altro racconto che tratti di rapimento alieno" discusso pubblicamente fino al novembre 1975.(Clark, 649)

€uro, il Nuovo Ordine Totalitarista

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Sono qui per parlarvi di una storia oscura e tragica. Avete già capito che l’Europa è un mostro che va contro a tutte le regole della teoria monetaria moderna e dell'economia moderna. E quindi il problema è: perché esiste un sistema così assurdo? Mi è stato detto che nel vostro Paese, come nel mio del resto, alcune persone pensano che se riusciamo a liberarci dell’euro, l’Italia o la Francia potrebbero ritornare ad essere equiparabili ad alcuni dei Paesi più poveri dell’Africa, come lo Zimbabwe; ma l’economia reale dell’eurozona è già nello stesso stato dello Zimbabwe. Vediamo per esempio alcuni dati sulla Francia.


I Francesi hanno inventato e imposto l’eurosistema molto tempo fa; ebbene, in Francia il vero tasso di disoccupazione è di circa il 60% della popolazione attiva [includendo nel computo anche i lavoratori sottopagati, N.d.R.], quindi una cifra enorme; e quindi abbiamo un tasso di inflazione effettivo del 7-8%. Non abbiamo la piena occupazione e non abbiamo una stabilità dei prezzi; questo significa che tutti i dati ufficiali europei sono menzogne.

Comincerò la mia presentazione vera e propria con una citazione del responsabile del Ministero delle Finanze francese [Postel-Vinay, N.d.R.], che fra l’altro appartiene all’ordine dei benedettini, è un monaco ed è anche il capo dell’Opus Dei francese: e la Commissione Europea è ampiamente controllata, come anche il governo francese, dall’Opus Dei.

Ho parlato con lui di questa questione, e mi ha detto: “Sì, l’economia francese è morta, ma non lo è abbastanza”. E ha aggiunto:
“Professore, lei deve capire perché esiste il sistema europeo: che cosa vogliamo? Vogliamo distruggere per sempre la gente; vogliamo creare una nuova tipologia di europeo, una nuova popolazione europea disponibile ad accettare la sofferenza, la povertà; una popolazione disposta ad accettare salari inferiori a quelli cinesi”.

Questo rappresenterà il centro del mio intervento.

Il sistema dell’euro non è stato mai pianificato per portare ad una unione monetaria; non è stato neanche pianificato come agenda neoliberista, sul modello dell’economia americana; infatti questo è stato ed è ancora completamente dimenticato dall’élite dominante europea: basti pensare che anche per il leader del partito socialista francese [l'attuale Presidente François Hollande, N.d.R.] il presidente Obama è un marxista.

Quindi che cos’è l’euro?

È un Nuovo Ordine sociale totalitaristico, che è stato programmato molto tempo fa, nel periodo tra le due guerre, e poi completato, per così dire, dal regime di François Mitterrand.

In questo nuovo ordine non ci saranno più Stati sovrani; lo Stato deve svanire, o per lo meno lo Stato che trova radici nella democrazia, nel parlamento, nella repubblica. Nel nuovo ordine il potere dev’essere interamente trasferito a coloro che lo "meritano"; e questo significa un’élite, una classe capitalista di tecnocrati ai quali piace il potere di controllo assoluto.

- Nella prima parte del mio intervento cercherò brevemente di spiegare la storia della pianificazione dell’unione monetaria europea, che trova origine nel periodo fra le due guerre, nelle parti più reazionarie e più conservatrici della classe dominante francese; mi rifaccio anche ad un filosofo italiano, Julius Evola, che accusò Mussolini di essere troppo morbido con la gente e Adolf Hitler di essere troppo favorevole al popolo.

- Nella seconda parte del mio intervento cercherò di spiegarvi che la cosiddetta crisi del debito sovrano è ovviamente un evento che non si è mai verificato nella storia; ma che una crisi di questa portata è stata attentamente pianificata dagli architetti del sistema europeo. Quel che avevano in mente era di privatizzare lo Stato; e dato che ritenevano che lo Stato, perlomeno lo Stato in cui esista una democrazia, tenda a perdere comunque ricchezza, risulta ovvio che lo Stato si trovi poi obbligato a prendere a prestito denaro e che quindi il debito dello Stato debba essere considerato come un debito a rischio; pertanto lo Stato deve essere completamente assoggettato ai cosiddetti mercati dei bond [titoli di Stato, N.d.R.]; ed è esattamente quello che sta succedendo adesso.

- Nell’ultima parte della mia presentazione cercherò di dimostrare che non esiste modo di risolvere questo problema e "accomodare" il sistema [il famoso progetto degli "Stati Uniti d'Europa, N.d.R.], perché questo ordine sociale ha una sua logica e coloro che controllano il sistema non accetteranno mai alcun tipo di cambiamento, soprattuttonessun tipo di intervento della Banca Centrale Europea. Lo accetterebbero unicamente nel caso in cui tale intervento mirasse ad incrementare la ricchezza della banche. Quindi l’unica possibilità di salvare la società europea è di liberarsi di questo sistema.

Il settore privato, il settore capitalista in Europa è morto; per citare anche Michael Hudson, i leader del settore capitalistico non sono più interessati all’economia reale; sono percettori di rendite finanziarie e quindi il capitalismo europeo sta morendo; la crescita in Francia già da 5 o 6 anni è al di sotto del 3-4% all’anno.
Per quel che riguarda l’euro, come ho scritto, grazie all’invito della collega Stephanie Kelton molto tempo fa, ho capito tante cose e ho scritto un articolo che parla proprio diuna moneta falsa contro l’economia reale, che distrugge a tutti gli effetti l’economia reale. Però prima di tutto cerchiamo di spiegare brevemente quella che èl’origine di un sistema così assurdo.

Ci sono due fasi nella pianificazione del sistema dell’euro; la prima è nel periodo fra le due guerre e nel periodo che va dal 1940 al '43; e la seconda fase riguarda la realizzazione del sistema, ed è, debbo riconoscerlo, opera in gran parte del lavoro di François Mitterrand.

Cominciamo dalla metà degli anni '30, con persone come Robert Shuman e Jean Monnet: Shuman scrisse che nel 1927 c’era bisogno di creare l’Europa come nuovo ordine radicato nella tradizione per salvare l’Europa dalla decadenza: ma la decadenza, per i pro-europeisti, significa socialismo, rivoluzione, proteste, ebrei, marxisti, il libero accesso alla sanità e all’istruzione, l’aborto, l’omosessualità eccetera eccetera.

E, altra cosa estremamente interessante, per i primi pro-europeisti, l’obiettivo era quello di creare un sistema completamente opposto rispetto alla società degli Stati Uniti, che detestavano; l’élite europea odiava la società dei consumi americana, fatta di centri commerciali eccetera; odiavano più gli Stati Uniti, a causa di questo sistema, che l'Unione Sovietica; e adesso la situazione è esattamente la stessa.

Che cosa si doveva dunque fare per "costruire l'Europa"? Questo:

- abolire gli Stati;
- forzare uno stato di deflazione permanente andando a ridurre sempre più la spesa pubblica;
- avrebbe potuto essere utile anche trasferire il potere a una classe, diciamo, super partes di tecnocrati che operasse a livello sovranazionale.

Ma per questi europeisti della prima ora che cosa significava l’Europa? Significava creareun co-dominio di Francia e Germania e un impero coloniale che includesse anche il sud dell’Europa e l’Europa orientale; e questo obiettivo era stato chiaramente esplicitato.

Come si poteva sopprimere lo Stato? Bisognava privarlo di qualunque potere di controllo sulla moneta.

Tutti questi europeisti erano fanatici seguaci di Friedrich von Hayek, l’economista austriaco più di destra di quel tempo, e quindi l’Europa avrebbe dovuto basarsi su una valuta sovranazionale interamente controllata da una Banca Centrale sovrana che godesse di poteri assoluti per, appunto, sovrastare gli Stati.

In ultima analisi il loro obiettivo era di imporre la futura valuta europea come un super standard aureo.

Il primo abbozzo, per così dire, del trattato di Maastricht, venne scritto da un economista francese, François Perroux, nel 1943, con il pieno supporto di un trattato fatto dal regime tedesco e dal regime francese pro-nazista di Vichy; il nuovo trattato, che è stato formulato e deciso dal presidente Sarkozy e dalla signora Merkel, è basato esattamente su quello scritto da François Perroux nel ’43.

Queste persone erano contrarie allo standard aureo tradizionale poiché ritenevano che lo standard aureo non avesse permesso la totale abolizione del potere di spesa dello Stato; quindi praticamente bisognava creare uno standard aureo superiore; e questa era la prima fase del processo; ma per qualche tempo il progetto europeo venne tenuto, diciamo, nelle retrovie, perché tutti i suoi fautori erano più filo-hitleriani di Hitler stesso, per cui è stato necessario aspettare; aspettare che arrivasse François Mitterrand.

Potrei parlare ampiamente di questa questione perché io sono stato, fra l’altro, personalmente contattato dal collaboratore di Mitterrand di estrema destra, un personaggio che odiava il mondo moderno, gli Stati Uniti, era addirittura un monarchico; uno che diceva: “odio i poveri”. Si chiamava, anzi si chiama, Jacques Attali.

De facto Jacques Attali era il primo ministro della Francia; e Attali era il responsabile di tutta una serie di ex-marxisti convertiti in sostenitori del nuovo regime, ed era stato incaricato della creazione di una versione più sostenibile del sistema dell’euro. Comunque la visione generale era la stessa: “dobbiamo distruggere i centri commerciali e il consumismo”. I centri commerciali per loro erano espressione di pura infamia, le persone dovevano accettare di essere povere; mi ricordo di alcuni dibattiti in seno alla commissione segreta che si occupava dell'entourage di Mitterrand; Mitterrand doveva riuscire a guadagnarsi il supporto dell’allora partito comunista: già, perché anche la Francia aveva un partito comunista, che adesso non c’è più.

Fui quindi incaricato di scrivere una serie di modeste considerazioni keynesiane di teoria economica moderna; la presenza di Attali venne richiesta dai finanziatori della campagna di Mitterrand: fra i massimi finanziatori c’erano anche la Chase Manhattan Bank e altre due banche americane; comunque non sono stati mai dati dei soldi per istituire un programma di piena occupazione.

Ma Attali mi diceva: “Io ho preso un impegno con il nostro caro futuro Presidente; appena possibile noi distruggeremo lo Stato, creeremo una deflazione dell’economia, i salari reali crolleranno; quel che abbiamo in mente è il collasso totale del reddito dei lavoratori della società francese”.

Come riuscire a fare tutto questo? Con il trattato di Maastricht e con la creazione dell’euro.

Voglio concludere il mio primo intervento sottolineando alcune menzogne.

Mi è capitato di trovarmi piuttosto vicino a François Mitterrand; prima della guerra aveva avuto un legame particolare con mia madre, e mia madre mi diceva: “François è così bravo a raccontare balle che può riuscire perfino a far credere che gli interessi far del bene alla gente”; comunque sia, François Mitterrand, durante l’unico dibattito sul trattato di Maastricht, osò dire, in risposta ad una domanda da parte di uno studente:“Io posso giurare che non esiste alcuna menzione di una Banca Centrale Europea indipendente nel trattato” (sic!).

Secondo punto: il principio fondamentale dei trattati europei era la privatizzazione dello Stato, cioè obbligare gli Stati a prendere a prestito denaro vendendo titoli alle banche private; e quindi gli Stati, un po’ come qualunque tipo di azienda (azienda però con una reputazione estremamente pura) dovevano andare a chiedere i soldi alle banche, ai tassi di interesse stabiliti dalle banche.

Quindi, per concludere, il trattato di Maastricht e il "Patto di Crescita e Stabilità"che ne è conseguito (più propriamente da definire Patto di Distruzione e Instabilità) rappresentano la realizzazione dei loro obbiettivi: alla fine gli Stati sarebbero stati completamente assoggettati alle banche private, e quindi sarebbero stati obbligati a tagliare, tagliare e tagliare la spesa pubblica.

E questo è esattamente quello che è successo.

Pertanto le menzogne continuano...

Due ultime considerazioni per concludere:

- la percentuale di debito pubblico nell’àmbito del patrimonio delle banche francesi e tedesche è al di sotto del 5%; le banche perdono soldi non certo a causa del debito pubblico, ma a causa del collasso totale dell’economia reale;

- secondo punto: sono assolutamente terrorizzato quando la gente dice: “Oh povere banche, il governo francese ha mentito”. Ma è assurdo! Tutti lo sapevano, tutti sapevano ad esempio quale fosse la vera condizione dell’economia greca. Il 90% del debito greco, come l’italiano, è nelle mani delle banche francesi e tedesche, e quindi tutti lo sapevano; e fra l’altro, quel che succede ora, grazie al nuovo trattato, se effettivamente verrà poi approvato [Fiscal Compact, approvato dall'Italia nel dicembre 2012, N.d.R.], è che ci troveremo di fronte alla totale abdicazione degli Stati, delle politiche fiscali e di qualunque tipo di politica sociale; e quindi sarà raggiunto il sogno di costituire un Nuovo Ordine.

E adesso si pone il problema di chi deve gestire il sistema; come si potrà mantenere il controllo della società?
È questo il problema che si pongono, di questo hanno timore, perché non c’è dibattito: gli economisti ufficiali in Germania, in Francia e nella maggioranza dei Paesi europei sono assolutamente corrotti, direi addirittura che si possono considerare delle prostitute; e siamo nelle loro mani; non si parla quindi mai delle infamie alla base del crollo del sistema europeo; questo è il problema.

ECHELON - Il Grande Fratello orwelliano nelle nostre case

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Vi ricordate di Echelon... il grande fratello che tutto spia e controlla?

Pensate non vi interessi? Sappiate che in Italia la Echelon Corporation ha collaborato con Enel fornendo le sue competenze tecnologiche (advanced meter management, AMM) per sostituire i vecchi contatori elettromeccanici del consumo di energia elettrica con moderni contatori elettronici.

Ce l'abbiamo già in casa e non ce ne accorgiamo...

Ma cosa è ECHELON?

ECHELON, progettato e amministrato dalla NSA è utilizzato per intercettare normali e-mail, fax, telex e telefonate che viaggiano nella rete di telecomunicazione mondiale. Diversamente dalla maggior parte dei sistemi di spionaggio sviluppati durante la Guerra Fredda, Echelon è studiato per obiettivi non militari: come governi, organizzazioni, aziende, gruppi ed individui praticamente in ogni parte del mondo. Potenzialmente sono sottoposte a sorveglianza tutte le comunicazioni tra le persone tra uno stato e l'altro.

Il sistema lavora indiscriminatamente intercettando grandissime quantità di comunicazioni, ed usando i computer è poi in grado di estrarre i messaggi interessanti dalla massa degli altri di nessun interesse. E' stata organizzata una catena di strutture di intercettazioni in giro per il pianeta per monitorare la rete globale. Alcune strutture controllano i satelliti, altre i network a terra ed altre le comunicazioni radio. I computer posti in ogni stazione del sistema Echelon cercano tra milioni di messaggi intercettati quelli contenenti le keyword, le parole chiave, precedentemente inserite.

Le keyword includono tutti i nomi, le località, i soggetti ecc. che potrebbero essere contenuti nei messaggi "interessanti". Ogni parola di ogni messaggio intercettato viene scansionata automaticamente sia che il telefono, la e-mail o il fax siano nella lista di quelli "da controllare", ma anche nel caso provengano da qualsiasi altra utenza o natura del messaggio.

Le migliaia di messaggi simultanei vengono letti in "tempo-reale" come giungono alle stazioni, ora dopo ora, giorno dopo giorno e i computer riescono a trovare "l'ago" scelto dagli intelligence nel "pagliaio" delle telecomunicazioni.

Le telefonate nelle quali viene pronunciata una keyword vengono automaticamente estratte dalla massa delle altre e registrate digitalmente su nastri magnetici da sottoporre all'esame degli analisti nei quartier generali.

I computer nelle stazioni in giro per il mondo sono chiamati i "Dizionari". Essi esistevano almeno  dal 1970, ma il sistema Echelon è stato progettato dalla NSA per interconnettere tutti questi terminali e permettere alle diverse stazioni di funzionare come componenti di un sistema integrato.

Il trattato UKUSA (acronimo di United kingdom-United States) Strategy Agreement, un patto di collaborazione nella raccolta di "Signal Intelligence" stretto nel 1948, la cui stessa esistenza non è mai stata ufficialmente confermata dai suoi cinque aderenti: l'americana NSA, GCSB (Government Communications Security Bureau) della Nuova Zelanda, l'inglese  GCHQ (Government Communications Headquarters) , la canadese CSE (Communications Security Establishment) e l'australiana DSE (Defence Signals Directorate).

L'alleanza è nata dallo sforzo cooperativo per intercettare trasmissioni radio durante la Seconda Guerra Mondiale e orientato essenzialmente contro l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.

Con Echelon, i computer detti "dizionari" contengono non solo le keyword immesse dalla propria agenzia, ma anche quelle immesse dalle altre quattro agenzie.

La stazione di intercettazione satellitare in Nuova Zelanda si trova a Waihopai (nell'isola del Sud)
La stazione britannica si trova in cima alle alte scogliere sul mare a Mowenstow in Cornovaglia.
La stazione della NSA si trova a Sugar Grove, nelle montagne della Virginia occidentale.

Un altra si trova nello stato di Washington, 200 chilometri a sud-ovest di Seattle, nella base Yakima Firing Center. L'ultima è Geraldton in Australia Occidentale. Le loro posizioni geografiche garantiscono la copertura globale delle intercettazioni.

Oltre alle comunicazioni satellitari e radio, l'altro maggior metodo per trasmettere grandi quantità di informazione è costituito da una combinazione di cavi sottomarini, che passano sotto gli oceani, e a reti a microonde sulla terraferma. Dopo che escono dall'acqua ed arrivano alle basi a terra dei network a microonde sono vulnerabili alle intercettazioni. Le reti a microonde sono costituite da una catena di tralicci di antenne che trasmettono i messaggi dalla cima di una collina all'altra per tutto il paese. Queste reti smistano enormi quantità di comunicazioni.....

USA

GIAPPONE

INGHILTERRA

GERMANIA


Articolo tratto da Cover Action Quarterly #59 di Nicky Hager

Diverse compagnie internazionali stanno consultando gli scienziati sulla possibilità di sviluppare microchip atti ad essere impiantati nel personale delle aziende per quantificarne la puntualità e gli spostamenti. La tecnologia, già testata su animali e volontari umani, consentirà alle ditte di seguire, passo per passo, il loro staff all'interno e fuori dagli uffici. 

Gli scienziati della British Telecom sono impegnati nello sviluppo di un nuovo progetto tecnologico e la distribuzione nel 2025. Il microchip, da tecnologia futuristica, verrà impiantato sugli umani nel cranio e sarà in grado di registrare pensieri, esperienze e sensazioni del soggetto. Il suo nome? Soul Catcher 2025 (Acchiappa Anima del 2025). 

L'impianto secondo Winter consentirà agli scienziati di registrare la vita delle persone e di "riascoltare" le loro esperienze tramite un computer. Il Soul Catcher 2025 consiste in un chip neurale che, posto dietro gli occhi di una persona ne archivierà ogni pensiero, un po' come la scatola nera di un aereo memorizza tutti i dati di volo. Questo sistema di controllo ha un più sinistro cugino: l'impianto a microcircuito neurale 2020 della IBM. Sviluppato come ausilio per il "controllo del crimine" l'apparato è stato testato in diverse prigioni federali del Massachusetts, della California e del Texas, nonché in alcune case di cura private. Gli impianti testati sui detenuti diventavano una sorta di "registratori parlanti" di tutti i loro movimenti. Quando gli impianti vengono puntati sulla frequenza di 116MHz, la natura aggressiva di alcuni individui si riduce notevolmente.

Un'altra clamorosa notizia apparsa nella stampa italiana diceva che un nuovo progetto per la sicurezza del commercio elettronico, che secondo alcuni nasconderebbe un programma segreto per la schedatura non solo dei criminali ma forse di tutta la popolazione terrestre. Prevederebbe l'incisione di un tatuaggio di un codice a barre su ciascuno di noi, un marchio d'identità, che permetterà di fare acquisti ed altre operazioni di pagamento in rete.Tale tatuaggio sarebbe realizzato con inchiostro invisibile per noi, ma rilevabile dai lettori di codice a barre.

Comunque sia, lo sviluppo e l'impiego di microchip e impianti elettronici rientra nei programmi segreti inerenti le operazioni di Mind Control da più di trent'anni condotti sull'uomo all'insaputa dell'opinione pubblica.
Articolo tratto da ExtraTerrestre  nuova scienza nuova coscienza n°6 Novembre 1999

Nuove Tecnologie:

La carta d'identità e il passaporto spariranno. La tecnologia  sta facendo passi da gigante nel capo della sorveglianza e del controllo. Oltre cento compagnie europee già producono e vendono macchinari per il riconoscimento biometrico (dati fisici: mappe della retina, scansione della mano, impronte digitali, riconoscimento vocale elettronico, fotografie digitalizzate, DNA, calore corporeo ecc.) degli individui.

- Automatic fingerprint: Lettori automatici di impronte digitali. In circa 4mila località (aeroporti, banche, ospedali, ecc) viene già usato.
- Cellmark diagnostic: Legge e riconosce i geni. In Inghilterra esiste già un sistema di schedatura del DNA.
- Massstiff security system: Riconosce gli odori.
- Hagen Cy-Com e Eyedentify: Riconosce e legge la mappa dei capillari della retina oculare.
- Aea tecnology: Identifica la firma:
- Face recognition system: Macchine che convertono un volto in una sequenza di bit, che viene poi memorizzata all'interno di computer.
- Heli-tele surveillance: Telecamere in grado di tracciare il calore emesso da un corpo nel buio totale.
- Passive millimeter wave imagining: Può scansionare le persone e "vedere" attraverso i vestiti.
- Electronic monitoring: Braccialetti elettronici che segnalano gli spostamenti dell'individuo controllato. Già in uso dal 1990 in USA.
- Harlequin: Mappatura completa delle telefonate in entrata ed uscita.
- Memex: Profilo completo (foto e video) di un individuo. In circa un secondo è in grado di identificare da una  foto il personaggio interessato. Questo sistema è già in uso in Massachusetts dal 1995 (un computer ha schedate circa 4milioni di fotografie di giudatori).

Articolo tratto da AVVENiMENTI del 21/02/99

La tendenza ai sistemi di sorveglianza a circuito chiuso (CCTV  ) ha origine nel Regno Unito nel 1985: infatti, dopo un anno particolarmente brutto per il calcio inglese e complice l’influsso e l’immagine negativa apportata dai famigerati hooligans, il Football Trust (associazione fondata dalle squadre di calcio inglese) autorizzò l’installazione di sistemi di controllo a circuito chiuso in 92 club. Il passo successivo fu fatto dalla Polizia britannica, la quale installò sistemi di CCTV mobile lungo tutta l’Inghilterra.

Nella totale assenza di regolamentazioni o linee guida, la polizia trovò molteplici utilizzi per questo sistema. La voce si sparse in fretta e il boom dei sistemi CCTV era fatto: ottimo appoggio quando si trattava di presentare l’evidenza delle prove ai processi, il sistema era perfetto anche come “tecnica di controllo sociale”.

Telecamere iniziarono a spuntare nel centro di Londra così come nelle piazze principali di varie città, e i cittadini inglesi accolsero con piacere questi strumenti, meritevoli di dare una maggior sicurezza alle donne che tornavano dal lavoro alla sera, o ai bambini nei giardini.

Scuole, ospedali, biblioteche, piazze, vie, negozi.... Ovunque una telecamera ad osservare la folla, le strade, le automobili e le relative targhe degli automezzi. 

Sebbene i sistemi CCTV siano utilizzati in altri paesi, nessuno di questi ha avuto un’evoluzione come il Regno Unito: l’evoluzione tecnologica è stata tale che si è arrivati ad un punto per il quale in molti centri urbani questa rete può essere considerata onnipresente. Si è arrivati a considerarli parte integrante del controllo e della lotta alla criminalità: non dimentichiamoci che, quando il mondo intero rimase shockato per le immagini dell’assassinio di un bambino da parte di due suoi amici di 10 anni, l’ultima immagine di James Bulger portato via dal centro città verso i binari abbandonati dove fu poi ritrovato proveniva dai sistemi CCTV del centro di sorveglianza dello shopping center di Liverpool. Le immagini stesse furono usate come prova durante il processo. 

Le reti CCTV oggi

Oggi l’industria della sorveglianza visiva britannica spende tra i 150 ed i 300 milioni di sterline all’anno , con un parco di telecamere tra i 200.000 ed i 400.000 pezzi. L’Home Office britannico stima che circa il 95% delle città e dei paesi inglesi si stiano dirigendo verso i sistemi di controllo CCTV per la sorveglianza di aree pubbliche, parcheggi e zone residenziali. La crescita di questo mercato è quantificata dal 15 al 20% all’anno.
Le telecamere stesse sono cambiate - e di molto - dal 1985 ad oggi. Anche in questo caso, come per le reti del patto Ukusa, la tecnologia è progredita, permettendo telecamere antivandalismo, di ridottissime misure, con capacità di “motion detection” e con potenti zoom e dispositivi ad infrarossi, consentendo così anche la visione notturna.

La progettazione degli stessi sistemi è cambiata ed ha sposato tecniche militari di protezione: le nuove installazioni vengono effettuate in modo tale che ogni telecamera controlli sempre la postazione adiacente, fornendo così un controllo incrociato antivandalico ed evitando problemi di sabotaggio, i quali sono sempre esistiti ma raramente sono denunciati, specialmente in Irlanda del Nord. Il governo conservatore di John Major promosse tenacemente l’introduzione di questi sistemi, ed il governo Blair ha continuato per la stessa strada.

Qual è il risultato, oggi ? La più grande rete centralizzata di controllo sulla folla, sui luoghi di comune interesse, sugli avvenimenti di maggior rilievo; un piano su scala nazionale, per il quale entro 5 anni l’Inghilterra completerà la costruzione del più grande sistema di sorveglianza e controllo del traffico stradale il quale, quando sarà terminato, identificherà e seguirà le tracce ed i movimenti di praticamente tutti i veicoli della nazione.

Socialmente, questa tecnologia ha influenzato - e non di poco - le abitudini degli inglesi: nella città di Brighton, ad esempio, la polizia concede la licenza per i superalcoolici o per un locale pubblico solamente se lo stesso è dotato di sistema CCTV interfacciato con la polizia locale.

Abbiamo quindi una tecnologia che fornisce la soluzioni a problemi quali vandalismo, uso di droghe, alcolismo, molestie sessuali o razziali, creazione di disordine pubblico...I sistemi sono stati anche utilizzati per monitorare dimostranti durante manifestazioni.

I problemi nascono però, come nel caso di Echelon, dall’interfacciamento di questi dati con i database...
Quello che il governo inglese non dice è che tutte le telecamere inglesi sono state interfacciate a due strumenti estremamente potenti: il Plate Tracking System e il Facial Recognition System.

Le nuove tecnologie

Il Plate Tracking System (P.T.S.) permette alle telecamere, mediante l’interfacciamento con data base esterni, di riconoscere le targhe delle autovetture, e ricercare quindi gli automezzi indicati dal sistema centrale.
Nel Regno Unito per esempio il sistema multifunzionale di gestione del traffico (Traffic Master) utilizza il riconoscimento delle targhe per mappare e gestire gli ingorghi autostradali. Tecnologie P.T.S. sono state installate anche in Svizzera, lungo la A1 Autobahn tra Zurigo e Berna.

Il Facial Recognition System (F.R.S.) permette invece di individuare e riconoscere tra la folla dei visi, delle facce le cui immagini sono immagazzinate negli archivi centrali di più Intelligence o corpi di polizia, nazionali ed internazionali. La tecnologia più utilizzata è il Mandrake System, il quale in teoria può riconoscere le caratteristiche facciali di un viso nel momento stesso in cui appaiono sullo schermo . 

Il pericolo nasce quindi dall’interfacciamento di queste reti e questi sistemi con gli archivi esterni. La Video Surveillance sta diventando una infrastruttura nazionale e, forse, il governo USA utilizza già queste strutture per scopi di propria sicurezza nazionale. 

Pensiamo però se - come nel caso di Echelon - queste tecnologie venissero utilizzate per scopi commerciali: immaginiamo le targhe delle automobili dei dirigenti di importanti compagnie e multinazionali, continuamente seguite e rilevate; immaginiamo personaggi politici o di rilievo nazionale ed internazionale, costantemente monitorizzati nei loro spostamenti.

Spero che molti dei lettori abbiano visto la scorsa stagione cinematografica il film “Nemico Pubblico”, con Gene Hackman e Will Smith: nella storia la NSA era in grado di monitorare attraverso i satelliti, con scarti di pochi metri e una definizione di immagine molto vicina alla perfezione, gli spostamenti di persone e cose. Questo mediante una serie di filtri e controlli incrociati su telefonate, onde radio, dati sensibili (movimenti bancari, archivio telefonate, chiamate a pager, celle di provenienza chiamata, etc..) immagini via satellite e tracking via P.T.S. e F.R.S. Allo stato attuale e nel momento in cui scrivo, la tecnologia in possesso della NSA e del patto Ukusa, unita agli “archivi” on-line del patto EU-FBI, fanno di questo magnifico film - del quale consiglio caldamente la visione - un insieme di informazioni e tecnologie arretrate e “not updated”....nonostante il film sembri fantascienza pura !

Nell’agosto di quest’anno gli Usa hanno lanciato ”Ikonos-1”, il più potente “image-satellite” commerciale mai realizzato. Le sue lenti paraboliche sono capaci di riconoscere oggetti di piccolissime dimensioni ovunque sulla faccia della Terra. Il satellite, di proprietà della Space Imaging di Denver, Colorado, è il primo di una nuova generazione di satelliti spia ad alta risoluzione di immagine, i quali utilizzano tecnologia ufficialmente riservata alle agenzie di sicurezza governativa. Altre dieci compagnie hanno ottenuto le licenze per effettuare lanci di satelliti simili, e quattro di esse hanno pianificato di effettuare i lanci entro la fine del 1999 . 

Mercoledì 12 agosto, invece, un missile Titan 4 dell'aeronautica militare statunitense è esploso mentre si innalzava in cielo dalle rampe della base di Cape Canaveral, in Florida. La base del missile era destinata a mettere in orbita un satellite Vortex, commissionato alla Lockeed dal National Reconnaissance Office, un'agenzia governativa di Intelligence. E i Vortex, come illustrato nella sezione Echelon di questo articolo, costituiscono la vera e propria ossatura satellitare del sistema di intercettazioni Echelon. Il satellite era destinato a coprire aree di importanza strategica per il governo Usa, quali Pakistan e India, Cina e Medio Oriente; il costo del satellite si aggira sul miliardo di dollari...

L’impatto che i sistemi CCTV e le tecnologie correlate hanno creato nei confronti dei diritti, delle libertà, della privacy e della vita pubblica del singolo individuo è dunque molto, molto profondo. La distanza, la differenza tra la salvaguardia del cittadino e il calpestare i diritti privati di un essere umano è molto piccola. 

Hanno esagerato con Echelon, chi ci dice che non faranno lo stesso errore con le reti a CCTV ? 

23 CCTV: Closed Circuit Tele Vision; televisione a circuito chiuso
24 tra i 225 ed i 450 milioni di dollari
25 A seguito dei cortei “June 18” nel centro di Londra durante il 1999, l’High Court inglese ha capovolto la richiesta della polizia di ottenere le fotografie scattate dai giornalisti durante le dimostrazioni, considerando le immagini dei sistemi CCTV pubblici e privati adeguate per le esigenze della polizia e quindi utilizzabili legalmente e pienamente
26 In questo caso però la percentuale d’errore può raggiungere il 20%
27 Simon Davies, “Hi-res spy satellite set for launch”, Daily Telegraph “connected”, 8 luglio 1999

Gli Etruschi, Agarthi e il lago Titicaca

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Agarthi è l'immaginario mondo sotterraneo dove, secondo credenze esoteriche, vivrebbero grandi maestri antichi, depositari di segreti arcaici e che ospiterebbe, nella sua oscurità, anche gli scomparsi sacerdoti etruschi. Ma che legame c'è tra gli etruschi e Agharti? Chi erano gli etruschi? E' uno dei popoli più enigmatici della nostra storia. La loro lingua e le loro origini rimangono, ancora oggi, un rebus indecifrabile. Apparvero sulle coste tirreniche circa tremila anni fà. Ma da dove venivano? E soprattutto, come scomparvero gli Etruschi, la più antica civiltà d'Italia? 


Dalle loro avanzatissime conoscenze, dai riti e dalle loro credenze emergono una serie di somiglianze con altre antiche civiltà come quella dei Celti e degli Inca. Ma è possibile che tutte queste civiltà abbiano un comune denominatore di conoscenza? è possibile che gli antichi sacerdoti di atlantide, lasciando il loro continente sconvolto dal cataclisma che lo portò ad inabissarsi, abbiano portando la loro conoscenza e la loro cultura ovunque nel mondo trasferendola ad antichi sacerdoti divenuti poi fondatori delle più grandi civiltà?

Il culto della natura, la divinazione della "Madre Terra", il legame tra le "Vie di Pietra" celtiche e le Vie Cave" etrusche (entrambe direttrici di quel magnetismo terrestre che avrebbe condotto alla conoscenza) sono solo alcune delle somiglianze inspiegabili tra queste antiche civiltà così lontane nel tempo e nello spazio.

E' proprio dall'osservazione delle "Vie Cave", immani precipizi, nascosti nella vegetazione e scavati con il solo aiuto di scalpelli e piccoli martelli, che una nuova ipotesi potrebbe, oggi, aprire uno squarcio nel fitto mistero degli etruschi. Uno squarcio profondo trenta metri, scavato nelle profondità di quella Terra che gli Etruschi consideravano sacra. 

Lo studio delle vie cave solleva interrogativi inquietanti: a cosa potevano servire queste opere colossali? Perché ogni via cava passa per una necropoli? Perché dalle alte pareti si affacciano continuamente aperture di tombe antiche? Perché chiese templari e romitori come questo sono sorti nelle loro vicinanze? E come mai alcuni credono che, ancora oggi, questi luoghi abbiano un "potere" particolare, tanto da celebrare al loro interno riti di iniziazione spirituale?


La spiegazione del mistero sarebbe da cercare nell'origine dei riti e dei miti etruschi. La dea creatrice per gli Etruschi è Uni, la Madre Terra. Il suo potere sacrale ispira profondamente tutta l'arte etrusca, terrena e ultraterrena. 

Secondo la leggenda è il primo re-sacerdote Tarkun (o Tarquinio Prisco), a ricevere gli insegnamenti sacri direttamente da un essere soprannaturale: Tages, fanciullo con voce da anziano, che sorge dal solco di un aratro nella Terra. Tages, prima di inabissarsi nel sottosuolo, detta a Tarkun e ai dodici sacerdoti etruschi (i Lucumoni) i Libri Acherontici: testi sacri sul viaggio delle anime oltre il fiume dell'Aldilà, verso il regno sotterraneo di Ade e Persefone. E' il libro dei morti etrusco, la via d'accesso agli inferi. Per gli Etruschi esisteva dunque nel sottosuolo una divinità dispensatrice di forza e conoscenza. Tutto il loro culto della Terra è la penetrazione fisica e rituale del mondo sotterraneo, alla ricerca di sapere e di potere sacro.

Ma c'è un'altra civiltà arcaica che onora lo stesso culto: sono gli Inca dell'antico Perù. L'oscuro regno sotterraneo di Ukupacha è analogo agli inferi etruschi, e il suo signore, Washarinka, quando viene evocato dai sacerdoti Inca emerge, come Tages, a dispensare potere e conoscenza.

Ma questa non è l'unica analogia tra le due civiltà...

Le vie cave sarebbero, dunque, cammini sacri, passaggi rituali che conducevano dalle città dei vivi a quelle dei morti. La loro profondità sarebbe servita a renderli più vicini al sottosuolo, a contatto con quella che gli Etruschi consideravano la fonte diretta del potere sacro. In che modo questa ipotesi sarebbe allora legata alla scomparsa degli etruschi?


La mappa delle vie sacre finora rinvenute mostra come la loro distribuzione sembri obbedire ad un grande disegno geometrico. E' come se tutte le vie cave convergessero verso un preciso centro geografico: il lago di Bolsena. Velzna era l'antico nome dell'attuale Bolsena, il più grande lago vulcanico d'Europa. Intorno al lago sorgeva il Fanum Voltumnae, il più importante bosco sacro dell'Etruria, dedicato alla dea dell'acqua. Il lago fu scelto dai sacerdoti come omphalos, cioè ombelico sacro di tutta la civiltà etrusca. 

Qui, una volta l'anno, i dodici Lucumoni si riunivano per celebrare l'unità spirituale del popolo etrusco. Al centro del lago sorgono due isole: la Martana e la Bisentina. Quest'ultima era considerata dagli Etruschi un'isola sacra, il vero cuore geografico e spirituale di tutta la "nazione" etrusca. Il maggiore tempio sacro, però, non è mai stato ritrovato e testi antichi fanno pensare che fu probabilmente occultato dagli stessi sacerdoti, insieme alle sue torri d'oro e ai suoi tesori segreti.

Bolsena ha però una somiglianza impressionante con l'andino Titikaka, lago sacro e centro spirituale della civiltà Inca. Anche sul Titikaka affiorano due isole, e anche lì, gli Inca ne scelsero una come loro ombelico sacro. Sotto le sue acque i sacerdoti ritenevano infatti che abitasse lo spirito di Washarinka.

Per entrambe le civiltà, dunque, l'isola sul lago rappresentava la porta di comunicazione con l'oscuro e sacro mondo del sottosuolo. Proprio come per gli Inca, alcuni pensano che una parte del popolo etrusco possa allora aver deciso di scomparire inabissandosi nel sottosuolo. In quest'ipotesi fantasiosa, l'Isola Sacra Bisentina rappresenterebbe uno degli accessi alla mitica e favolosa Agarthi.

La Sfortuna dei Dinosauri

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Avevamo affrontato il tema anche in una puntata del nostro podcast Atlanticast (puntata 9)

La scomparsa dei dinosauri? Una sfortuna galattica

Se l'asteroide che causò la scomparsa dei dinosauri fosse caduto pochi milioni di anni prima o dopo, i grandi rettili oggi governerebbero il pianeta.

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Poche specie al mondo hanno avuto la sfortuna dei dinosauri

Si può essere sfortunati al punto tale da essere colpiti da un asteroide quando la propria specie sta vivendo il periodo peggiore della storia? Sarebbe sfortuna al 100% ed è quello che è successo ai dinosauri, se quanto afferma Steve Brusatte, dell'Università di Edimburgo, fosse confermato. Secondo il ricercatore i dinosauri avrebbero potuto sopravvivere all'impatto dell'asteroide se l’oggetto caduto dal cielo vosse arrivato anche solo pochi milioni di anni dopo o prima. «Una sfortuna colossale», ha sottolineato Brusatte, per il quale i dinosauri sono stati oggetto di una tempesta perfetta di eventi che si sono verificati proprio quando erano nel loro momento evolutivo più vulnerabile. A questa conclusione il ricercatore è giunto dopo aver fatto il punto sulla storia evolutiva dei grandi rettili con gli 11 maggiori esperti di dinosauri del Regno Unito, degli Stati Uniti e del Canada.

NON SI SAREBBERO ESTINTI. Secondo lo studio esistono prove che alcune specie di dinosauri stavano subendo una forte moria di individui poco prima che il gigantesco asteroide colpisse la Terra. Il livello del mare, infatti, si stava alzando velocemente e imponenti eruzioni vulcaniche stavano modificando il clima a livello globale. Ma se l'asteroide non fosse caduto, si sarebbe estinti comunque? Gli esperti ritengono di no. E dunque se l’asteroide fosse arrivato poco prima o poco dopo (in termini geologici) la crisi evolutiva, per i grandi rettili non sarebbe stato così micidiale.

Se i dinosauri non fossero scomparsi avrebbero potuto sviluppare un'intelligenza simile alla nostra?

PER UN SOFFIO. «Cinque milioni di anni prima dell’arrivo dell’asteroide gli ecosistemi in cui vivevano i dinosauri erano molto più forti, erano più diversificati, la base della catena alimentare era più robusta e sarebbe stato molto più difficile distruggere tale specie», afferma Brusatte. «Oppure, se l’asteroide fosse precipitato solo qualche milione di anni dopo, per i dinosauri vi sarebbe stato il tempo di recuperare e avrebbero avuto una migliore possibilità di sopravvivenza. Durante la loro lunga vita i dinosauri ebbero più di una volta alti e bassi, ma sempre riuscirono a riprendersi.»

NOI NON SAREMMO QUI. E se i dinosauri non fossero scomparsi? Molto probabilmente, secondo il ricercatore, noi oggi non ci saremmo. Fu infatti la scomparsa dei grandi rettili che permise ai mammiferi di uscire allo scoperto e di crescere. Difficile fare ipotesi, ma perché escludere che sarebbero potuti diventare molto più intelligenti di quel che erano, fino a dominare il pianeta? Adesso questa è solo fantasia, ma di certo c'è che poche altre specie hanno avuto la "sfortuna galattica" dei dinosauri.


Magari non tutti si sono estinti... Magari qualcuno è sopravvissuto e nei milioni di anni successivi si è evoluto in "Homo Saurus" (Rettiloidi?) dando origine a 'stirpi' particolari...

War is coming - di Paul Craig Roberts

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La propaganda straordinaria condotta contro la Russia dai governi statunitense e britannico e dai ministeri della propaganda noti come “media occidentali” ha lo scopo di portare il mondo ad una guerra che nessuno potrà vincere.

I governi europei devono scuotersi dalla noncuranza, perché l’Europa sarà la prima ad essere vaporizzata a causa delle basi missilistiche statunitensi che ospita per garantire la sua “sicurezza”.

Come riportato da Tyler Durden di Zero Hedge, la risposta russa alla sentenza extragiudiziale di un corrotto tribunale olandese, che non aveva alcuna giurisdizione sul caso che ha arbitrato, sentenza che ordina al governo russo di pagare 50 miliardi di dollari agli azionisti della Yukos (un’entità corrotta che stava saccheggiando la Russia ed evadendo le tasse), è molto significativa. Quando gli è stato chiesto come la Russia si comporterà riguardo la sentenza, un consigliere del presidente Putin ha risposto: “C’è una guerra che sta arrivando in Europa. Crede davvero che questa sentenza abbia importanza?”

http://www.sapereeundovere.it

L’Occidente si è coalizzato contro la Russia perché è totalmente corrotto. La ricchezza delle elite è ottenuta non solo depredando i paesi più deboli i cui leader possono essere comprati (per istruirvi su come funziona il saccheggio leggete “Confessions of an Economic Hit Man” di John Perkins), ma anche derubando i loro stessi cittadini. Le elite americane eccellono nel saccheggio dei loro connazionali e hanno spazzato via gran parte della classe media statunitense nel nuovo 21° secolo.

Al contrario, la Russia è emersa dalla tirannia e da un governo basato sulle menzogne, mentre gli USA e il Regno Unito sono sommersi da una tirannia schermata da menzogne. Le elite occidentali vorrebbero depredare la Russia, un premio succulento, e Putin sbarra loro la strada. La soluzione è sbarazzarsi di lui, come in Ucraina si sono sbarazzati del presidente Yanukovich.

Le elite predatorie e gli egemonisti neoconservatori hanno lo stesso obiettivo: fare della Russia uno stato vassallo. Questo obiettivo unisce gli imperialisti finanziari occidentali con gli imperialisti politici.

Ho raccolto per i lettori la propaganda che viene usata per demonizzare Putin e la Russia. Ma perfino io sono rimasto scioccato dalle strabilianti e aggressive bugie del giornale britannico The Economist del 26 luglio. In copertina c’è il viso di Putin in una ragnatela, e, avete indovinato, il titolo di copertina è “Una rete di bugie”.

Dovete leggere questa propaganda per constatare sia il livello di spazzatura della propaganda occidentale, sia l’evidente spinta verso la guerra. Non viene presentata la minima prova per supportare le accuse estreme dell’Economist e la sua richiesta che l’Occidente smetta di essere conciliante con la Russia e intraprenda le azioni più dure possibili contro Putin.

Questo genere di menzogne incoscienti e di lampante propaganda non ha altro scopo che di condurre il mondo alla guerra. Le elite occidentali e i governi non sono solo totalmente corrotti, sono anche pazzi. Come ho scritto precedentemente, non aspettatevi di vivere ancora a lungo. In questo video, uno dei consiglieri di Putin e alcuni giornalisti russi parlano apertamente dei piani statunitensi per attaccare la Russia:



Se l'Unione Europea assomiglia all'Unione Sovietica...

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Spesso l'Unione Europea viene paragonata all'Unione Sovietica. Al di là di quanto possa sembrare esagerato tale paragone, effettivamente ci sono alcune interessanti somiglianze.

Difatti, l'UE come l'URSS si basa su un sistema centralizzato di tipo tecnocratico, dove le decisioni importanti vengono prese per volere dei pochi burocrati facenti parte della Commissione mentre il Parlamento le ratifica, un pò come il Parlamento sovietico ("Soviet Supremo") era tenuto a ratificare le decisioni del Politburo, i cui membri, come quelli della CE, non erano eletti da nessuno.

Inoltre, come per l'URSS, l'integrazione dei diversi paesi parte dell'UE è basata sull'omologazione, invece che sul rispetto e la valorizzazione delle diversità di essi, e sul predominio degli standard economici su tutto il resto.


Vi sono anche alcune somiglianze dal punto di vista della comunicazione, con il forte ricorso al politichese, e nella poca tolleranza delle posizioni critiche etichettate indistintamente come "populismo".

Naturalmente ci sono delle differenze dal punto di vista economico: difatti l'UE è basata sulla dottrina neoliberista, quella che Naomi Klein chiamò come la "dottrina dello shock economico", mentre l'URSS sul collettivismo statalista.

A dar man forte a questi parallelismi, ci sono le interessanti riflessioni di due dissidenti sovietici: Anatolliy Golitsyn e Vladimir Bukovskij.

AnatolIy Golitsyn, disertore del KGB sovietico, nel 1984 avvertì che ci sarebbe stata una "falsa liberazione" dell'Unione Sovietica e dell'Europa dell'Est, e che ciò sarebbe stato accolto con grande entusiasmo dall'Occidente e avrebbe portato alla fusione della Comunità Europea con alcuni paesi dell'ex Unione Sovietica, esattamente ciò che è successo di lì a poco.

Bukovskij, storico dissidente sovietico, durante una visita al Parlamento europeo parlò di documenti segreti del Politburo e del Comitato Centrale che aveva potuto leggere nel 1992, e che riguardavano proprio la stessa UE.

In quei documenti si faceva riferimento alla conferenza organizzata nel 1989 dalla Commissione Trilaterale con il presidente sovietico Michail Gorbaciov.

A capo di essa vi era il fondatore della stessa Trilateral, David Rockefeller, e l'ex segretario di Stato statunitense e cofondatore Henry Kissinger, e anche l'ex presidente francese Valéry Giscard d'Estaing, tra l'altro tutti e tre accomunati dal fatto di essere membri del Bilderberg, un altro gruppo di potere particolarmente rilevante per la nascita dell'UE.

Mentre si discuteva di come Gorbaciov dovesse necessariamente integrare l'URSS nell'accordo di libero mercato del GATT, nel Fondo Monetario Internazionale e nella Banca Mondiale, D'Estaing intervenne affermando che praticamente a breve l'Europa si sarebbe trasformata in uno "stato federale" e che sia Gorbaciov che i leader europei avrebbero dovuto trovare il modo migliore per favorire tale situazione e trovare le modalità con cui integrare anche i paesi dell'Europa dell'Est.

Questa conferenza fu tenuta tre anni prima che venisse ratificato il Trattato di Maastricht, che trasformò la CEE in UE,  e per il quale lo stesso D'Estaing ha avuto un ruolo importante.

Bukovskij ha anche  osservato che il Parlamento europeo gli ricorda il Soviet Supremo, designato proprio per sembrare "supremo" mentre in realtà il controllo era nelle mani dei burocrati del Politburo, che lo stesso considera analogo alla Commissione Europea.

Un antico Avvistamento UFO

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Shen Kuo è stato un geologo, astronomo, ambasciatore, matematico, cartografo, zoologo, botanico, generale, ingegnere idraulico, farmacologo cinese, nonché autore e burocrate della Dinastia Song (960-1279) in Cina. Tra i suoi scritti, che coprono molti argomenti, esiste anche un documento che descrive in dettaglio l'avvistamento di un oggetto volante non identificato.

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Nel 1970, ll professor Zhang Longqiao, del dipartimento cinese del Peking Teachers College, scoprì un brano contenuto in un libro scritto da un famoso scienziato cinese dell’anno 1000, Shen Kuo (1031-1095), nel quale sembra essere registrato in maniera dettagliata un vero e proprio avvistamento UFO.

Il libro, dal titolo “Mengxi Bitan”, è ritenuta dagli storici una fonte autorevole, soprattutto per il fatto di essere stato scritto da Shen Kuo, uno dei più grandi scienziati cinesi del 11° secolo. Kuo, infatti, è stato un astronomo, matematico, geologo, zoologo, diplomatico, ingegnere, inventore, musicista, ministro delle finanze, e altro ancora, vissuto durante il governo della dinastia Song (960-1127).

Nel testo dello scienziato cinese è possibile leggere quanto segue:
“Negli anni dell’Impero Jiayou (1056-1064) un oggetto volante luminoso, simile ad una perla, ha fatto spesso la sua comparsa sulla prospera città di Yangzhou, nella provincia di Jiangsu, soprattutto di notte.
In un primo momento l’oggetto è stato visto su un lago di Tienzhang, nella contea di Anhui, e successivamente sul Lago Pishe, a nord ovest di Gaoyou County nel Jiangsu. Successivamente, fu visto spesso dagli abitanti locali vicino al lago Xingkai.
Una notte, un uomo che vive in riva al lago, nel corso dei suoi studi all’aperto, si trovo di fronte alla perla splendente. L’oggetto aprì la sua porta e una marea di luce intensa, simile ai raggi di sole, schizzo fuori di esso. [...]
La luce bianco-argento intenso era troppo forte per gli occhi umani; la sua intensità era tale da proiettare ombre di ogni albero in un raggio di dieci chilometri. Lo spettacolo era simile al sorgere del Sole. Poi, tutto ad un tratto, l’oggetto è decollato a una velocità tremenda, per poi scendere nel lago come il sole che tramonta”.
“Dopo che la perla fece la sua comparsa nella città di Fanliang a Yangzhou, gli abitanti locali, che l’avevano vista di frequente, costruirono un padiglione sul ciglio della strada, chiamandolo “Il Padiglione della Perla”. Molti curiosi venivano da lontano in barca, in attesa di poter vedere la perla imprevedibile”.

Il professor Zhang è incline a ritenere che questa testimonianza, così chiara e semplice, potrebbe fornire un indizio in grande stile che un oggetto volante proveniente da un altro pianeta è atterrato da qualche parte vicino Yangzhou nell’11° secolo.

È evidente che il racconto di Shen Kuo non si basa su allucinazioni, visioni religiose o cose simili, ha detto Zhang. Nemmeno creature bioluminescenti, come le lucciole, sarebbero state sufficientemente gigantesche per essere descritte come così luminose da non poter essere viste ad occhio nudo. E poi, è altamente improbabile che uno scienziato come Kuo scambiasse lucciole per astronavi!

Nello stesso libro, Shen Kuo descrive altre osservazioni scientifiche che, alla luce di quanto sappiamo oggi, risultano estremamente accurate. Ad esempio, è stato il primo pensatore a fornire una descrizione dettagliata del funzionamento della bussola magnetica.

Poi, formulò un’ipotesi per la formazione della terra (geomorfologia), basandosi sull’osservazione di fossili marini trovati nelle Montagne di Taihang, della deposizione di limo, dell’erosione del suolo. Col suo collega, l’astronomo Wei Pu, studiò il moto della Luna e sviluppò diversi strumenti astronomici. Inoltre, sostenne la teoria che le maree fossero collegate al moto lunare e ipotizzò che il Sole e la Luna fossero corpi sferici, invece che piatti.

I Manoscritti di Takenouchi e la storia dell'umanità mai svelata

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I manoscritti Takenouchi sono un insieme di documenti misteriosi che sono stati riscritti da un uomo di nome Takenouchino Matori 1.500 anni fa in un misto di caratteri giapponesi e cinesi, trascritto da testi ancora più antichi.

Secondo la leggenda, i documenti originali sono stati scritti in caratteri divini molti millenni fa da degli dei. Gli insoliti testi raccontano la storia dell’ umanità in un modo che non è mai stato detto prima, a partire dall'inizio della creazione fino alla nascita del cristianesimo. 

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Si parla di un'epoca del nostro antico passato dove l'uomo viveva in pace e in armonia, unito sotto il dominio del figlio di un Dio Supremo.

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I documenti Takenouchi sono stati custoditi dalla famiglia Takenouchi, discendenti di Takenouchino Matori, figlio del leggendario eroe giapponese Takenouchi no Sukune . Secondo Kiku Yamane nel suo libro "La storia autentica del Mondo Secreted Away in Japan", i manoscritti originali sono stati tramandati di generazione in generazione e cutoditi all’interno del Santuario Kosokotaijingu in Mount Omijin nella prefettura di Toyama .Non è chiaro come Takenouchino Matori ha tradotto il presunto 'linguaggio divino', ma secondo le trascrizioni moderne, i documenti Takenouchi descrivono la storia di tutte le nazioni dell’Era 'Divina'.  Essi parlano di un mondo antico che si è evoluto in quattro differenti periodi di tempo a partire da 300 miliardi di anni fa: 

Sette generazioni di "divinità celesti" nell'era Tenjin, [Ogni generazione ha sotto-generazioni nell’era Tenjin (7 generazioni), 

L'era Joko / Koto composta da 25 generazioni 

La dinastia Fukiaezu composta da 73 generazioni 

La dinastia Kanyamato, che comprende 125 generazioni, a partire dal 660DC e continua fino a oggi. 

In principio, la storia racconta che il mondo era costituito da un mare di fango e che sono occorsi 22 miliardi di anni per formarsi cosi’ come lo conosciamo oggi.Il primo Dio emerse, e i cieli e la terra vennero separati e venne creato il Sole e la Luna mentre a poco a poco, la Terra prendeva forma nel corso di un periodo di 6 generazioni. Nella quinta generazione, gli Dei hanno dato vita al Creatore delle Nazioni, che è disceso al Monte Kurai in Giappone, vestito in un corpo 'brillante'. 

Durante il periodo della settima generazione, vari esseri svilupparono tecnologie compreso il trasporto e la scrittura, il controllo del tempo, la tecnologia agricola e computer. Questa settima generazione ha favorito l'inizio del lignaggio dei piu’ grandi imperatori del mondo a partire da Sumero-Mikoto, una antica parola giapponese. 

I documenti Takenouchi riferiscono che Sumero-Mikoto era considerato come il 'Figlio del Sole', dal momento che è disceso dal dio del sole. I figli del Dio Sole hanno dato inizio a una antica ed elevata dinastia e dopo 8.000 milioni anni, i loro figli e figlie sono stati inviati in tutto il mondo per creare le proprie nazioni. 

Nei documenti Takenouchi, il racconto della creazione umana non segue il sentiero dell'evoluzione.Piuttosto, erano gli Dei quelli che hanno creato gli esseri umani, e i figli degli Dei a loro volta hanno creato cinque tipi di persone di colore (bianco, rosso, blu, giallo e nero) che si sono dispersi su tutta la Terra. Il quel periodo il Giappone era diventato il centro del mondo, da dove gli dei crearono razze che si sono disperse verso l'esterno.

Il Koto era stato il grembo della creazione di un governo mondiale unificato sotto il regno del primo imperatore dio, la Sumera-Mikoto che aveva diviso il mondo in 16 regioni con il Giappone al centro, alla nomina di un re che doveva governare su ogni regione. Il sedicesimo petalo del crisantemo, simboleggia il mondo e le sue 16 regioni. Questo stemma, oggi conosciuto come il Sigillo floreale del crisantemo è ancora oggi utilizzato come il Sigillo Imperiale del Giappone, uno stemma usato dai membri della famiglia imperiale giapponese. Secondo la Costituzione Meiji (1890-1947), a nessuno era permesso di usare il Sigillo Imperiale, tranne all'imperatore del Giappone. 

ISIS - Balle Occidentali!

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che cos’è il bipensiero? È la capacità di accogliere contemporaneamente nella propria mente un pensiero doppio e quasi sempre contrastante, senza alcuna antinomia.


Nota bene... nella lunga sequenza di articoli di mesi e anni passati ricordatevi bene che dovunque leggete "ribelli" si parla di ISIS...

Siria: Assad, questa e’ una guerra orchestrata dall’esterno 

3 giugno – “Questa e’ una guerra orchestrata dall’esterno della Siria”. E’ quanto ha detto il Bashar Assad nel discorso per l’insediamento del nuovo Parlamento, parlando di “complotti stranieri contro la Siria” (...)



Siria, Assad alla Clinton: voi siete parte del conflitto, sostenete i ribelli 

9 luglio - Gli Stati Uniti sono “parte attiva del conflitto” in Siria, “offrono sostegno politico e protezione ai ribelli per destabilizzare il Paese“, è l’accusa lanciata da Assad in un’intervista alla tv tedesca Ard.



Siria, appello dalla diocesi di Homs: non date piu’ armi a ribelli 

26 luglio – Il fronte dell’opposizione al presiedente siriano Assad, pur nato da un movimento pacifico, e’ ormai un insieme di milizie di diverse appartenze – dai Fratelli Musulmani ai salafiti ad Al Qaida -, con molti stranieri nelle loro file, armate da potenze all’estero e che si combattono anche tra loro tenendo in ostaggio la popolazione siriana.



Siria: intelligence tedesca, Houla e le altre stragi opera di al-Qaeda

27 luglio - Secondo il quotidiano Die Frankfurter Allgemeine Zeitung, l'agenzia d'intelligence federale tedesca BND, in un rapporto scritto inviato al Parlamento spiega che qualcosa come 90 attentati terroristici, tra cui la strage di Houla, sono stati effettuati tra i mesi di Dicembre e Luglio dalle forze affiliate all'organizzazione terroristica al-Qaeda. 

La strage di Houla, per cui venne incolpato in un primo momento il governo siriano, spiega il BND, fu opera di al-Qaeda.

Il rapporto comunque non è stato reso di dominio pubblico "per ragioni di interesse nazionale" spiega il BND.


vedi anche:



Siria, non chiamatela rivoluzione

30 luglio - Quella a cui, da lontano, assistiamo, è una guerra sporchissima, in cui i carnefici non sono sempre quelli indicati in prima battuta. La strage avvenuta qualche settimana fa a Hula, le cui immagini vengono ripetute in continuazione, non sarebbe stata compiuta dall’esercito di Assad, come scritto da tutti i media, ma da ribelli sunniti armati; infatti la maggior parte delle vittime, come ha scoperto la Frankfurter Allgemeine Zeitung, erano soprattutto alawite ovvero appartenevano ai clan etnici dello stesso Assad.E siccome è inimmaginabile che Assad abbia fatto fuori i propri sostenitori permettendo che i media internazionali gliene addossassero la colpa, lo scoop del giornale tedesco spalanca la porta a un’altra verità: a uccidere sono stati i rivoltosi ma la responsabilità è stata addossata al regime.



Siria, Aleppo, ONU: i ribelli hanno armi pesanti e carri armati

1 agosto - (TMNews) - I ribelli siriani di Aleppo sono in possesso di armi pesanti a mezzi corazzati: lo hanno confermato gli osservatori dell'Onu dispiegati in Siria. (fonte Afp)



25 milioni di $ dagli USA per sostegno “non letale” a forze di opposizione 

3 agosto



Siria: Qatar, Arabia Saudita e Libia stanno fornendo armi ai ribelli 

6 agosto - Il Qatar e l’Arabia Saudita stanno fornendo armi ai ribelli siriani. Lo ha dichiarato alla radio Europe 1 una portavoce del Cns, Consiglio nazionale siriano.

Secondo Bassma Kodmani, i ribelli ”sono alla ricerca disperata di armi e le vanno a cercare ovunque” anche al mercato nero dove le comprano grazie ai soldi forniti da altri Paesi. ”Qatar, Arabia Saudita e un po’ la Libia” stanno provvedendo a fornire armi convenzionali alle forze di opposizione siriane, ha spiegato la portavoce



I cittadini statunitensi potranno finanziare l’opposizione siriana 

7 agosto - I cittadini statunitensi saranno in grado di fornire un sostegno finanziario ai ribelli siriani. L'organizzazione con sede a Washington "Gruppo di Sostegno della Siria" ha ottenuto il permesso dalle autorità statunitensi a raccogliere fondi. I soldi verranno utilizzati per sostenere la rivolta armata siriana sotto tutti i punti di vista.



Russia: l’opposizione siriana è forza paramilitare composta da 65mila mercenari arabi 

8 agosto – Il leader del partito comunista russo Gennady Zyuganov ha dichiarato che la cosiddetta opposizione siriana non è altro che una forza paramilitare composta da 65 mila mercenari arabi.



Siria: da Londra altri 5 mln di sterline in piu’ per aiutare i ribelli 

10 agosto – La Gran Bretagna stanziera’ 5 milioni di sterline in piu’ per forniture mediche e attrezzature di telecomunicazione da fornire ai ribelli in Siria. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri William Hague, precisando che gli aiuti saranno diretti nella maggior parte al Free Syrian Army.



Siria, dal Canada oltre tre milioni di dollari di aiuti 

12 agosto - Anche il Canada si è schierato con le forze anti Assad, ma lo fa con aiuti, per oltre tre milioni di dollari.



Siria, al-Arabiya: i ribelli hanno missili Stinger

17 agosto – (Adnkronos/Aki) – I ribelli dell’Esercito siriano libero (Esl) sarebbero in possesso di 14 missili terra-aria Stinger. E’ quanto si legge sul sito web in lingua inglese della tv satellitare al-Arabiya, che cita fonti delle opposizioni siriane.



Siria: ribelli aiutati dall’intelligence britannica

19 agosto – (ANSA) - 007 britannici hanno aiutato i ribelli siriani a lanciare devastanti attacchi contro le forze fedeli al regime di Bashar Assad, riferisce oggi il Sunday Times citando una fonte dell'opposizione nella prima conferma di un ruolo giocato dall'intelligence di Sua Maesta' nella guerra civile in Siria.

La fonte ha detto che le autorita' Gb ''sono a conoscenza e approvano al 100%'' i segnali che le basi dell'intelligence a Cipro passano attraverso la Turchia ai ribelli del Free Syrian Army.



Siria: nave di 007 tedeschi controlla movimenti truppe Assad

19 agosto - (AGI) Berlino - Una nave del "Bundesnachrichtendienst" (Bnd), i servizi tedeschi, incrocia davanti alle coste siriane percontrollare i movimenti delle truppe di Assad. La 'Bild amSonntag' (BamS) rivela che la nave e' dotata di una sofistica tecnologia di spionaggio ed e' in grado di controllare i movimenti di truppe su una profondita' di 600 chilometri in territorio siriano.

La 'BamS' precisa che le informazioni ottenute sulle operazioni militari dell'esercito di Assad vengono girate ai servizi segreti americano e britannico, che le fanno poi pervenire all'esercito siriano di liberazione.



Siria: Mosca accusa, da occidente armi ai ribelli

20 agosto - (Adnkronos/Dpa) - Mosca accusa nuovamente l'Occidente di armare i ribelli siriani che combattono contro il regime di Bashar al-Assad. I media e altre fonti, scrive il vice ministro degli Esteri Gennady Gatilov su Twitter, indicano "sempre piu' massicce consegne di armi di fabbricazione occidentale all'opposizione siriana".



Siria: Francia invia aiuti ai ribelli 

22 agosto - Il primo ministro francese, Jean-Marc Ayrault, ha annunciato oggi ai microfoni di BFM Tv che la Francia ha inviato mezzi ”non letali” di protezione e comunicazione all’opposizione siriana



Siria, Terzi: “Italia valuta aiuti ai ribelli, strumenti di comunicazione” 

23 agosto



Il conflitto siriano e l'ipocrisia occidentale

23 agosto - L’Occidente finanzia i ribelli in Siria e le truppe filo regime in Bahrain, perché esistono rivolte buone e rivolte cattive, rivolte utili e rivolte dannose per i propri interessi. Pensiamo a cosa succederebbe se la Cina e la Russia decidessero di fornire armi, soldi e tecnologia paramilitare ai ribelli del Bahrain. La rivolta si estenderebbe e intensificherebbe, vi sarebbero maggiori attacchi terroristici e maggiore repressione. Quello, insomma, che succede oggi in Siria.



Siria: Francia vuole militarizzare conflitto. Proseguono gli scontri

9 settembre - L'intenzione dichiarata della Francia a supportare l'Esercito libero siriano dimostra il suo "sostegno alla militarizzazione" del conflitto. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Damasco, Jihad Makdessi.



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